CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
Catania, Bellusci avverte «Abbiamo fame di vittorie» (Il Corriere dello Sport)
“Su la cresta! E che cresta…. Giuseppe Bellusci per linizio della nuova stagione ha fatto le cose per bene. Se voleva stupire con effetti speciali, beh, cè riuscito: capigliatura alla mohicana e una tonalità darancione che ha lasciato a bocca aperta chi lha visto rientrare dopo qualche settimana di vacanza. Non è di capelli, in ogni caso, che si parla con lui. Di presente e di futuro, semmai. Senza disdegnare qualche puntatina al passato, visto che serve a ricordarci da dove veniamo: « Devo ringraziare Montella e la società che mi hanno dato modo di esprimere le mie qualità. Ho trovato continuità di gioco nellultimo campionato, ma soprattutto maturità mentale. Questanno voglio dimostrare a tutti che la serie A mi appartiene e voglio farlo facendo segnare un maggior numero di presenze rispetto alle 31 dello scorso campionato». Del resto anno dopo anno è cresciuto. «Il primo anno sono arrivato con tante aspettative, ma ho dimostrato tardi il mio valore. Adesso voglio continuare a dimostrare tanto, ma per il più lungo tempo possibile. Un nome? Faccio quello di Giampaolo. Mi ha insegnato tanto per quel che riguarda la fase difensiva, ma qui è stato sfortunato. Maran? Con lui stiamo percorrendo la strada giusta, con la giusta voglia, la giusta determinazione. Se quel che facciamo sarà quello che dobbiamo lo dirà il campo. Di certo cè che stiamo lavorando di più, rispetto allanno passato, sulla fase difensiva».
«Io sono maturato Il Catania è forte» (La Gazzetta dello Sport)
“«Io sono maturato Il Catania è forte»
“Un gol pesante, il maggior numero di presenze possibile, la concorrenza che non pesa, la riconoscenza nei confronti degli allenatori del passato. Giuseppe Bellusci comincia una stagione sereno ed al tempo stesso carico come si conviene a un difensore che deve fermare i talenti del calcio italiano. Dopo due stagioni di difficoltà, è tornato l’azzurrino ammirato in diretta tv nell’Under 20? «Grazie al Catania sono maturato, soprattutto ho risolto i problemi fisici e con la continuità di gioco sono riuscito a dimostrare il mio valore». Nella stagione che verrà non dovrà marcare Ibrahimovic. «E neanche Lavezzi, però Miccoli è rimasto, tanto per fare un nome. Con il Pocho ricordo le mie migliori prestazioni
Bellusci ci crede «Sarà un Catania più competitivo» (La Sicilia)
“«Ha ragione il presidente, siamo più forti»
“Il difensore rossazzurro, 32 presenze nella stagione passata, rilancia le ambizioni di tutto il gruppo: «Si respira un’aria di grande serenità e le ambizioni saranno ancora più grandi». E poi accenna: «Il mio maestro? Senza dubbio Marco Giampaolo»
“Dalla storia recente di Giuseppe Bellusci, emerge un nome a sorpresa: è quello di Marco Giampaolo, allenatore che a Catania no ha avuto fortuna, ma che ai tempi del laboratorio Ascoli non ha lesinato energie e consigli nei confronti di un giovanissimo difensore centrale che sognava la Serie A e un futuro da professionista ai massimi livelli. Durante l’incontro in salastampa, alla vigilia della partenza del gruppo per il ritiro di Desenzano, l’ex nazionale under 20 confessa: «Se c’è un allenatore che devo ringraziare perché ha curato i particolari di movimenti, tecnica, personalità, è stato Marco Giampaolo. Un insegnante di calcio. Sì, a Catania non ha fatto benissimo perché è stato sfortunato. Dico quel che penso, mi conoscete tutti». E, allora, il grazie all’ex giocatore di Licata e Siracusa, tecnico che aspetta una chiamata per rifarsi dopo le stagioni di Catania e di Siena. Bellusci, cominciamo da una cifra ufficiale, le 32 partite della stagione passata. «Sono arrivato molto vicino al proposito di giocarle tutte quante, le gare. Avevo detto, dopo due stagioni non molto fortunate e produttive, che pretendevo il massimo da me stesso». Aveva detto di voler disputare 38 incontri. In fin dei conti ci è arrivato molto vicino. «Sono soddisfatto perché penso di aver cancellato, ma in parte, le due precedenti annate caratterizzate da prestazioni non proprio ideali, ma anche da acciacchi che mi hanno impedito di mettermi in concorrenza con i miei compagni di reparto».
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