STAMPA – Il balletto del S.Elia

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Burocrazia: S.Elia come Is Arenas? Oggi la giornata decisiva (L’Unione Sarda)

“Nessuno sconto nemmeno dalle commissioni di vigilanza. Quella comunale, competente per la capienza ridotta (5mila spettatori), si è già riunita due volte. La prima il 23 settembre, e ha chiuso subito i lavori dopo aver accertato la necessità di . La seconda giovedì scorso: quasi nove ore di riunione per decidere, alla fine, che servono , evidentemente non ritenute indispensabili due settimane prima. Anche la commissione provinciale, guidata dalla Prefettura, ha fatto un’identica richiesta venerdì sera, quando è stata chiamata a decidere se concedere o meno l’agibilità per 16mila spettatori. Già, ma quali documenti mancano? Impossibile saperlo con certezza. Nessuno lo dice ufficialmente. Né il Comune, né la Prefettura, né gli altri enti coinvolti. Buio totale e trasparenza tendente allo zero. Fino a venerdì non era ancora stato chiuso il verbale della commissione comunale, perché non tutti i componenti lo avevano firmato. Qualcosa però trapela dalla strana cortina che si è formata attorno ai lavori dell’organo municipale, che avrebbe fatto notare la mancanza di alcune certificazioni e documenti di collaudo, oltre a qualche difformità tra i vari progetti. Il Cagliari, a cui è stata chiesta una parte degli atti mancanti (la società rossoblù non partecipa alle riunioni delle commissioni), ha consegnato oltre 900 fogli già giovedì pomeriggio. Ma queste carte verranno prese in considerazione solo lunedì mattina. Perché? E’ la burocrazia, inutile lamentarsi. L’ultimo appello è fissato per oggi alle 15.30. La commissione comunale di vigilanza si riunirà un’altra volta. E’ in programma anche un sopralluogo. Un nuovo rinvio metterebbe la parola fine al ritorno dei rossoblù a Cagliari per la sfida contro il Catania: oggi sarà l’ultimo giorno utile per poter comunicare il cambio di sede della partita, che per ora è sempre Trieste. Eppure il sindaco Massimo Zedda disse chiaramente (alla presentazione del piano triennale delle opere pubbliche) davanti alle telecamere: “Entro agosto il Sant’Elia non si potrà demolire e ricostruire, ma almeno potremmo fare in modo che la squadra ci possa giocare”.

Il Cagliari cerca ancora… casa Ipotesi S. Elia, Trieste, Livorno (La Sicilia 13.10.2013)

“Sette partite, sette punti, sei dei quali in casa (una vittoria e tre pareggi, niente male per una squadra che non dispone del fattore campo) e appena uno in trasferta (due sconfitte e, appunto, un pareggio). E’ il ruolino di marcia del Cagliari, un caso unico nel panorama del calcio, e non solo nazionale, per il semplice fatto che, dal giorno in cui aspra contesa disgiunse … il presidente Cellino e il Comune di Cagliari, non ha potuto disporre di un terreno di gioco sul quale disputare le proprie gare interne ed è costretto a peregrinare da un punto all’altro della penisola. Una storia infinita, questa dello stadio, una storia sulla quale non si sa quando sarà scritta la parola fine. Troppo note, le vicende, per richiamarle nei dettagli, dalla decisione di Cellino di abbandonare il Sant’Elia alla scelta di emigrare a Trieste, nell’attesa, e nella speranza, che il progetto per la riqualificazione del vecchio impianto di Quartu Sant’Elena andasse in porto. Speranza vana: l’IS Arenas, venuto su in tempi eccezionalmente rapidi ma altrettanto rapidamente finito nel mirino della Magistratura, fu costretto a chiudere i battenti. Della vicenda con risvolti amarissimi per il vulcanico presidente del Cagliari, rischiò di subire i contraccolpi la squadra rossoblù che dovette dare fondo a tutte le sue risorse, tecniche e caratteriali, per salvare la categoria, una vera e propria impresa, quella realizzata dal duo Lopez-Pulga, per di più suggellata da un piazzamento di tutto riguardo. Storia di ieri, ma neanche tanto. Pressato da più parti, Cellino decide di riportare il Cagliari a casa, e, per questo, si dispone a considerare l’ipotesi di una riapertura del Sant’Elia, logica quanto si voglia, ma praticabile solo a certe condizioni. Ed è quello che i fatti stanno confermando se l’impianto, che fu teatro delle gesta del Cagliari scudettato di Gigi Riva, attende ancora il rilascio del visto di agibilità. L’ok della commissione provinciale di vigilanza tarda ad arrivare (a quanto pare per l’incompletezza della documentazione acquisita dagli organi di controllo) e occorrerà probabilmente attendere la serata di domani, termine ultimo peraltro, per sapere se la partita con il Catania, in programma sabato prossimo, si potrà giocare sul terreno di gioco del vecchio impianto cagliaritano. I tifosi, ovviamente, la speranza di riabbracciare la loro squadra continuano a nutrirla ma il rischio che, per assistere alla gara con i rossazzurri di Maran, si debbano nuovamente spingere fino a Trieste (Cellino ieri ha però considerato pure l’ipotesi-Livorno) è tutt’altro che trascurabile.

Sant’Elia, altra giornata decisiva per l’apertura dello stadio (Cagliari News 24)

“[…] si saprà quale sarà il destino dei rossoblù per la prossima gara di campionato, vale a dire se la squadra potrà tornare a riabbracciare il propri tifosi al Sant’Elia o se sarà costretto all’ennesimo esilio a Trieste. Alle 15.30, è fissata infatti una nuova riunione della Commissione comunale di vigilanza che dovrà valutare la nuova documentazione, oltre 900 fogli integrativi, richiesta e consegnata dal Cagliari Calcio già nel pomeriggio di giovedì […] è in programma anche un nuovo sopralluogo all’interno dello stadio, ma certo è che un nuovo rinvio metterebbe la parola fine sul ritorno dei rossoblù al Sant’Elia per la gara contro il Catania. Complice l’anticipo del match al sabato, lunedì sarà infatti anche l’ultimo giorno utile per poter comunicare alla Lega Calcio il cambio di sede della gara, che al momento è sempre Trieste.

Riva: «Cagliari senza stadio per colpa della fuga a Trieste» (Cagliari News 24)

“L’avvilente ed ormai lunghissima questione stadio vive ore intense in questi giorni in vista di Cagliari-Catania. Una condizione che purtroppo i tifosi conoscono da troppo tempo e alla quale è impossibile abituarsi. In attesa di sapere se i rossoblù potranno tornare a giocare al Sant’Elia sabato prossimo, fanno rumore le parole di un uomo che più di ogni altro è l’immagine del calcio in Sardegna. Dalle pagine de L’Unione Sarda infatti si pronuncia sulla questione il Mito Gigi Riva, che imputa la responsabilità della vicenda alla decisione di abbandonare lo storico impianto cagliaritano: «Il Cagliari oggi è senza stadio perché, il 1° aprile 2012, il presidente Cellino decise di abbandonare il Sant’Elia e spostare la squadra a Trieste, che è la città più lontana dal capoluogo sardo. Dopo il trasferimento a Trieste, c’è stato il tentativo, fallito, di costruire la Karalis Arena a Elmas e poi c’è stato Is Arenas a Quartu che ha portato problemi molto seri a livello giudiziario».


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