STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Genoa-Siena deferiti Preziosi e 16 giocatori (La Sicilia)

“Nel mirino le maglie sfilate

“Secondo la Procura Figc i tesserati rossoblù «hanno ceduto a una richiesta degli ultrà e di fatto legittimando un comportamento violento»

“L’inchiesta della magistratura di Berna, che ipotizza il reato di riciclaggio, a quanto si è saputo riguarderebbe persone già coinvolte nell’inchiesta cremonese che nel maggio scorso ha visto l’emissione di 19 provvedimenti cautelari emessi dal gip Guido Salvini su richiesta del procuratore Roberto di Martino: erano stati arrestati, tra gli altri, il capitano della Lazio, Stefano Mauri, e l’ex genoano Omar Milanetto, mentre erano iscritti nel registro degli indagati i nomi dell’allenatore della Juve Antonio Conte e dei nazionali Bonucci e Criscito. Il capo del gruppo degli scommettitori degli «zingari», Almir Gegic, latitante dal giugno del 2011, ha fatto sapere agli inquirenti della procura di Cremona che intende costituirsi in Italia.

Zeman: «Abete nemico del calcio, non mio» (La Sicilia)

“«Abete non è nemico mio. È nemico del calcio », nonostante questo, Zdenek Zeman andrebbe a cena col presidente della Federcalcio. È una delle risposte che l’allenatore della Roma, tornato nell’elite del calcio italiano, dà in un’intervista a un magazine del Corriere della Sera. L’allenatore boemo racconta la sua idea di calcio che, dice, dovrebbe puntare su «serietà e impegno». E sull’ambiente calcistico dopo gli scandali aggiunge: «C’è qualche miglioramento. Ma temo che sia più paura di essere scoperti che per convinzione. Servono più esempi positivi». Il calcio per Zeman «dovrebbe essere semplicità» e sempre riferendosi agli intrighi di Palazzo invita a «vincere dimostrandosi superiori sul campo e non fuori dal campo».

Sannino torna all’antico il Palermo col Cagliari giocherà con il «4-4-2» (La Sicilia)

“terzino Pisano: «Il calendario non ci ha dato una mano, ma siamo un gruppo che ha fame e voglia di cominciare a vincere. Ma per farlo abbiamo bisogno del sostegno del pubblico che deve essere l’uomo in più al Barbera»

“In realtà i tifosi contestano a Zamparini di avere smantellato una squadra che 16 mesi fa disputava la finale di Coppa Italia contro l’Inter. Ma su un punto tutti si trovano, in questo momento, d’accordo: tutti, da Zamparini a Miccoli, da Perinetti e Pisano, sono convinti che soltato con l’aiuto della gente che ha a cuore i colori rosanero, la squadra possa uscire fuori dalla crisi. «I tifosi devono stare più vicino a noi e alla società – ha detto Pisano – noto uno scetticismo che non serve. Il sostegno del pubblico, che deve essere l’uomo in più, è importantissimo. Sulla carta forse per qualcuno partiamo svantaggiati ma noi ce la giocheremo con tutti e scenderemo sempre in campo per provare a vincere ogni partita». Intanto Sannino ha fatto ieri pomeriggio le prove generali della partita con il Cagliari nell’amichevole disputata al Tenente Onorato di Boccadifalco contro la Primavera di Cesare Beggi e Pietro Ruisi. Portoni dell’impianto rigorosamente chiusi e notizie con il contagocce. Morganella è stato schierato sulla sinistra e Dybala al fianco di Miccoli. Dopo gli impegni in giro per il mondo con le rispettive nazionali sono rientrati in sede e si sono allenati al Tenente Onorato Ilicic, Kurtic, Ujkani, Von Bergen, Labrin, Rios ed Hernandez. Domani sarà a Palermo il presidente Zamparini che, prima della rifinitura, parlerà a giocatori e tecnico.

Viaggio nella Siena degli squalificati La «figu» di Carobbio diventa un teschio (La Gazzetta dello Sport)

“I tifosi contro il «pentito» e in difesa di Terzi e Vitiello che vanno sempre allo stadio

“Da uno psicologo o da uno psichiatra non sono ancora andati: «Col dottore, però, parliamo tanto, con le nostre compagne sempre». «Io ho perso il papà il giorno della sentenza, è stato terribile. Ma mi faccio forza e la domenica vado allo stadio a tifare per i compagni. La gente mi ha capito e mi applaude. Il calcio non è marcio, sono marci Gervasoni e Carobbio. Carobbio vorrei vederlo e guardarlo negli occhi», racconta Terzi. «La domenica è il giorno più brutto. Ma allo stadio ci vado pure io. E guardo il calcio in tv. Perme questo mondo non è brutto. Il pallone è la mia vita. Sono nato umile emodesto, giocando in strada a Torre del Greco. Drascek, mio amico da anni, l’ho incontrato in una hall di un hotel davanti a tanta gente che sentiva. Che potevo organizzare? C’è la fede che mi sostiene. Vado a messa la domenica,come facevo quando giocavo, e prego tanto». I compagni sono con loro: «Carobbio non lo abbiamo più visto e sentito, con i compagni usciamo sempre insieme», dice DelGrosso. Sono tutti attorno a loro. Il momento è difficile, e i rischi, in caso di squalifica confermata, sono enormi. «Ma tutti ci capiscono — dice Vitiello — La cosa più bella sono state le lacrime di D’Agostino. Piangeva come un bambino. Non lo dimenticherò mai».

Il patron del Gubbio: «Farinami chiese di andare via. Voleva cambiare vita» (La Gazzetta dello Sport)

“Simone Farina è venuto da me dicendomi “Voglio smettere di giocare a calcio, cambiare vita e quindi risolvere il contratto”». Marco Fioriti, presidente del Gubbio, interviene sul caso del giocatore che rifiutò un tentativo e denunciò un tentativo di combine. «Quando mi chiese di risolvere il contratto — dice Fioriti — gli risposi: “Simone, ti ho sempre detto che ti avremmo appoggiato sulle tue volontà. Se è questa facciamo così e sei libero di muoverti come ritieni più opportuno”»

ARGENTINA E URUGUAY, CHE FATICA! (Il Corriere dello Sport)

“Higuain e Cavani regalano due pareggi in rimonta contro Perù e Ecuador

“Per fortuna che c’è Cavani. E meno male che c’è anche Romero. Si salva l’Uruguay e lo stesso fa l’Argentina, che comunque resta capolista, nell’ottava giornata delle qualificazioni per Brasile 2014, ma se ci sono riuscite, entrambe, devono ringraziare i loro ‘italiani’. È ancora sotto choc la Celeste dopo gli schiaffoni presi in Colombia e a Montevideo stava per arrivarne un altro di ko contro un Ecuador che sembra stia ritrovando i tempi migliori. Ma sotto di un gol, con la paura che stava crescendo e i brividi per un rigore (c’era…) non concesso all’Ecuador, «El Matador» ha almeno evitato un nuovo capitombolo con un gran sinistro che ha riportato l’Uruguay in parità. « È un brutto momento – ha ammesso il ct Tabarez – dobbiamo venirne fuori ». Sul rigore non concesso agli ospiti il più sincero è stato l’ex laziale Muslera: « Mi sono scontrato con Benitez – ha detto – l’arbitro poteva darlo oppure no ». Poi è arrivato Cavani e il suo sinistro che ha tolto l’incubo: un gol prezioso anche perchè in nazionale il bomber del Napoli non segna molto, questo è soltanto il suo terzo centro. Martedì sera Cavani è stato sicuramente tra i migliori dei suoi, non solo per il gol segnato, ma anche per il grande lavoro: in attacco e a centrocampo con qualche puntata anche in difesa. Una prestazione ‘tuttocampo’.


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