STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Tra noia ed errori per il Palermo solo pari a Siena (La Sicilia)

“Ma Gasperini s’accontenta

“Nessun gol, molti errori e tanta noia. Siamo appena alla nona giornata eppure tra Siena e Palermo vince la paura… di perdere. La classifica è brutta da guardare sia per i toscani che per i rosanero, ma per migliorarla serve coraggio perchè la politica dei piccoli passi non sempre paga. Al fischio d’inizio bianconeri ultimi con due punti (8 considerando il -6 iniziale), rosanero appena più sopra con 6, al 94’ un punticino a testa che serve a poco se non alle statistiche visto che il Siena ferma a 3 il numero di sconfitte consecutive, mentre il Palermo porta a 4 la serie positiva, ma colleziona il secondo 0-0 di fila dopo quello interno con il Torino. Brutta partita, meglio la squadra ospite che ha avuto il torto di non crederci fino in fondo contro un Siena che, invece, ha badato soltanto a evitare la sconfitta. Eppure in settimana Cosmi aveva caricato i suoi ragazzi, preparando il match sul piano nervoso già da martedì.

El Shaarawy salva Allegri ma questo Milan ha paura (La Sicilia)

“Un’altra partitaccia, risolta ancora una volta da El Shaarawy, che col suo sesto gol in campionato ha ben festeggiato il suo ventesimo compleanno e salvato il Milan da una situazione veramente preoccupante. Contro un Genoa chiuso in difesa, la situazione si era fatta difficile. Poi, il lampo del «Faraone», in fuorigoco però, agevolato da una dormita difensiva dei rossoblù e Allegri ha tirato un respiro di sollievo. Ma quanto a gioco, pochi progressi del Milan. La paura e una certa animosità hanno caratterizzato il gioco di due squadre in difficoltà e, per quanto i rossoneri si siano dati da fare, la fase difensiva dei rossoblù ha impedito a El Shaarawy e al redivivo Pato di sbloccare la partita nel primo tempo. Ma, a parte alcuni rigori invocati dai rossoneri e un tiro di Abate respinto da Frey, non si è visto granché. La verità è ormai risaputa, il Milan fa quello che può, né ha giocatori in grado di inventarsi qualcosa: se il «Faraone» non fa il miracolo, gol non se ne vedono.

Petrucci: «Il male del calcio ha origini al suo interno» (La Gazzetta dello Sport)

“Le leghe devono proporre idee, non fare le prepotenti». Tra i motivi dello scarso appeal dei nostri club per sponsor emedia internazionali, secondo Petrucci, c’è un problema di atteggiamento. «Bisogna essere più umili: se un giornale ti chiede l’intervista a un campione, non puoi mandargli il ragazzino. E poi serve rispetto delle regole, invece a ogni procedimento disciplinare si scatena il pandemonio. Chi rovina il calcio è all’interno del sistema»

Zeman: «La crisi? Anche Agnelli è stato al comando» (La Gazzetta dello Sport)

“Il tecnico della Roma: «Hanno avuto il calcio in mano per 20 anni,c’era il tempo per migliorarlo»

Un riflesso condizionato per il bianconero che incombe (l’Udinese)? Un modo — un po’ in stile berlusconiano—per dire che su certi argomenti lui resta sempre in campo?Una cosa è certa: Zdenek Zemannon perde l’occasione per pungere la «nemica» di sempre, la Juventus, anche quando le parole del presidente Andrea Agnelli sembrano aver riscosso il plauso del mondo del pallone italico. In mano loro «Penso che Agnelli abbia ragione quando parla di declino del calcio italiano — dice l’allenatore della Roma—Ci vogliono riforme e bisogna migliorare, ma il fatto è che lo dicono tutti, non solo lui. Poi però c’è un altro discorso, ossia che per vent’anni il calcio lo hanno avuto in mano loro e c’era tutto il tempo per fare migliorie». E sullo scontro tra il presidente della Juve e il patron della Fiorentina, Diego Della Valle, il boemo taglia corto: «Cose del genere succedevano anche in passato. Si vedranno in Lega per chiarirsi. Non c’è bisogno di andare in discoteca… », alludendo alla frecciata del viola ad Agnelli. E a proposito di declino, così Zeman spiega il flop in Europa League delle italiane. «È giustificato da quanto è successo negli ultimi venti anni. Anche gli altri schierano le seconde linee, però vincono».

Ha vinto Verona (La Gazzetta dello Sport)

“Striscioni e applausi nel nome di Morosini

“Così in 13 mila hanno cancellato i cori della scorsa settimana Soltanto un gruppo di ultrà della Sud è rimasto indifferente

“Tutto lo stadio, tranne un pezzettino, quello su cui erano puntati occhi e orecchie di molti. Nel «Morosini-day», giorno di espiazione per riparare agli insensati cori di Livorno, il 90 per cento delBentegodi applaude, ma la parte centrale della curva dell’Hellas resta indifferente alle iniziative per ricordare il centrocampista morto ad aprile sul campo. Quando sfila lo striscione in ricordo del «Moro », lo zoccolo duro degli ultrà del Verona tiene le mani in tasca, non si allinea al resto dello stadio. Vero che molti dei curvaioli non erano ancora entrati, però si è avvertita una certa sensazione di freddo.

Schianto all’alba per 4 giocatori Crimi era ubriaco (La Gazzetta dello Sport)

“Un incidente stradale alle 5.30 di ieri mattina, alle porte di Grosseto, è costato l’esclusione immediata dalla rosa per quattro calciatori del Grosseto: Marco Crimi, Davis Curiale, Giovanni Formiconi e Yaw Asante. La Volkswagen Tiguan condotta dal nazionale Under 21 Crimi—al quale è stata ritirata la patente «per tasso alcolico non nella norma»—ha tamponato, per cause in corso di accertamento, un mezzo pesante. I quattro atleti, che non erano stati convocati per la gara con la Ternana, ma che alle 9.30 avrebbero dovuto sostenere un allenamento, sono stati trasportati all’ospedale Misericordia. Solo Formiconi (figlio di Pierluigi, allenatore di pallanuoto del Catania) ha riportato una lieve contusione.

Bovo su Pato, rischio rigore Da annullare (off side) l1-0 (Il Corriere dello Sport)

Granqvist su De Jong in area, altro rischio: il rossonero si lascia cadere, però il colpo dietro la schiena cè. Bovo su Pato: giallo. Da annullare il gol di El Shaarawy: quando Emanuelson serve Abate, questultimo (che servirà lassist) è in off side, oltre Granqvist

dopo la condanna berlusconi prende le distanze (Tuttosport)

«Non ho tempo per dedicarmi al Milan»

“In questa situazione cresce la convinzione che si cerchi un acquirente. Voci sugli arabi di Al Jazeera e sul magnate russo Deripaska

“Se non è un segnale di dismissione, poco ci manca. Perché Silvio Berlusconi non aveva mai parlato con così tanto distacco del suo Milan, in questi ventisei anni di presidenza. Vero che non si ricordano partenze così lente della squadra, anche nei momenti più bui (e non sono stati tantissimi, come è noto). E vero altresì che lex premier è solito prendere le distanze da chi non gli conferisce onori ma solo oneri. Tuttavia, la situazione è tale che le sue parole non possono significare solo una presa di distanza dalla gestione Allegri . «Il Milan è una squadra che ha bisogno di qualche cura in questo momento. Ma io non posso dedicarmici», è il passaggio dedicato al Milan durante la sua lunga conferenza stampa tenuta a Villa Gernetto a Lesmo. Certo, in ballo, al momento, ci sono situazioni ben più importanti: la condanna ricevuta venerdì per lacquisto dei diritti tv di Mediaset rappresenta unonta che il Cavaliere ha intenzione di lavare in tutti i modi. Il profilo che i giudici hanno tracciato dellimprenditore Berlusconi, personaggio dedito, a loro avviso, a costituire fondi neri allestero con una strategia malefica e in barba a tutte le leggi, è certamente una macchia che Berlusconi vuole in tutti i modi cancellare.

Napoli, ansia Cavani (Tuttosport)

“Gli azzurri devono vincere dopo 2 ko, ma il Matador è in dubbio

“Questa proprio no, non ci voleva. Edinson Cavani si è fermato sul rettilineo finale, allultimo scatto ed in prossimità della sfida contro il Chievo. Al termine della rifinitura di ieri, il Matador ha lamentato un fastidio muscolare e ha preferito interrompere il lavoro, solo a titolo precauzionale. Mazzarri sbuffa, nel mentre tormenta il lecca-lecca che ormai utilizza come alternativa alla sigaretta. Sbuffa ma non si dispera: ha ricevuto rassicurazioni dallo staff sanitario, che stamattina, nel test finale prima della sfida contro il Chievo, Cavani dimostrerà di aver assorbito questo affaticamento anche grazie alle terapie anticontrattura che gli sono state somministrate. Ma non solo. Oltre al Matador, pure Behrami dovrà sostenere il provino decisivo. Il dubbio sul suo impiego dovrebbe essere stato allontanato dalla corsa con la quale ha fatto ingresso in campo ieri pomeriggio, anche se il ballottaggio con Dzemaili non può essere escluso categoricamente. Acciaccato e arrabbiato, così è il Napoli che stasera chiederà al Chievo di lasciargli i tre punti, nellauspicio che il pomeriggio possa fornire notizie foriere di ottimismo in chiave primo posto. Senza scomodare lItalia che vinse il Mondiale del 1982, però il Napoli di Mazzarri ha la stessa sindrome di accerchiamento?? della selezione allenata da Bearzot .

Stroppa è a rischio Colantuono cambia (Tuttosport)

“La determinazione è quella di sempre, il volto, tirato, testimonia più di ogni altra parola quanto il match con lAtalanta sia un verdetto fondamentale per il suo futuro. «È un momento delicato – sottolinea Giovanni Stroppa – ma probabilmente ancor più perché è stato enfatizzato come tale». Lobiettivo da non fallire «è fare risultato, non me ne frega niente delle modalità». Con un desiderio: «Uscire dallo stadio tra gli applausi».


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