STAMPA – Così parla la serie B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Avenatti gol Ora non è più un oggetto misterioso (La Gazzetta dello Sport)

“Un anno per cercare di ambientarsi poi una gran voglia di cominciare a fare sul serio. Felipe Avenatti, 21 anni, centravanti che la Ternana è andata a pescare in Uruguay investendo un bel po’ di soldi, non è più un oggetto misterioso. Due gol in tre gare di campionato, altri due in Coppa Italia e soprattutto prestazioni confortanti. «Adesso comincio a capire come devo giocare in Italia e non penso ad altro che migliorarmi ». Oggi è un altro giocatore rispetto a 12 mesi fa. Avenatti il trasformista? «No, si sta adattando al nostro calcio, è arrivato in ritiro dimagrito, in allenamento è sempre davanti e in campo non si risparmia mai» sottolinea Attilio Tesser

Drago non si sbilancia «Ho tante alternative per questo Crotone» (La Gazzetta dello Sport)

“Ventuno i convocati di Drago per la trasferta di Bologna. Restano a casa solo gli infortunati Ricci e Sporcati e lo squalificato Minotti. I rossoblù vogliono cominciare a fare punti anche in trasferta magari ricordando quel 12 di nove anni fa. Drago al momento ha un problema da risolvere anche se sembra non dargli troppo peso ed è l’assenza di Minotti. «Ho molte alternative, oltre a Galardo posso utilizzare anche Suciu, c’è anche Dezi che lo scorso anno era titolare, così come Maiello oppure lo stesso Salzano. Ho diverse possibilità – rimarca Drago – per cui vedremo alla vigilia della gara».

Boscaglia sorride: «Trapani, che carattere» (La Gazzetta dello Sport)

“Roberto Boscaglia è soddisfatto del carattere del suo Trapani al termine della gara col Carpi. «Noi siamo partiti benissimo – spiega il tecnico – con una grande occasione che è stata salvata sulla linea, poi il Carpi ha avuto 15’ di furore agonistico importante e lì abbiamo traballato un po’. Ma siamo stati molto forti mentalmente, perché prendere due gol così contro una squadra che si difende alla grande e riparte come il Carpi non era facile. Abbiamo avuto la pazienza di lavorare sugli esterni e credo che alla fine il pari sia meritato. La ripresa è stata di grande equilibrio, una gara molto maschia che alla fine è giusto sia finita 22. Quando loro sono rimasti in dieci abbiamo cercato di cambiare modulo, giocando larghi con il 442 e per due o tre volte siamo arrivati leggermente in ritardo all’appuntamento, ma dovevamo sempre stare attenti al loro contropiede e alla fine per questo credo che il pari ci possa soddisfare».

Bettinelli balla da solo «Un Varese all’attacco» (La Gazzetta dello Sport)

Il tecnico ammesso a Coverciano: «Neto partirà dal 1’

“Era stato chiamato quando mancavano solo due partite alla fine dello scorso campionato e il Varese, moralmente distrutto dopo aver messo in fila 7 sconfitte, sembrava destinato a retrocedere. Stefano Bettinelli, che era stato affiancato da Mario Belluzzo, ha colto al volo l’occasione diventando il salvatore dei biancorossi, di cui ora è davvero l’unico allenatore. In settimana è arrivata l’ammissione al corso di Coverciano e la deroga per essere il responsabile tecnico della prima squadra, senza dover condividere la panchina con Oliviero Di Stefano, che resta nello staff come vice. Bettinelli ha raccolto 5 vittorie e 3 pareggi nelle 9 gare finora disputate fra la stagione passata, la Coppa Italia e il nuovo campionato, perdendo solo nella trasferta di due settimane fa a Carpi, e oggi promette che il Varese tenterà il tutto per tutto al Silvio Piola: «Non aspetteremo la Pro Vercelli ma cercheremo di imporre subito il nostro gioco. Vogliamo vincere perché i pareggi sono mezze sconfitte».

«Il mio Bari può solo migliorare» (La Gazzetta dello Sport)

Mangia gasa la squadra. E sull’addio di Gautieri: «Non so… Ma il Livorno ha tanta qualità»

“«Parlo spesso con il presidente e non ho mai sentito venir meno la sua fiducia. Sono io, piuttosto, a mettermi in discussione ogni mattina. Perché cerco di alzare sempre l’asticella». Devis Mangia rafforza gli ormeggi, in vista della sfida con il Livorno. Oggi cambierà il Bari, lo riporterà all’amato (per qualcuno dei suoi uomini) 433, ma sottolinea: «Questa squadra è in grado di giocare con qualsiasi sistema. Ho voluto tutti gli uomini, condividendo ogni scelta con il presidente e il d.s. Ebbene, sono straconvinto che questo Bari possa far bene». Parole forti, fiducia iniettata nel gruppo. Facile intuire che si aspetti una gara più incisiva rispetto a Frosinone. «Voglio che passi un concetto: occorre crescere e migliorare sempre. In questi due mesi siamo cresciuti in tante cose, ma ce ne sono tante altre da migliorare». Non la condizione fisica. «I test fatti in settimana — rileva il tecnico — ci hanno dato responsi confortanti. La condizione è a posto ».

Rabbia Beretta «Latina ora vinci» (La GAzzetta dello Sport)

«A Livorno una grande partita chiedo quei punti con l’Avellino»

“La formula del successo è elementare: «Fai quello che sai fare». A sostenerlo è Mario Beretta, l’allenatore del Latina, alla vigilia del confronto interno con l’Avellino, in programma nel pomeriggio (ore 15). «Affrontiamo una squadra tosta, determinata, che trasferisce in campo il carattere del proprio allenatore, Rastelli. Sappiamo che dalla nostra parte abbiamo qualità importanti, se facciamo quello che sappiamo fare possiamo vincere». Più che potere, il Latina deve vincere dopo il doppio pareggio esterno nel recupero di Vicenza (00) e nel posticipo di Livorno (11). Due risultati accolti con una certa delusione: «A Livorno abbiamo fatto una grandissima partita sottolinea il tecnico dei pontini , contro una squadra che a mio avviso può contare su uno dei migliori organici della serie B. Comprendo il rammarico per la vittoria meritata, ma mancata, e questo può essere un ulteriore stimolo per la gara con l’Avellino: ricordiamoci lo stato d’animo con cui siamo rientrati nello spogliatoio lunedì sera e riversiamo quella rabbia sul campo».


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