STAMPA – Genoa pareggia, Gasperini ‘idolo’

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

 

Gasperini e Calaiò domano il Napoli (Repubblica Genova)

Il tecnico stupisce tutti con le sue mosse, l’attaccante inventa una punizione d’oro

“Azzecca tutto, Gasperini. Non ha paura di fare alcune mosse anche azzardate che chissà quante polemiche avrebbero provocato se il risultato non fosse stato positivo. Alla fine, però, ha avuto ragione lui. Il Genoa ferma il Napoli sull’1 a 1. Merito di una punizione calciata magistralmente da Calaiò, ma anche delle scelte tattiche operate dal tecnico rossoblù. La rivoluzione di Gasperini fa cadere alcune teste eccellenti. Salta Portanova, il capitano, ma restano fuori anche De Ceglie, a conferma del fatto che il tecnico genoano non fa trattamenti di favore, e Marchese. Non c’è neppure Sturaro, che lascia il posto a Bertolacci, completamente recuperato dopo il problema al nervo sciatico. E Feftatzidis, il giocatore che ha cambiato la partita con l’Udinese, parte ancora dalla panchina. In campo, dopo i 26 minuti nel derby, va Sculli che non giocava una partita dall’inizio dallo scorso 8 maggio quando in Pescara- Milan fu poi sostituito alla fine del primo tempo da Celik. Resterà in campo per 78’, andando oltre più rosea aspettative e arrivando un paio di volte vicino al gol. Ma le sorprese di Gasperini proseguiranno a partita in corso. Nell’intervallo, infatti, lascerà Gilardino negli spogliatoi. E nel finale ci sarà persino spazio per Centurion, che non vedeva il campo dallo scorso 30 novembre quando aveva giocato il primo tempo della partita col Torino. Prende il posto di Sculli e se non altro ha il merito di prendersi la gomitata di Mertens. È il fallo della punizione che Calaiò trasforma in oro. Sculli, nel tridente d’attacco, si sistema a sinistra con Konate a destra e Gilardino al centro. La linea di centrocampo è formata da Motta, Matuzalem, Bertolacci e Antonelli, quella dei difensori da Antonini, De Maio e Burdisso. Il Genoa va sotto dopo soltanto 18 minuti. La retroguardia rossoblù è troppo larga e senza protezione, il lancio in profondità di Hamsik è come una lama che affonda nel burro. Higuain si ritrova solo davanti a Perin e si può permettere un delizioso cucchiaio. È la vecchia storia della coperta che è troppo corta comunque la giri. Così il Genoa dei tanti terzini chiudeva efficacemente gli spazi agli avversari, faceva fatica a imbastire valide iniziative offensive. Per contro questo con tre attaccanti di ruolo nel tridente riesce a rendersi pericoloso. E Konatè ha due clamorose occasioni per pareggiare il gol di Higuain. Nella prima (21’) perde il tempo per tirare e quando lo fa, da posizione defilata e sull’uscita di Reina, trova Fernandez sulla linea che salva. Al 35’ cicca anche quello che pure è il suo pezzo forte: il colpo di testa. Non riesce a girare la palla verso il palo lontano e colpisce invece il portiere napoletano. Gasperini confida che anche questa volta Feftatzidis sia l’uomo della provvidenza e l’impatto sul match del piccolo attaccante greco è subito positivo. A essere sacrificato è Gilardino che non era mai entrato in partita. L’attaccante centrale diventa Konate, ma è solo una fase di passaggio. Dopo 18 minuti della ripresa, infatti Gasperini cambia ancora: fuori Motta e dentro Calaiò. Il 4-2-4 dura solo pochi minuti, poi il Genoa si sistema con quel 4-2-3-1 che, contro Fiorentina e Udinese, aveva permesso al Genoa di evitare sconfitte che ormai sembravano segnate. E anche questa è il modulo vincente.

Lo sgambetto (La Gazzetta dello Sport)

L’ex Calaiò gela Napoli Non basta Higuain, la Roma lontana 6 punti

“Azzurri brillanti in avvio e in vantaggio col 13° gol dell’argentino Pareggio meritato del Genoa con una magia dell’attaccante

“E peggio dei due punti persi a 6’ dal novantesimo è che il passo falso del Napoli al San Paolo non fa più sorpresa. Stavolta il pareggio se l’è guadagnato, con pieno merito, il Genoa. In precedenza ci erano riusciti Udinese, Chievo, Sassuolo, squadre forse ancor meno attrezzate di quella che Gasperini ha rivoltato nella ripresa con una lucidità e un’incisività che non è stato possibile, una volta di più, riscontrare nel monocorde sistema di gioco di Benitez. Rimasto fedele a se stesso (Insigne per Hamsik, Inler per Jorginho le varianti in corsa) nonostante il Genoa nella ripresa stesse esercitando una evidente superiorità e avesse stravolto il prudente 5- 4-1 del primo tempo in un iper offensivo 4-2-4. Con tanto di assedio che produrrà la punizione splendidamente eseguita da Calaiò, che non provava una gioia dal derby dello scorso 15 settembre… Gioia contenutissima: il vice Gila quasi si è scusato coi vecchi tifosi…

Gasperini «Noi bravi a modificarci» (La Gazzetta dello Sport)

“Ha avuto ragione lui. Gianpiero Gasperini ha letto molto bene la partita. Ha cambiato uomini (Gilardino in primis) e sistema nella ripresa e ha pareggiato meritatamente. Non può che essere soddisfatto: «Abbiamo contenuto bene il Napoli nel primo tempo provando a ripartire. Nella ripresa c’erano le condizioni per giocare diversamente ed abbiamo cambiato qualcosa. Non penso che se l’avessimo fatto dall’inizio le cose sarebbero andate meglio, anzi la nostra forza sta proprio nel poter modificare atteggiamento a gara in corso». Il passaggio alla difesa a 4 ha funzionato, l’innesto di Calaiò è stato fondamentale. Gilardino cambiato ha sorpreso: «Avevo bisogno di un giocatore rapido come Fetfatzidis e poi con Konate centravanti abbiamo alzato il pressing sui centrali. Così siamo riusciti a prendere campo e disputato un’ottima ripresa. Calaiò poi non è nuovo a colpi del genere, ci teneva tanto a fare gol al San Paolo». Quando si hanno 4 nitide occasioni col Napoli bisogna essere più cinici. Gasperini lo sa: «Siamo una squadra giovane, miglioreremo pure sotto questo aspetto». Gasp è rimasto imbattuto nei precedenti contro il Napoli sulla panchina del Genoa.


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