STAMPA – Accade (non solo) in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Sneijder scrive addio: “Meglio per tutti” (Repubblica)

Pressing dell’olandese per andare via a gennaio. E la Lazio va su Lampard

“un palcoscenico internazionale. E con il Chelsea orientato a liberarsi subito del giocatore, l’idea potrebbe persino essere anticipata a gennaio. Altro campione d’Europa in bilico è Drogba, conteso tra la Juventus — che cerca una punta con l’obiettivo della semifinale di Champions — e il Milan: prima però Galliani, di ritorno dal Brasile, incontrerà il Cagliari per Nainggolan e il Palermo per Ilicic. Proprio il Palermo è tra i club più attivi: ufficializzato l’acquisto di Aronica dal Napoli. Che, al contrario, lavora con decisione per rinforzare la corsia sinistra di Mazzarri: si stringe per Armero, che l’Udinese è disposta a cedere. Soluzione che consentirebbe al ds Bigon di dirottare anche Dossena in Sicilia, dove aspettano Marquinho (accordo per il prestito) dalla Roma. In fondo a Trigoria si pensa quasi solo al mercato in uscita: Stekelenburg piace al Milan ma soprattutto allo Schalke, e il portiere non vede l’ora di andarsene. Dopo Sneijder, un altro olandese migrante

Genoa senza pace, irruzione degli ultrà porte sfondate e contestazione a Preziosi (Repubblica)

“Non c’è pace per il Genoa. Dopo i quasi 150 provvedimenti di Daspo agli ultrà per i fatti relativi alla partita con il Siena, con l’ordine ai giocatori di levarsi le maglie, continua a essere forte la pressione dei tifosi su squadra e società. Ieri un gruppo di un centinaio di persone avrebbe voluto assistere all’allenamento previsto invece a porte chiuse, davanti al rifiuto dei dirigenti genoani di aprire i cancelli hanno sfondato la recinzione, hanno srotolato uno striscione a favore dei «fratelli diffidati» e alternato cori a sostegno della squadra e contro il presidente Preziosi. Si sono dileguati appena si è sparsa voce che la polizia fosse in arrivo. In mattina ai tifosi erano arrivate le scuse di Immobile, che dopo il gol all’Inter aveva esultato polemicamente: «Sono dispiaciuto per quanto è accaduto, spero davvero di restare al Genoa».

Balotelli triste Da tutto tutto a niente niente (La Gazzetta dello Sport)

“Dal 9 dicembre non gioca. Ma il club tratta solo il «parcheggio» oneroso

“Un momentaccio: i problemi di salute, i rapporti freddi con Roberto Mancini – che pure continua a difenderlo in pubblico -, le questioni private che fanno la felicita dei gossipari, tra le lettere aperte dei suoi genitori, le interviste alle quali non si nega mai Raffaella Fico e la nascita della presunta figlia Pia. Una vicenda nella quale sguazzano persino gli scommettitori: c’e chi avrebbe azzardato le quote sul test del Dna. E poi le voci di mercato, alimentate sicuramente dalla sua scomparsa dalle vicende del City. Una situazione complessa, che annuncia un gennaio imprevedibile. Balotelli, nonostante la stima e la simpatia manifestate nei suoi confronti dallo sceicco Mansour, e in vendita, ma non e facile trovare un acquirente disposto ad investire almeno 35 milioni di euro – questa la valutazione del City – per un giocatore dall’indubbio talento, ma anche dal carattere imprevedibile. Il City non lo daramai in prestito,ma potrebbe accettare l’offerta del ≪parcheggio≫ oneroso, dietro promessa scritta di un acquisto successivo.

Ok del sindaco Il Cagliari con il Genoa a Is Arenas (La Gazzetta dello Sport)

“Semaforo verde per Cagliari- Genoa a Is Arenas. Ieri il sindaco di Quartu,Mauro Contini, ha autorizzato la disputa delmatch di domenica 13 gennaio. Tifosi e abbonati, arrabbiati per la gara spostata e persa a Parma con la Juve, tirano un sospiro di sollievo. L’atto segue le indicazioni della Prefettura e contiene le prescrizioni legate alla riunione della Commissione di vigilanza del 3 gennaio. ≪Abbiamo completato con anticipo l’iter≫, spiega il sindaco. Un primo passo verso l’autorizzazione annuale. Per la licenza definitiva rimangono tre nodi: cabina elettrica, torre faro dei distinti e pre-filtraggio sulla via Olimpia.

Capodanno ’33 Carosio debutta E nasce la Voce (La Gazzetta dello Sport)

“In Italia-Germania la 1a radiocronaca ufficiale: il mito entra nelle nostrecase

“Bologna, domenica 1˚gennaio 1933, anno XI dell’ era fascista. Allo stadio Littoriale si affrontano per la 5a volta le nazionali di Italia e Germania. Fa molto freddo. Orario d’inizio 14.30. I prezzi del biglietto d’ingresso variano da 4 a 30 lire, 25 mila spettatori paganti. Racconta la Gazzetta: ≪I giocatori tedeschi escono dal sottopassaggio alle 14.25. La banda della milizia ferroviaria suona l’inno tedesco. Poi si presentano i giuocatori italiani, nella loro fatidica maglia azzurra, si pongono in mezzo al campo e salutano romanamente mentre la musica suona la Marcia Reale e l’inno Giovinezza≫

La Roma disneyana ha lo stadio dei sogni Conti in ordine e campioni in arrivo (Il Corriere della Sera)

“Nella migliore coreografia possibile, l’Espn Wide World of Sports Complex, il grande centro sportivo della Florida sogno di tutti i piccoli atleti d’America, il presidente della Roma, James Pallotta, annuncerà oggi di aver raggiunto l’accordo con il costruttore Luca Parnasi per costruire il nuovo stadio di proprietà sui terreni nella zona di Tor di Valle. Una prospettiva lunga —per la prima partita si parla della stagione 2016-2017— e costosa: uno stadio di ultima generazione, da 50 mila posti, «vale» tra i 200 e i 250 milioni di euro. Contemporaneamente il sindaco uscente Gianni Alemanno e l’a.d. giallorosso Claudio Fenucci terranno una conferenza stampa a Trigoria. Non sono pochi i dettagli da mettere a posto. I terreni di Tor di Valle sono di proprietà di Gaetano Papalia, che però ha già firmato nell’aprile scorso un contratto a termine con una società del gruppo Parnasi che prevede il trasferimento dell’area nelle mani del costruttore, alla condizione di stipulare un accordo di programma tra Parnasi e l’amministrazione comunale di Roma.


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