STAMPA – Catania, la strada è quella giusta

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

La Roma diverte Zeman «Impariamoa conoscerci» (La Gazzetta dello Sport)

“Il tecnico è soddisfatto: «Ma qualcosa ancora non ci riesce» Castan: «Che intesa con Burdisso». Bradley: «Sto crescendo»

“Abbiamo tre terzini e tre centrali. Si può giocare, speriamo solo che qualcuno non si faccia male». E non è un caso che gli unici due a giocare tutti i novanta minuti ieri siano stati proprio due difensori, l’esordiente Balzaretti e Castàn. «Fisicamente non sono ancora al 100%, ma manca davvero poco — dice il centrale brasiliano, che ieri si è distinto per alcune eleganti uscite palla al piede —. Spero di arrivarci per l’esordio con il Catania e da lì fare il possibile per continuare a vincere. L’intesa con Burdisso? Va benissimo, Nicolas è un giocatore di grande qualità”.

Reggina formato Catania «Tante occasioni e un gol» (La Gazzetta dello Sport)

“Dionigi contento: «I ragazzi mi seguono. Aspetto dei rinforzi» Maran: «Dobbiamo crescere e diventare più lucidi e reattivi»

“Le gambe imballate impediscono performance apprezzabili. I ragazzi di Maran hanno sinora lavorato sulla potenza e sul rafforzamento; solo da domani in poi gli allenamenti riguarderanno la velocità. «Nella prima parte non abbiamo tenuto bene le distanze, lasciando spazio alla Reggina— commenta mister Maran —.Poi ci siamo riusciti e abbiamoavuto le nostre occasioni. Però dobbiamo migliorare ancora molto, specialmente dal punto di vista fisico. Dobbiamo essere più lucidi e sono sicuro che lo diventeremo. Altri ingressi? Ho a dispos i z i o n e una rosa ampliss i m a ; a me spetta il compito di farli rendere al meglio, alla società le operazioni di mercato».

Sarno illude, il pareggio è di Almiron (La Gazzetta dello Sport)

“Due gol e una gara neanche tanto noiosa, sono quasi un lusso per una serata di caldo torrido che fa sudare tutti e non scontenta nessuno. La Reggina che aveva giocato meno di 24 ore prima (pareggiando 2 a 2 Spoleto) schiera una squadra completamente diversa (almeno inizialmente) e piena di novità rispetto al campionato precedente. Eppure è già visibile una discreta organizzazione, segno del buon lavoro di Dionigi. Calabresi con quasi un mese di lavoro sulle gambe e meno imballati del Catania che ha appena concluso la fase più pesante del lavoro.

Catania ok, la strada è quella giusta Almiron risponde al reggino Sarno (La Sicilia)

“La squadra rossazzurra s’è espressa meglio quando Lodi è stato il «custode» della difesa, abbassando il suo raggio d’azione: già buona la sua intesa con lo stesso Almiron

“Considerato l’avversario e gli sprazzi di gioco messi in mostra alla fine del primo e all’inizio della ripresa, vi raccontiamo di un Catania che migliora: più sciolto, il gruppo schierato a Reggio, contro i padroni di casa che ritroviamo migliorati rispetto alla stagione scorsa. C’è più intesa tra i reparti del Liotru, ma non ancora la continuità di passo, naturale conseguenza di un ritiro appena concluso, e che ha messo a dura prova la resistenza dei giocatori. L’uno a uno rispecchia i valori espressi in una calda sera d’agosto. PROVE CAMPIONATO. In tribuna cento coraggiosi tifosi, una trentina di Irriducibili della Sud e un altro nutrito gruppo della curva Nord fanno le prove generali di sostegno, anche in un giorno difficile per la circolazione stradale. Maran lancia una presunta squadra titolare, che deve fare a mano di Spolli, ancora infortunato, e di Frison, costretto a rimanere in sede per un acciacco. In difesa, con Marchese inizialmente in panca, perché deve ancora discutere il suo rinnovo, ci si aggiusta con tutti giocatori di ruolo: Bellusci al centro, Capuano sulla sinistra. DISTANZE ECCESSIVE. Le distanze tra la linea di centrocampo, che tenta di pressare gli avversari, e la difesa sono eccessive e restano tali nel corso dei primi trenta minuti, in casa etnea. Così capita che Melara (16’) riesca a trovare lo spazio per fuggire a destra, crossare sul secondo palo per Ceravolo, che tira sull’esterno della rete. Due minuti dopo, ecco il gol di Sarno: l’attaccante reggino sfugge a Bellusci sulla trequarti e per vie centrali supera con un pallonetto Andujar, che teneva bene la posizione, visto che la conclusione, bellissima, parte da fuori area. Non solo: dopo un tentativo a girare di Gomez, di poco alto sulla traversa, gli amaranto sfiorano il 2-0, con il colpo di testa di Stuani, parato a terra da Andujar

Maran: «Sì, la squadra cresce ma va bene quand’è più corta» (La Sicilia)

“Maran parla chiaro. Il ritiro precampionato si chiude a Reggio Calabria e da oggi la squadra lavorerà in vista di Coppa e campionato. Che cosa manca al Catania? In un angolo del Granillo, a tu per tu, il tecnico confessa anche i difettucci da eliminare: «Progressi ce ne sono stati, serve continuità nello sviluppo dell’azione offensiva. Occorrerà più freschezza e un’aggressività superiore ». Siamo in tempo per correggere il tiro? «Ovviamente, ma bisogna lavorare sodo e acquisire maggiore continuità, in questo senso. Abbiamo avuto le gambe pesanti per via del ritiro e della solidità del lavoro, adesso andremo meglio». Nella prima parte del match, il Catania ha concesso troppo spazio agli avversari che, infatti, hanno sbloccato il risultato. «Nella prima parte non riuscivamo a prendere le distanze, ci siamo corretti nella ripresa, ma quel che mi soddisfa è che la squadra, quando ho detto di giocare più corta e con maggiore attenzione, ha risposto bene».

Almiron ribatte a Sarno Adejo tenta il Catania (Tuttosport)

“Tutto nel primo tempo: al gol iniziale di Sarno risponde Almiron. Una gara piacevole con buone indicazioni. La gara è loccasione per il Catania di visionare Daniel Adejo, 0er il difensore amaranto si parla di un trasferimento nei prossimi giorni in comproprietà al Catania. Al 1 la Reggina si rende pericolosa con Stuani (rientrato in amaranto dopo tre stagioni in Spagna) che, raccolto un pallone dalla sinistra di Rizzato, di testa sfiora il palo. Al 15 Ceravolo, vicinissimo alla porta, si impossessa del pallone servito da Melara e colpisce lesterno della rete. Un minuto più tardi il vantaggio della Reggina con Sarno, che, con un pallonetto di sinistro, scavalca il portiere. Al 24 unazione dei calabresi con Stuani, che impegna Andujar con una parata a terra. Il Catania abbozza una reazione e al 29 perviene al pari con un potente tiro da fuori area di Almiron. Nella ripresa, tra le azioni più pericolose, quella del Catania al 17 con Legrottaglie, che di testa mette sul fondo, e al 25 un tiro alto di Bombagi sulla respinta di Andujar.

SCOPRIAMO i nuovi stranieri (Il Corriere dello Sport)

“Non troverete più i top degli ultimi anni. Al loro posto molti giovani, alcuni interessanti. Troverete pochi nomi noti, in compenso però ci sono tante scommesse. Questo è il primo pagellone estivo dei nuovi stranieri della Serie A, di quelli che hanno già mostrato le loro intenzioni nelle prime amichevoli. A Bologna, per esempio, aspettano con un certo interesse il debutto in campionato di Abero e Riverola, rispettivamente 22 e 21 anni, due giocatori che possono arricchire una squadra già talentuosa grazie a Diamanti e Ramirez (se resta). Sono partiti bene Avelar (terzino brasiliano del Cagliari) e Lucas Castro (esterno dattacco del Catania), arrivato dallArgentina per prendere il posto di Gomez anche se in Sicilia sperano di vederli uno di fianco allaltro: si è presentato con un gol alla Del Piero.

SARNO-ALMIRON LUCI AL GRANILLO (Il Corriere dello Sport)

“Dionigi debutta in casa tra gli applausi: Reggina avanti con lattaccante Poi un bolide del centrocampista eteno fissa il pari. Catania in crescita.

“Il Catania, in possesso di un buon palleggio, ha provato a mettere alle corde i calabresi con manovre insistite. Ha trovato, però, una buona azione di controllo del centrocampo reggino con la difesa apparsa già in possesso dei meccanismi giusti. Il lavoro di Dionigi per questo reparto, lo scorso anno tra i più battuti del campionato, sembra essere più che una buona intenzione. Per Maran, in attesa che i suoi smaltiscono gli enormi carichi di lavoro e possano sveltire la manovra, dovrà rivolgere maggiore cura alla difesa. Gli attaccanti della Reggina, pur con i limiti complessivi di un reparto privo di una identità precisa, sono arrivati più volte davanti ad Andujar senza incontrare eccessive difficoltà.


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