STAMPA – Il Catania saluta la serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania-Atalanta 2-1, gli etnei salutano la A con un successo (Repubblica)

“Il rigore di Bergessio, in pieno recupero, regala a Pellegrino il quarto successo nelle ultime cinque gare: prima dell’argentino, a segno Lodi e Kone. Colantuono manca il record di punti in A per i nerazzurri

“ Un giro di giostra lungo quasi otto anni, dal 17 settembre del 2006 al 18 maggio del 2014. L’Atalanta fu la prima rivale interna del Catania dopo il ritorno in Serie A, il destino ha deciso di spedire nuovamente i nerazzurri al Massimino, per l’ultima gara casalinga prima della prossima stagione, che vedrà gli etnei in cadetteria ripartire quasi certamente dalla guida tecnica di Maurizio Pellegrino, capace almeno di infiammare un finale di campionato che sembrava già scritto. Non bastano le quattro vittorie nelle ultime cinque giornate, compresa quella odierna contro la Dea, firmata in pieno recupero da un rigore di Bergessio, fischiato da Aureliano per mani di Bentancourt forse con troppa fretta: il baby Aveni aveva scaraventato in rete il pallone del primo centro in Serie A.

CATANIA-ATALANTA 2-1 (Quotidiano.net)

“ Il Catania saluta la serie A con una vittoria inutile contro l’Atalanta, ma mostrando tre punti fermi dai quali ripartire nella prossima stagione. Il primo è Maurizio Pellegrino, tecnico che dal suo arrivo, lo scorso 6 aprile, ha raccolto 12 punti in 6 gare, restituendo carattere e organizzazione da vera squadra, pur senza centrare la salvezza. Gli altri due sono Frison e Lodi: il portiere ha riflessi sui quali scommettere per il ritorno in A, il regista ha già detto di voler restare anche in B. Molto, poi, potranno fare i giovani: ad esempio Aveni e Garufi hanno numeri interessanti. Come quelli di Caldara e Olausson, idebuttanti gettati nella mischia da Colantuono nell’Atalanta: i nerazzurri non hanno battuto il record di punti del 2011-12 (51), ma hanno giocato una gara vera e onorando il campionato fino alla fine.


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