STAMPA – Cosentino sbotta, colpa degli arbitri!

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

E al 90′ Cosentino sbotta poi vertice con Pulvirenti (La Sicilia 05 Ottobre 2014)

“Un diavolo per capello, come minimo. Al 90′ Pablo Cosentino ha messo in scena la protesta del Catania per un arbitraggio giudicato quanto meno strabico. Inflessibile e rigoroso con i giocatori rossazzurri, dall’ammonizione dopo appena 13′ di Peruzzi all’espulsione di Cani appena entrato, meno attento e molto meno puntuale con quelli del Frosinone, al punto che nessuno, né l’arbitro né i suoi collaboratori, si sono accorti della gomitata di Soddimo a Calaiò che sarebbe stata da espulsione. Cosentino, con accanto il dirigente Pippo Franchina, mentre le squadre uscivano dal campo si è avvicinato al delegato della Lega e si è fatto sentire, perché al Catania, pur con tutte le sue colpe, le ingenuità e le sciocchezze commesse dai giocatori, davvero non ne stanno perdonando una […] Non è servito, non in questa partita chiave di Frosinone. Cosentino sta rifacendo il punto, lo avrà fatto e lo rifarà con il presidente Pulvirenti, probabilmente nelle prossime ore anche con l’allenatore e servirebbe, ci permettiamo di suggerire, anche un focus con Giampiero Ventrone, per capire che cosa stia capitando ai muscoli di molti giocatori, troppi giocatori, che non si reggono in piedi, che si sfasciano al primo contrasto, che accusano crampi e che faticano a reggersi in piedi.

Troppi cartellini, così non funziona Gialli e rossi (La Sicilia 05 Ottobre 2014)

A Frosinone quattro ammoniti e un espulso che si aggiungono ad un lunghissimo elenco

” Stavolta Gino Peruzzi ci ha messo appena 13′ per finire sul taccuino dell’arbitro per l’amminizione di prammatica. Sembra un predestinato, quasi, il terzino argentino, o meglio uno che il destino se lo va a cercare. Perché in tanti casi i falli di Peruzzi, le entrate aggressive, un’animosità eccessiva, sembrerebbero francamente molto evitabili. Evitabili quasi quanto gli altri cartellini gialli che i rossazzurri hanno raccolto a Frosinone, forse inesistente quello per Martinho, frutto di un gesto istintivo quello di Castro (ma che motivo c’è di “parare” quel pallone che sta viaggiando per linee orizzontali a centrocampo?) […]Sembra un Catania un po’ isterico, un po’ assatanato, forse, ma non nel senso positivo che si potrebbe provare a dare a questo genere di carica, ma del tutto negativo, cioè un gruppo che non riesce a controllarsi e a controllare azioni e reazioni, spinte troppo spesso alle estreme conseguenze. E’ del tutto evidente che qualcosa non funziona anche sotto il profilo della gestione caratteriale, emotiva e psicologica di questa squadra. E questo sta complicando terribilmente anche la questione tecnica e quella tattica, perché quando ci si ritrova nel campionato di Serie B che è una battaglia continua, con un paio di giocatori ammoniti dopo nemmeno 30′ e quattro dopo appena 45′, è chiaro che tutto l’atteggiamento della squadra, la fase di contenimento, la difesa ne risentono paurosamente.


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