STAMPA – I più felici sono i friulani

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

ROLANDO MARAN (La Sicilia)

“«Ma il bicchiere è lo stesso mezzo pieno»

«Che peccato che quella palla finale sia finita proprio a Totò Di Natale»

“La prima domanda, Maran la pone a noi: «Ma il rigore di Spolli era giusto? ». Sembra di no. Il tecnico del Catania scuote la testa e aspetta di rivedere, con calma, video e immagini al rallentatore. Al di là dell’episodio, resta il rammarico per una vittoria certa, certissima, anzi solo sfiorata: «Che peccato, la palla è arrivata proprio a Di Natale e non abbiamo fatto in tempo a chiuderlo». Resta l’immagine di un Catania che rimonta, va in vantaggio, impone ritmo e gioco. «L’aspetto che mi fa sorridere è proprio questo. Avremmo potuto capitolare, ci siamo compattati ancor di più per arrivare a un risultato importante. Guardo, oggi, il bicchiere mezzo pieno e confermo: il Catania è in crescita e le prestazioni offerte a Milano e contro la Juventus non erano frutto del caso o di una motivazione che cresceva in proporzione al blasone dell’avversario ». Il Catania, però, ha incontrato, fino a oggi, quasi tutte le grandi della Serie A. «Se la risposta sul campo è questa, allora c’è da essere sempre ottimisti. Ovviamente non vivremo di gloria e ricordi, già domenica dovremo fare un passo in avanti contro la Lazio. Incombe già l’impegno ». Recupererà Barrientos? «Vedremo, fino a sabato sera, fino a domenica mattina meglio, avremo speranza». Altrimenti, ecco Castro che chiede strada e che cresce ancora di più. «Tengo l’argentino in grande considerazione, infatti l’ho schierato in un momento in cui servivano la sua freschezza, la spinta, la profondità che ci ha dato».

Castro: «Dedico il gol a Fernanda e a Dante ma che beffa alla fine» (La Sicilia)

“Fa passi da gigante, Lucas Castro. In campo come nel dopopartita. Si presenta ricordando che «non parlo ancora l’italiano», ma basta evitare le domande troppo arzigogolate per avere da lui risposte precise: «Sono contento per il gol, ma triste per il risultato. Ormai la partita era vinta e quando il successo ti sfugge per qualche minuto appena, ti arrabbi, altroché. Certo, è comunque importante avere interrotto la serie negativa in trasferta. Mettiamo questo punto da parte e cominciamo a pensare alla Lazio». Si aspetta di giocare? «Mi piacerebbe, ma resto tranquillo. Tanto l’allenatore ha dimostrato di avere fiducia nel sottoscritto, chiamandomi con una certa frequenza ». Quando ha saputo che Barrientos non avrebbe giocato, ha pensato che finalmente era arrivato il suo momento? «Sincero, sincero? Sì, l’ho pensato. Ma quando il mister ha scelto un altro compagno non me la sono presa. Ripeto, so che ha fiducia in me

Gasparin, una sera da amarcord «Bravi i ragazzi, ma ora la Lazio» (La Sicilia)

“A Udine lo stimano molto, quante pacche sulle spalle dagli amici

“Sorrisi, parole di apprezzamento e pacche sulle spalle. Sergio Gasparin lascia Udine con un carico decisamente lusinghiero, ma non eccezionale come, a un certo punto del match, sembrava stesse per diventare: «Purtroppo – commenta l’ad rossazzurro – nel finale è andata come avete visto. Totò Di Natale è sempre Totò Di Natale e ha saputo piazzare la zampata giusta al momento giusto. Peccato, perché con questa vittoria avremmo fatto un altro bel salto verso il nostro obiettivo. Inoltre, avremmo cancellato definitivamente gli sgradevoli episodi di domenica scorsa. Proveremo a rifarci con la Lazio, anche se, a proposito di domenica, adesso devo fare i complimenti ai ragazzi: sono stati bravi a concentrarsi soltanto su questa partita e mi è piaciuta la reazione della squadra, specialmente quando si è ritrovata sotto per 1-0. Il rigore? Dalla tribuna sembrava che ci fosse. Vedremo presto le immagini ». «Certo – prosegue Gasparin – fra Roma e Udine abbiamo perso complessivamente quattro punti in un paio di minuti (il riferimento è alla rete incassata dai giallorossi in pieno recupero e nella gara d’esordio), ma magari riusciremo presto a invertire anche questo trend. Di sicuro c’è che se alla fine qualcuno deve nutrire rammarico per l’esito di questa gara, beh, non è la favoritissima Udinese, bensì il Catania»

Cicciocento: è festa Lodi con un solo rammarico (La Sicilia)

“È in crescita continua, vuole ottenere il massimo

“«Peccato non aver vinto. La dedica per il gol? Ai miei figli»

“CiccioCento. Si scrive, per una volta, tutto unito, va letto con la gloria che Lodi ha cercato e ottenuto in una città, Udine, che l’aveva adottato e che, poi, ha preferito passare la mano. Una piccola, grande, rivincita personale che il centrocampista rossazzurro cerca di sottovalutare. Ma il suo, al Friuli, è un gol che pesa. Come pesa il giudizio di un presidente gentiluomo come Pozzo, che è corso a cercarlo, nel dopopartita, per stringergli la mano. Cosa vi siete detti? «Mi ha fatto i complimenti, mi ha anche confessato il rammarico per non avermi tenuto». Avrebbe potuto farlo. «Mi ha detto: sei migliorato molto, sei un leader adesso, non posso che essere felice, perché sei transitato da qui. Avremmo dovuto confermarti». Proprio vero. «Ma a quei tempi giocavo in attacco e, invece, ero un centrocampista». Cento presenze in Serie A, 63 delle quali con il Catania. Bella cifra, da celebrare. «Sarebbe stato importante farlo con una vittoria». Invece… «Che peccato, è sfuggita all’ultimo assalto. Ecco, ci chiedete sempre se il Catania è pronto per l’Europa. Rispondo così: quando sapremo gestire situazioni come quella di Roma, o come questa in Friuli, allora potrete gridarlo ai quattro venti. Allora, il Catania sarà pronto per quel grande salto».

«Catania, dovevamo solo vincere» (La Sicilia)

“Maran «Prendere il gol del pareggio a un minuto dalla fine e in quel modo: una vera beffa»

“Il tecnico spiega: «Ora dobbiamo continuare così, con orgoglio pure contro la Lazio»

“La prima vittoria in trasferta sfumata via all’ultimo giro di lancette ha lasciato molto rammarico in casa rossazzurra, dove l’immagine finale della partita, con Di Natale festante per il gol del pareggio bianconero all’ultimo assalto, è anche quella della grande recriminazione. Non a caso parte da qui la disamina del tecnico del Catania, Rolando Maran: «Non puoi essere soddisfatto quando stai vincendo a un minuto dalla fine e prendi gol nel modo in cui l’abbiamo subito. Di Natale è il giocatore che ha battuto la punizione ed è anche quello che poi ha chiuso l’azione segnando andando a raccogliere il passaggio. Dovevamo essere decisamente più attenti e quindi resta il rammarico per una vittoria che avremmo anche meritato. Tuttavia, percome è maturato questo pareggio, il bicchiere per me resta comunque mezzo pieno». Meriti Ha ragione Maran, perché il Catania della ripresa ha creato e rimontato senza timori reverenziali. «Siamo stati più propositivi nel secondo tempo, abbiamo dato più velocità alla manovra e tutto questo è positivo, mentre nel primotempo ci siamo proposti poco e per come siamo strutturati, la nostra squadra non deve temere di proporsi mai. Alla fine, tra Roma e oggi abbiamo lasciato 4 punti in campo negli ultimi due minuti di gioco, ma dobbiamo continuare così, giocando con orgoglio e spirito anche contro la Lazio».

Guidolin:«Questo punto me lo tengo ben stretto» (Il Messaggero Veneto)

Il tecnico ha un solo rammarico, le troppe occasioni sprecate dopo l’1-0

«Perchè ho cambiato Maicosuel? Era stanco, ma posso anche aver sbagliato»

“«Questo punto me lo tengo stretto». Francesco Guidolin non ha dubbi. I flash del minuto numero 92 sono ancora negli occhi, l’urlo per il pareggio (insperato) gratta ancora nella gola del tecnico bianconero quando si siede e racconta. Racconta che «nel primotempo dovevamo chiudere il conto» e che i gol sbagliati dopo il vantaggio su calcio di rigore pesano sul risultato come le assenze, come la fatica di un’Udinese impegnata su due fronti e per questo in ballo ogni tre giorni, al di là dell’occasionale turno infrasettimanale di campionato. Guidolin, hanno inciso più gli errori in fase difensivaostanchezza? «Devo dire che il destino ci ha regalato una serata di pioggia in casa dopo due trasferte di fila, tutte giocate in notturna nell’arco di sei giorni. Ecco perchè l’Udinese ha avuto un calo a un certo punto del secondo tempo e dal pubblico del Friuli mi aspetto una platea che capisce queste cose, invece a volte sento che a un ragazzo classe ’91 che sbaglia un passaggio viene criticato per l’errore. E questomidispiace».

«GRANDE CATANIA UNA GARA PERFETTA» (Il Corriere dello Sport)

“Di Natale frena i rossazzurri, ma elogia gli avversari La punta dellUdinese «E un pareggio che deve renderci orgogliosi, i siciliani ci hanno messo spesso in difficoltà»

“Totò Di Natale sugli scudi: sigla una doppietta pesante, si porta a sole quattro reti da Boninsegna nella classifica all time dei bomber, ma trova parole di elogio (oltre che per se stesso) anche per il Catania, autore di una prova da applausi. le parole – « E’ un pareggio – osserva – che deve renderci orgogliosi. Soprattutto dopo il rischio di perdere che era ormai nell’aria. Il Catania è una grande squadra, ha giocato una partita praticamente perfetta e ci ha messo a lungo in difficoltà sia sul piano della manovra che negli spunti individuali. Ha grandi giocatori, capaci di salire in cattedra in qualsiasi momento: dico di Lodi, di Almiron, Bergessio, tutta gente di classe. Per l’Udinese una prova di carattere e un punto che dà continuità agli ultimi risultati».


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