STAMPA – GSP e DBL, parola di ex

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Sergio Gasparin, un giorno da ex Ma adesso c’è soltanto il Catania (La Sicilia)

“Samp, la beffa Champions

“«Invece, noi tentammo una conclusione e i tedeschi ci punirono subito dopo. La Samp, però, è il passato: il Catania, toccando quota 25 punti, darebbe contenuti di ancora maggiore spessore al suo campionato»

“Sergio Gasparin, ad del Catania, contro il suo passato. Prima o poi la partita con la Sampdoria doveva arrivare e il fatto che l’amministratore delegato rossazzurro se la sia ritrovata sotto l’albero di Natale, beh, è soltanto una coincidenza che sa anche un po’ di beffa. Gasparin ha lasciato la Genova blucerchiata non senza polemiche, riuscirà lo stesso a parlare dell’argomento in periodo natalizio, senza tradire i buoni propositi che l’atmosfera impone? «Ci riesco di sicuro – spiega il direttore della società rossazzurra – e lo faccio senza fatica. Gli otto mesi trascorsi a Genova, infatti, sono stati straordinari. Ho avuto modo di cementare rapporti importanti con persone che stimo e, se proprio vogliamo dirla tutta, quando sono andato via, la Sampdoria stava vivendo un momento eccezionale: eravamo quinti in classifica e a un solo punto dalla zona Champions League. L’unica amarezza che avevamo vissuto era stata registrata nei preliminari di quell’edizione della… Coppa con le orecchie». Già, la famosa beffa con il Werder Brema, quando ormai sembrava fatta per la Samp, l’ammissione ai gironi della Champions era certa per tutti i presenti a Marassi e anche per chi seguiva il match in televisione. «Avevamo in tasca la qualificazione. Vincevamo per 3-0, a un minuto dalla fine dei supplementari, e il nostro portiere aveva il pallone. Sarebbe bastato fare scorrere i secondi, invece tentammo l’ultimo affondo, sbagliando clamorosamente. I tedeschi, infatti, recuperarono il pallone, ripartirono e realizzarono la rete del 3-1, che per loro equivaleva la qualificazione alla fase finale della Champions. Una situazione incredibile, che ci fece davvero male e che brucia ancora quando la si racconta ». «Questo non toglie, però – prosegue Gasparin – che io adesso sono sotto la bandiera del Catania. Ci saranno grandi emozioni interiori in me, ma sia chiaro che noi tutti vogliamo conquistare questa vittoria per dare un senso diverso al nostro campionato»

De Bellis: «Così il Catania supera il tour de force» (La Sicilia)

“«Programmi individuali in base a ruolo e stazza»

“numeri lievitano: da 330, recupero escluso, a 420 minuti che il Catania arriverà a sostenere in dodici giorni. Catania-Sampdoria è una partita da grandi verità. Perché i rossazzurri dovranno confermare tutta la propria fame di punti, festeggiando la quarta prestazione positiva di fila, ma anche esorcizzare la fatica che, natualmente, rischia di affiorare, inevitabilmente. A spiegarci i metodi di lavoro chi meglio del prof. Roberto De Bellis? Il preparatore atletico del Catania, ieri pomeriggio, è stato ospite nella nostra redazione: «A ogni giocatore si consegna un programma di lavoro che tiene conto dei minuti trascorsi in campo per le partite ufficiali, della struttura fisica, del ruolo che occupa in campo. Per esempio, il lavoro degli esterni della difesa è diverso da quello dei centrali». Anche in vacanza, il lavoro proseguirà? «Ovviamente, e terremo anche conto delle località in cui sosteranno i calciatori. Se gli argentini torneranno a casa, avranno la sabbia del lungomare a disposizione per allenarsi, mentre i nostri italiani dovranno ricorrere alla palestra».


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