STAMPA – Così la stampa friulana

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

L’Udinese non ce la fa: ko su rigore a Catania (Il Messaggero Veneto)

I bianconeri hanno assediato la porta dei siciliani, ma non sono riusciti a pareggiare il gol segnato nel primo tempo dal solito Maxi Lopez. Disastroso l’arbitro De Marco che non ha visto un netto fallo di mano in area dei rossazzurri

“É stato un assalto a Fort Apache, ma l’Udinese non ce l’ha fatta a rimontare il gol segnato nel primo tempo su rigore dal Catania con il solito Maxi Lopez. La pressione dei bianconeri è stata costante per tutto il secondo tempo, ma senza un risultato concreto. E così la banda di Guidolin deve incassare un’altra sconfitta. Questa volta molto pesante, visto che i siciliani, penultimi in classifica, accorciano le distanze rispetto a un’Udinese in grave difficoltà. La partita ha vissuto la sua svolta al 30’ del primo tempo, quando Maxi Lopez ha realizzato un calcio di rigore fischiato dall’arbitro De Marco per un abbraccio di Domizzi a Legrottaglie. De Marco è stato meno pronto poco dopo, quando Tachtsidis ha “parato” con un braccio un pallone toccato di testa da Domizzi. L’arbitro, disastroso, questa volta non ha fischiato, nonostante le proteste dei friulani. E De Marco è stato purtroppo il protagonista della partita, nonostante Guidolin abbia cercato di stemperare gli animi a fine partita.

Non basta la scossa alla squadra, arriva la sconfitta (Udine Today)

Con lo zampino di De Marco arriva la seconda vittoria stagionale per i rossoblu, mentre Guidolin torna in Friuli con una bellissima prestazione ma con zero punti. Tutti i problemi di questa settimana sono serviti a dare una svegliata alla squadra, ma per un pizzico di sfortuna (e di ingenuità) è mancata la vittoria

“Una delle regole basilari del calcio è che “chi segna, vince”. Non serve quindi dominare nel possesso palla e nelle azioni da gol, non serve arrivare prima su ogni pallone, non serve tirare molte volte in porta se il pallone non gonfia la rete. Ed è ciò che è successo all’Udinese contro il Catania, con i bianconeri padroni del campo ed i rossoblu vincitori. Se poi ci si mettono sfortuna (due pali) e arbitraggio (due rigori non dati) allora il quadro è completo. L’Udinese, schierata dal primo minuto con un 4-5-1 dedito alla ripartenza e Bruno Fernandes titolare, nelle prime azioni del match rischia un po’ con la velocità di Castro e Keko. Pian piano i bianconeri riescono ad uscire e ad insidiare Andujar. Pereyra, Muriel, Fernandes ed Heurtaux si susseguono davanti alla porta siciliana, senza trovare mai però la rete. L’argentino riesce anche a colpire un palo. Passano pochissimi minuti e Domizzi commette un ingenuo fallo su Legrottaglie (il numero 11 bianconero si era già fatto ammonire dopo 3′ dall’inizio della gara). Sul dischetto va Maxi Lopez che segna la prima rete della sua stagione. Proprio Domizzi, cinque minuti dopo, chiede un calcio di rigore per fallo di mano di Tachtsidis in area, ma l’arbitro ignora le proteste -legittime- e fa proseguire il gioco. I replay poi mostreranno ancora meglio che l’arbitro si sbaglia, ed il rigore c’era. C’è tempo ancora per un paio di azioni bianconere prima che l’arbitro De Marco fischi la fine della frazione.

Sfortuna, ma non solo (Udinese Blog)

Non basta prendersela con De Marco per spiegare lasconfitta

“A mente fredda si può fare una considerazione: col Sassuolo e con il Catania sarebbero stati giusti due pareggi, ma a vederla tutta oggi con i risultati sul campo (quelli che contano), l’Udinese ha conquistato tre punti invece di due. Purtroppo le considerazioni da fare sono altre, senza soffermarsi nemmeno su De Marco tirato subito in ballo come imputato maggiore per la sconfitta. Magari fosse così semplice, perché sarebbe un episodio. Invece gli episodi in questa stagione, tutti negativi, si iniziano a susseguire in maniera preoccupante. E col calendario che attende l’Udinese (Fiorentina, Napoli e Juve) ci si chiede se davvero è stato fatto il massimo con le squadre cosiddette all’altezza. Ovviamente considerando che la dimensione della squadra bianconera non è questa, perché la qualità c’è, ma troppo spesso sembra essere mal messa in campo. Si cambia modulo, anche in corsa, ma l’idea di calcio di una squadra vincente è che dovrebbe imporsi e non adattarsi […] Insomma, se il sudore nelle magliette c’è stato, va anche detto che i giocatori sono pagati (profumatamente) per produrlo. Quelli bianconeri sono pagati per produrre però qualcosa di più consono alle loro possibilità. La voglia c’è stata, ma non basta e a volte e non si può parlare solo di sfortuna.


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