CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
Il Catania ci crede, poker alla Roma (SiciliaInformazioni)
“Il Catania ha regalato lo scudetto alla Juve, ma soprattutto un pizzico di speranza di salvezza in piu’ a se’ stesso. Nessuno aveva fatto quattro gol alla Roma, che aveva la difesa piu’ forte del campionato, nemmeno la Juve che ne aveva segnati tre ai giallorossi. Troppo tardi per i rossazzurri? Vedremo. Le partite di Bologna e con l’Atalanta in casa decideranno le sorti del Catania, ma la vittoria sulla Roma e’ da considerare stupefacente. La falsa partenza dei giallorossi, molli a centrocampo, mediocri in difesa, ha risvegliato la voglia di salvezza del Catania che ha sorpreso i giallorossi con una doppietta di Izco che e’ passato dalla destra. Poi la Roma si e’ svegliata, ha segnato un gol con Totti (fuori gioco di Florenzi) e con l’apporto di Gervinho, che era partito dalla panchina, ha cercato il pareggio.
Il Catania affonda la Roma con un poker (Nuovo Sud)
“Il capitano degli etnei Mariano Izco ha trascinato la squadra al successo, realizzando anche una doppietta. Sul 4 a 1 negato un rigore ai padroni di casa Il Catania che non ti aspetti, già mezzo segnato e verso la serie B, quest’oggi ha rifilato un poker alla Roma. Ha vinto per 4 a 1, consegnando matematicamente lo scudetto alla Juventus. Ma il successo al Massimino fa rimanere accesa la speranza. Per i rossazzurri il sesto successo stagionale significa abbandonare l’ultimo posto e conservare un pizzico di speranza per agganciare in extremis una salvezza che avrebbe qualcosa di fantascientifico (il quart’ultimo posto, in attesa di Fiorentina-Sassuolo, è a tre lunghezze e domenica prossima c’è lo scontro diretto a Bologna). Per i giallorossi è invece un crollo totale e improvviso, sintomo di come la squadra si fosse ormai allineata, consapevolmente o no, al ‘Garcia-pensiero’ secondo il quale la corsa per titolo fosse ormai chiusa. Come nel 2008, la Roma lascia a Catania, su un campo stregato, lo scudetto. Ma se allora i giochi erano aperti e tutto si decise nel finale con la vittoria dell’Inter a Parma e il ‘pari-salvezza’ di Martinez a pochi minuti dalla conclusione, stavolta va in scena, almeno inizialmente, un film con gli stessi interpreti, ma in versione depotenziata, frutto di verdetti che paiono già scritti.
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