STAMPA – Caraglio, sì! Caraglio, no!

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Caraglio: «Catania? Sì, si può chiudere» (Tuttosport)

“Tra presente e futuro. Tra la ripresa degli allenamenti e l’apertura ufficiale della sessione invernale di mercato. L’attenzione in casa Catania è divisa a metà. Ieri, a Torre del Grifo, la squadra è tornata ad allenarsi in vista dell’ultima giornata del girone d’andata, che vedrà gli etnei ospitare al Massimino il Torino. Oggi la squadra sosterrà una doppia seduta d’allenamento, nel frattempo lo staff tecnico – di concerto con quello medico – potrà valutare le condizioni fisiche di Alvarez e Bergessio. E a proposito di quest’ultimo impazzano le voci di mercato. Com’è noto il Catania cerca un vice del centravanti, un giocatore che possa sostituire il Toro argentino in caso di infortuni e squalifiche. Perché sino alla fine della stagione Bergessio non si muoverà dalle falde dell’Etna. Beric, Caraglio e Sforzini – in ordine alfabetico – sono tre dei nomi più gettonati per ricoprire questo ruolo. Il primo è valutato 3 milioni di euro e il Maribor non sembra orientato a trattare altra formula diversa dalla cessione a titolo definitivo. Di poco superiore la valutazione del secondo, attualmente in Cile al Rangers Talca. Si dice che il Catania abbia offerto 300 mila euro per il prestito e circa 3 milioni per il diritto di riscatto. L’operazione, però, pare possibile come confermato in Cile dallo stesso Caraglio: «Se Dio vorrà, probabilmente, andrò in Europa. Il Catania mi vuole e in questi giorni si può chiudere».

Caraglio: no (La Sicilia)

“La società etnea si muove per cedere i giocatori in esubero: poi sarà tesserato il centravanti di riserva

“I discorsi sul mercato sono rinviati ai primi giorni di gennaio. Anche perché i nomi che circolano sono frutto di fantasia, ma comunque non certo appetiti dal Catania. Argomento attaccanti: chiaro che i dirigenti cerchino un vice Bergessio, ma a due condizioni. Che venga trovata una sistemazione temporanea a Morimoto e a Doukara, soprattutto al primo. E, da questo punto di vista, la pista asiatica sembra aver preso corpo in maniera, forse, determinante. Prestito con diritto di riscatto: a queste condizioni Morimoto lascerà Catania. Seconda condizione: chi arriverà in Sicilia non dovrà svernare quattro mesi e tornare automaticamente alla squadra d’origine. Così, la proposto di Longo, in prestito secco, ha fatto per ora allontanare il Catania. L’Inter, che ha avanzato l’ipotesi, per ora è distratta da altre possibili cessioni, prima tra tutte quella di Silvestre, ex rossazzurro che piace a molti, e di Sneijder, che ieri ha salutato già tutti. Insomma, se ne riparlerà soltanto se i nerazzurri dovessero mutare la possibile cessione in prestito con diritto di riscatto. Il motto del direttore Gasparin è noto: non far crescere i giocatori per riconsegnarli al mittente, ma avere una possibilità, anche una sola, di riscatto. CARAGLIO STORY. Ha assunto un battage mediatico non indifferente la storia del centravanti Caraglio, accostato ancora una volta al Catania, ma anche ad altri club. Anche in questo caso non sembra una pista percorribile. Pensate, Caraglio un paio di stagioni arrivò persino a Catania, si nascose per ore e ore al President, albergo sulla collina di Acicastello. Era quasi fatta, le telecamere lo inquadrarono una volta stanato. Ma, poi, la società lo rispedì a casa, perché non avrebbe superato le visite mediche per un problema fisico. Adesso si torna alla carica? Quasi certo che non sarà così.


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