STAMPA – “Almiron felice, CT felice per lui”

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Almiron:Il mediano goleador (La Sicilia)

“Che felicità: la prima doppietta in carriera da dedicare alla famiglia il primo figlio maschio nascerà a Catania: si chiamerà Leander Sioux

“«Maran è una persona che ama lavorare accanto alla squadra. L’obiettivo? Intanto la salvezza, poi si vedrà»

“Sulle scale che portano i calciatori, trolley griffati al seguito, dalla zona spogliatoio all’uscita dallo stadio, lontano dal Massimino, l’incontro con Sergio Almiron è più veloce di una traiettoria ficcante, come quella del secondo gol personale siglato dall’argentino. Sergio, ma questo lo sapevamo, dopo la partita non parla. Sia che faccia disastri, sia che si esibisca nella prima doppietta della sua carriera, la risposta è sempre quella: «Ci vediamo martedì ». Insistiamo. Non si può restare muti se si prova una gioia così grande […] «Sì, possiamo toccare tutti gli argomenti, anche quelli più scomodi. Ma sarà la prima e ultima volta. Sono fatto così, sono persino timido. Non ci crede, vero? Ma è la verità. Parlo poco, esco poco, vivo per professione e famiglia». In quell’occasione si discusse di Maran: «Una persona a cui piace lavorare, un tecnico che sta vicino alla squadr», del centrocampo: «Ci conosciamo tutti quanti ed è importante sapere già i movimenti che fanno i tuoi compagni». Obiettivo finale? «Intanto la salvezza, poi si vedrà. Nel corso della stagione passata ci siamo fermati a quota 50, come aveva chiesto il presidente, ma ci è mancato qualche punto in più anche per via degli infortuni a Llama, Potenza, Biagianti. Adesso più siamo meglio è». Infine un piccolo accenno sulla città di Catania: «Esco poco, ma ho trascorso due giorni alla Plaia, ed è un posto davvero carino»

Legrottaglie: «Barrientos non si abbatta, noi in crescita» (La Sicilia)

“Alvarez: «Brava la difesa, ma anche tutta la squadra: la strada è giusta». Spolli: «Mai pensato alla diffida: vittoria voluta»

“Non esistono leader a rate. La vocazione ce l’hai o non ce l’hai. E se ce l’hai non puoi permetterti di essere selettivo. Nicola Legrottaglie sa che stare in prima fila significa metterci sempre la faccia. In campo e fuori. Così, in zona mista, non si tira indietro di fronte ai due argomenti caldi di giornata: l’esclusione di Barrientos e il rigore reclamato dal Chievo. Quando il tweet della discordia non è ancora circolato on line, il difensore rossazzurro non ha difficoltà a pronunciarsi sulla panchina riservata al Pitu: «Non esistono titolari inamovibili. Nessuno può pensare di essere indispensabile. Il gruppo l’ha dimostrato con i fatti, visto che ogni volta chi è entrato in campo ha fatto bene. Ci sono momenti in cui si è in forma e altri in cui lo si è meno. L’allenatore è chiamato a fare le sue scelte, noi dobbiamo rispettarle. Sappiamo che Pablo ha grandi qualità e può servire a questa squadra in ogni momento. Non deve sentirsi escluso solo perché in una partita è entrato nella ripresa».

«L’avversario di sabato sera? Non mi ricordo» (La Sicilia)

“«E’ stata una partita gestita con giudizio la prossima la prepariamo per vincere»

“L’angolo di Gomez per l’uno a zero? Una soluzione voluta e provata, al pari dei calci dalla bandierina effettuati da Lodi

“C’è un confine sottilissimo tra ragione e sentimento. E Rolando Maran, suo malgrado, diventa l’esempio che calza a pennello per raccontare il calcio visto con gli occhi di un allenatore che, prima di tutto, è un uomo onesto. Un esordiente come lui, oggi, con il Catania sesto in classifica, con una squadra capace di collezionare otto punti in quattro partite, striscia positiva che passa anche per prestazioni e pareggi d’oro ottenuti a Udine e a Cagliari, potrebbe gonfiare il petto e appendersi medaglie al valor… sportivo. Maran no. Maran ammette candidamente e senza esibirsi in dichiarazioni studiate a tavolino: «I tifosi possono sognare, ci mancherebbe. E, questo esultare, il fatto che ci abbiano sostenuti, applauditi, va tutto a nostro favore. Ci fa bene essere considerati la squadra del cuore». Specie alla vigilia del derby. «Non mi ricordo contro chi giochiamo». Lo sa benissimo. «Ma non ne parliamo». Ordine della società. «Dal mio punto di vista mi piace pensare a una partita come le altre. I tifosi, ancora loro, è chiaro che vivano un momento particolare, che aspettano da sempre». E, allora, come commentare la partita di sabato prossimo? «Di solito prepariamo le partite tutte allo stesso modo: cioè per trarre il massimo. Magari per vincere, perché accontentarsi di poco? Con modestia e ambizione si parte per avere il massimo ».

«Felice per Almiron e per il gesto d’intesa scambiato con Maran» (La Sicilia)

“«Del derby di sabato sera non intendo parlare ma lo prepareremo con attenzione e puntiglio»

“«Vietato parlare del Palermo». Mentre il presidente Nino Pulvirenti finge di entrare in sala stampa e fugge via senza proferire parola (ah, la scaramanzia…), Sergio Gasparin detta subito le condizioni prima di affrontare una chiacchierata lunga e interessante sul presente e sul futuro… a lunga gittata della formazione rossazzurra. «Del prossimo avversario – sorride – non intendiamo fare cenno. Per questa settimana ci limiteremo ad analizzare il momento che stiamo vivendo. Tutto qui». Momento d’oro, a quanto pare. «Un buon momento. Impreziosito dai tre punti conquistati contro il Chievo, che ci permettono di avvicinare ulteriormente l’obiettivo primario della salvezza». Al termine di una gara che sembrava non dovesse sbloccarsi mai. «E’ stata la partita che ci aspettavamo. Nel pregara, con l’allenatore, c’eravamo detti che contro una squadra così accorta dal punto di vista tattico sarebbe stato un episodio a cambiare il match, magari una palla inattiva. Così è stato, ma non per caso: in settimana abbiamo preparato queste situazioni e così, mentre tutti si aspettavano Spolli e Legrottaglie, abbiamo mandato in rete Almiron, che poi ha suggellato la sua prestazione con quella seconda realizzazione di ottima fattura. Peccato avere preso il gol del Chievo, ma alla fine i tre punti sono arrivati lo stesso ed è questo ciò che conta».

Bergessio: «Mi sono fermato per precauzione» (La Sicilia)

“Comincia la settimana di lavoro in vista del confronto del Barbera, in programma sabato: da valutare gli infortuni

“Bergessio è uscito con una borsa del ghiaccio applicata al polpaccio. Biagianti, peggio ancora, in barella. Il bollettino societario parla di situazione da verificare per Gonzalo Bergessio e di una lussazione al dito per Marco Biagianti, già ricomposta. Si esclusono, per quest’ultimo fratture, ma la paura c’è stata. Il peggio è passato. IL TORO LAVANDINA. Biagianti potrebbe non farcela, quanto a Bergessio, ieri sera, lo abbiamo incrociato dopo l’ospitata a «Salastampa», su Antenna Sicilia. E Gonzalo, accompagnato dall’addetto stampa, Angelo Scaltriti, ci ha confermato: «Sono uscito per precauzione, non appena ho avvertito un dolorino. Mi dovrò sottoporre a una serie di esami che diranno la verità». Sensazioni? Gonzalo era ottimista: «Spero di farcela, a tutti piacerebbe giocare ogni partita ». In tv gli sono arrivati anche i complimenti dall’Argentina, ma il centravanti rossazzurro ha un’idea fissa: «Il Catania è casa mia, qui mi trovo alla grande». Bergessio, comunque, felice per la vittoria sul Chievo: «Una piccola impresa, una partita vinta con carattere, con la giusta tensione agonistica. Ci siamo schierati bene, coprendo tutti gli spazi».

«Un Catania così bello fa pensare all’Europa» (La Gazzetta dello Sport)

Maran «Non possiamo negare ai tifosi di sognare in grande ma noi dobbiamo restare concentrati e preparare il derby»

“Il dolce e l’amaro. La gioia per la vittoria sul Chievo e il cinguettio sbagliato. Il Catania è in zona Europa e Barrientos vuole scendere dal bus della felicità. Su twitter (salvo in serata scusarsi) posta un commiato dalla città e dal pubblico che è uno schiaffo improvviso. Tanto che la società, a tarda sera, ha – per bocca dell’a.d. Sergio Gasparin – commentato lapidariamente: «Ognuno si assuma la propria responsabilità, noi pensiamo a lavorare serenamente e con la gioia che questa partita ci ha regalato, in vista dei prossimi impegni». Del Palermo nessuno parla. Ordini di scuderia. Spiega l’amministratore delegato: «Non è un silenzio stampa, parleremo regolarmente, ma senza fare cenni e commenti sul prossimo match. Insomma, sappiamo contro chi giocheremo, ma abbiamo preferito non approfondire i temi del match». Sulla stessa linea Maran. «Contro chi giochiamo, sabato? Non ricordo — ironizza —, ma ogni partita la prepariamo allo stesso modo: per avere il massimo possibile». Gol e silenzi Almiron vive la giornata più importante della sua carriera: a segno due volte, i suoi gol sono serviti a portare al successo i compagni. «No, grazie, parlo martedì — dice mentre transita nel corridoio che porta dalla zona interviste all’esterno dello stadio —. Felice? Sì, sono felice». Gli fanno i complimenti al volo e risponde «grazie», stringe le mani di chi gliele porge. Le dediche sono tutte per la moglie che aspetta il primo maschietto. Ad ampi gesti, nascondendo il pallone, ha inviato messaggi verso la tribuna dove aveva preso posto la sua compagna.

«Nessuna vendetta, io al Chievo stavo bene» (L’Arena)

“Il tecnico dei rossazzurri ha giocato nei gialloblù e ha fatto il vice ai tempi di Baldini:«Un’esperienza importante, che non dimentico»

“Né modestia, né presunzione. «Il Catania vive alla giornata », taglia corto Rolly Maran. Dopo la vittoria sul Chievo i siciliani salgono al sesto posto in classifica, con nove punti di vantaggio sulla terzultima, otto sui «cugini» del Palermo. E domenica c’è il derby. Una sfida molto sentita in Sicilia ma il mister viene dal Nord, viene da lontano e cerca di affrontare la partita con un certo distacco. «Soquantocitengonoi tifosi -ammetteil tecnico dei rossazzurri – noi veniamo da un buon momento, loro vivono una situazione delicata ma la classifica non deve condizionarci, ilderbyèsempreunagara particolare. Adesso godiamoci questa vittoria, domani inizieremo a lavorare per arrivare pronti a Palermo». Un successo importante per il Catania e perMaran.Lavendetta dell’ex, il mister dei siciliani ha giocato nei gialloblù e hafattoil vice aitempidiBaldini. Tantevolte è stato avvicinato alla panchina del Chievo mapoinonse n’è fattopiù nulla. «Nessuna vendetta, per carità – ribatte – io al Chievo sono semprestatobene enonposso dimenticare questa esperienza importante della mia vita. Questa è stata solo una vittoria, una vittoria fondamentale in questo momento del campionato ».

«Mi aspettavo una gara difficile: così è stato» (L’Arena)

“Inmagliagialloblùèpartita la rincorsadiNicolaLegrottaglie versoilgrandecalcio. All’iniziodella partitaha riabbracciatovecchicompagni disquadra,haparlatoe scherzatoalungoconLuca Campedelli,hamessoin guardiail Catania. «Lapartitachem’aspettavo», ammetteildifensoredel Catania,«unagaradifficile. Il Chievononregalanulla,avete vistolacondizionechehanno? Nelleultimegarehannoperso qualchepuntoditroppoma possonofaremoltodi più». IlChievononhagraditola mancataconcessionediun calcio dirigoreperuncontatto diLegrottagliesuPellissier all’iniziodelsecondotempo. «Nessuninterventofalloso», raccontaLegrottaglie,«sono entratosul pallone,nonl’ho nemmenotoccato». Leriprese televisive smentisconoildifensoredei gialloblù: sivedeinfatti la gambadiLegrottaglieche toccaquella di Ferrari. Il falloèin area, il rigoreè netto. Difficile farealtre teorie. «Vabeh,ilcontattoc’èstato manelcalcio ci sta»,spiega, «sonoentratotra pallae portiere,l’arbitrohadecisodi nonintervenire, ilgiocoè continuato,bisognafarsene unaragione».

 


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