STAMPA – Cosentino s’arrabbia e sgrida tutti

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania: situazione critica, ma mister Pellegrino non molla (Blog Sicilia)

“Lunedì nero a Torre del Grifo. L”amministratore delegato Pablo Cosentino, in particolare ha chiesto e ottenuto un confronto in sede con tutti i vertici societari (assenti il team manager Maurizio Patti e il tecnico Pellegrino, impegnati a Coverciano per l’incontro con gli arbitri), utilizzando termini tutt’altro che rassicuranti; “de mierda…de mierda…de mierda”, queste parole sarebbero state pronunciate da Cosentino. Tensione alta, dunque, in questi giorni che precedono la partita del “Renato Curi” contro il Perugia: diventa cruciale per Maurizio Pellegrino, che dovrà trovare il modo di riscattare le prime due prestazioni del Catania. Sui quotidiani trovano risalto le questioni tecniche che avrebbero penalizzato il Catania: una su tutte? L’impiego di Rosina in mezzo al campo, lui che non è un mediano e che quindi non ha caratteristiche di copertura. Ma la domanda più impellente è questa: è tutta colpa di Pellegrino? Oppure alcuni i giocatori – come si legge sul quotidiano La Sicilia – seguono poco le sue indicazioni? A questo quesito, dovrà rispondere il campo, con una squadra che deve assolutamente ingranare la marcia giusta per risalire la china, perchè il Catania è stato costruito per respirare l’aria dell’alta classifica.

Pablo infuriato, s’arrabbia e rilancia (La Sicilia 9 Settembre 2014)

Lunedì pesante per l’ad: dopo la sconfitta le critiche alla squadra e nei vertici convocati in sede promette battaglia e la promozione

“«… De mierda. De mierda. De mierda… ». L’urlo di Pablo Cosentino, raccontano, ha scosso ieri di buon mattino la sede del Catania, a Torre del Grifo. L’amministratore delegato rossazzurro, ovviamente, aveva vissuto una pessima domenica sera, un drammatico dopo Vercelli, affrontando una serie di faccia a faccia tutt’altro che distensivi. Agitatissimo rientro, anche perché portare a casa quella sconfitta gli aveva fatto già girare le scatole, e manco poco. Il risveglio è stato pesantissimo, la lettura dei giornali s’è trasformata da un fastidio iniziale per i giudizi pesanti sulla prova della squadra, peraltro messi in preventivo dall’ad del Catania, ad una reazione furiosa. Furiosissima. Perché, stando a quel che alcuni degli uomini dell’entourage della società hanno lasciato intendere senza fiatare si capisce, Cosentino si aspettava le critiche, anche gli attacchi per una sconfitta incredibile, ma non la demolizione della squadra e del suo progetto. Perché, sarebbero state le sue considerazioni, si può criticare la squadra per i risultati, anche la società per le scelte che sono ancora in discussione considerato che il gruppo si sta formando e sta cercando una sua coesione. Si può criticare, appunto, ma non sfasciare tutto. E da lì il Pablo furioso, una giornata a cercare da un lato di sbollire la rabbia (e la delusione, suggerisce ancora qualcuno da Torre del Grifo), ma dall’altro lato al lavoro, perché questa è la sua squadra, questa l’ha costruita lui, questa la sta gestendo lui, dunque tocca a lui. Non è mica come l’anno scorso, vogliamo dire, quando ci fu un inserimento progressivo ma diversificato di Pablo Cosentino nel sistema-Catania […]  Ha fatto tutto lui e, anche questo andava ripetendo ieri tra la sua stanza e i corridoi della sede della società, e con chiunque gli capitasse a tiro, avendo fatto lui e lui che aggiusterà tutto.


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