STAMPA – Ciclone Galliani, quali effetti?

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Sorpresa e sconcerto i giocatori in silenzio (Il Corriere dello Sport)

E oggi si vola a Catania. Con Galliani

“Galliani, quindi, a meno di ulteriori sorprese, oggi salirà sull’aereo per la Sicilia insiema ad Allegri e ai suoi uomini, vivendo assieme a loro le ore che precederanno la gara. GIORNATA PARTICOLARE – E’ il clima, l’aria, che, probabilmente, erano diversi ieri a Milanello. La squadra si è ritrovata presto per prepararsi agli orari del lunch-match di domani. Quindi pasta e carboidrati subito al mattino e tutti in campo per l’allenamento alle 12.30. Allegri, che ha comunque avuto un contatto con Galliani, ha insistito a lungo sulla tattica, anche se Kakà, dopo la palestra, si è limitato al programmato lavoro aerobico programmato, suddiviso tra scatti ed allunghi. Di certo non è stato facile per nessuno trovare la concentrazione adeguata. Isolarsi, almeno a parole, può essere semplice, ma non lo è in concreto. Ed è chiaro che le complicate dinamiche societarie hanno inevitabilmente creato ulteriori turbative in un gruppo già alle prese con una serie di difficoltà tecniche. NECESSITA’ DI COMPATTEZZA – Ecco perché al successo strappato in casa del Celtic deve essere assegnata una valenza superiore rispetto ad una semplice reazione dopo una serie di risultati negativi. Allegri è stato indiscutibilmente bravo a tenere alta la concentrazione dei suoi giocatori, che, sul campo, si sono comportati come una vera squadra, compatti, coesi e disposti al sacrificio. Forse solo nel match interno con il Barcellona si era visto lo stesso tipo di applicazione. Il problema è che pure quella prestazione era stata interpretata come un segnale di svolta. E, invece, sono immediatamente tornati gli antichi errori e le consuete sconfitte. La trasferta di Catania, insomma, sarà un test significativo per comprendere se il Diavolo può essere ritenuto un malato che ha imboccato il suo percorso di guarigione o se le ricadute continueranno ad essere dietro l’angolo.

Lunga cena ad Arcore Oggi Silvio a Milanello svelerà i suoi piani (La Gazzetta dello Sport)

L’a.d. annuncia le dimissioni: «Sì ai cambi generazionali, ma non in questo modo». Tregua col presidente

“Venti giorni dopo Silvio e Adriano di nuovo insieme ad Arcore per la resa dei conti. Il summit, alla presenza del mediatore Bruno Ermolli, chiude 48 ore al veleno. Con le dimissioni dell’a.d. rossonero e una minaccia di causa per danno «reputazionale». Un doppio schiaffo a un legame di quasi 28 anni incrinato dai dissapori con Barbara. A casa di Silvio, che qualcuno descriveva nervoso per l’uscita di Galliani, si è parlato di tutto. Sullo sfondo il tema economico, ma soprattutto i presupposti per prolungare o meno la difficile convivenza con l’erede al trono rossonero. Galliani arriva alle 21. Alle 23,15 Ermolli saluta tutti e lascia i due amici a chiudere la partita. Al presidente piace l’idea che la questione venga ricomposta con stile. Oggi sarà lo stesso Berlusconi a Milanello a spiegare le prossime mosse del club. La giornata Galliani a mezzogiorno apre le danze, parlando all’Ansa: «Mi dimetterò fra pochi giorni, forse il 12, dopo la gara di Champions con l’Ajax. Comunque entro fine dicembre lascerò, con o senza l’accordo sulla buonuscita». Ma su insistenza della squadra qualche ora dopo corregge il tiro: «Posso restare sino al 22, cioè sino al derby». Una dimostrazione che il suo cuore è soltanto rossonero. Ma l’amarezza è tutt’altro che svanita. Di buon’ora ha preparato con il suo legale tutta la documentazione per le dimissioni e per un procedimento per giusta causa. Il vulnus è quel comunicato di Barbara Berlusconi del 3 novembre: «Sono d’accordo con i ricambi generazionali ma fatti con eleganza, non in questo modo». Lo hanno ferito la contestazione delle ultime campagne acquisti e la mancanza di una rete di osservatori all’altezza di squadre come Roma e Fiorentina. «Ritengo di aver subito un grave danno continua Galliani alla mia reputazione, tale da giustificare le dimissioni per giusta causa». Scinde, però, il suo giudizio sull’amico Silvio, il presidente di tutti i suoi trofei: «Il mio affetto per il presidente Berlusconi è immutato e immutabile». E spiega di non aver voluto disturbare l’ex premier in giorni delicati per le vicende politiche e di aver «comunicato la scelta a Bruno Ermolli, la persona deputata a questa cosa», ossia alla definizione della buonuscita che oscilla tra i 30 e i 50 milioni di euro lordi.

Catania e Milan: due squadre nella tormenta (Blog Sicilia)

“Rossoneri e rossazzurri sono probabilmente le squadre della Serie A che stanno deludendo maggiormente: gli etnei, che hanno già sostituito l’allenatore, sono impantanati nelle zone basse della classifica mentre il team di Max Allegri in campionato non trova pace. Solo cinque lunghezze separano le due squadre accomunate da travagli interni che provocano non pochi mugugni fra i loro tifosi. Certo, il Milan è reduce da una buona prova in Champions, ma l’ambiente è tutt’altro che sereno. Galliani è un professionista quindi è probabile che seguirà la squadra a Catania dove ritroverà il presidente etneo Nino Pulvirenti. Fra i due i rapporti sono ottimi, proprio la scorsa estate il dirigente siciliano ospitò in uno dei suoi hotel l’amico Adriano con Claudio Lotito, presidente della Lazio. Dopo l’annuncio choc di Galliani la gara di Catania diventa delicatissima per Allegri che nell’ad ha visto sempre un punto di riferimento, ma anche per i rossazzurri il lunch time match di domenica prossima contro il ‘Diavolo’ assume la valenza di un crocevia fondamentale per cercare di invertire la rotta. Per entrambe, quindi, sarà vietato perdere per evitare di trasformare una crisi in un dramma profondo. Sportivamente parlando


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