STAMPA – Juventus, stasera vittoria obbligata

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Il campionato non basta Juve di Coppa cercasi (La Stampa)

“Sei punti col Nordsjaelland per restare in Champions

“Non sarà facile, sapendo che lo sforzo contro il Napoli è stato intenso e domenica ci sarà un’altra squadra che la Juve può soffrire per il gioco che pratica: il Catania.Ma non ci sono alternative. Qui è Copenaghen e qui si salta. Veramente la versione originale parla di Rodi però chi l’ha mai giocata una partita a Rodi?

Juve, ti giochi l’Europa (Il Corriere dello Sport – Prima Pagina)

“I bianconeri padroni d’Italia questa sera a Copenaghen cercano la prima vittoria in Champions

In Champions solo pareggi. Marchisio carica: «E ora di vincere» In campionato i bianconeri dominano la scena. Serve una sterzata nella massima competizione europea Alessio: «Rispettiamo i danesi ma vogliamo i tre punti» (Il Corriere dello Sport)

“principe è uno dei bianconeri fin qui più impiegati: scenderà in campo anche stasera e giura di non sentire un filo di stanchezza: «La Champions regala emozioni ed energie supplementari». La Juve l’ha riconquistata e vuole difenderla con i denti, sa che Copenaghen è uno snodo e che l’apparente fragilità danese può ingannare: «Dobbiamo rispettare il Nordsjaelland – rimarca Angelo Alessio -: ha giocato bene sia contro lo Shakthar che contro il Chelsea, nonostante lo 0-4, esercitando un buon possesso palla e praticando un calcio propositivo. Però, se vogliamo andare avanti, dobbiamo cominciare a centrare i tre punti».

SEGNANO IN TANTI, MA LE PUNTE… (Il Corriere dello Sport)

Torna Vucinic in un attacco che incide poco in zona gol

“Stasera torna in campo Mirko Vucinic, il vero punto fermo di un reparto votato, più degli altri, al turnover: non ci sono certezze, considerato anche il tourbillon in rifinitura, però dovrebbe avere accanto Alessandro Matri, mentre Fabio Quagliarella, eroe di Stamford Bridge, sembra destinato alla panca come Sebastian Giovinco. Due sole partite di Champions non offrono indicazioni e la distribuzione è comunque semplicissima – tre gol, uno per settore -, ma in campionato balza agli occhi un dato double face: dodici goleador diversi (record) e appena il 42,10 per cento di incidenza delle punte, tra le più basse in assoluto e comunque distantissima dal 69,23 di Napoli e Inter, dal 73,3 della Roma, dal 77,7 della Fiorentina, dall’88,8 del Milan.

Buffon e Vucinic pronti Alessio: «Occhi aperti» (Tuttosport)

“scalpitare. Ma considerando che Conte non guarda in faccia nessuno diventa difficile pensare che oltre ai cinque innesti ce ne siano altri. Forse Pogba . E lo meriterebbe ma diventerebbe pericoloso modificare parte del centrocampo dopo aver già cambiato gli esterni. Il giovane francese è comunque in rampa di lancio anche se Conte, dopo gli elogi del dopo Napoli, sta cercando di isolarlo dai facili entusiasmi. Lichtsteiner e Asamaoh sono rimasti a casa (assieme a Pepe ) a svolgere allenamenti differenziati in vista della trasferta di Catania. La Juve è dunque confezionata: tosta e magari un po più fresca rispetto alle ultime prestazioni

Juve, è caccia al bomber (Tuttosport)

“Caccia al bomber. Bomber a caccia. Di gol, in primis. Di sostenibilità, poi. Di continuità, ancora. Di applausi, fosse possibile. Perché nella Juventus contiana è dura la vita per gli attaccanti continuamente nel frullatore del turnover. E allora, occorre scoprire se cè del talento realizzativo in Danimarca.

Quasi un dentro o fuori (Tuttosport)

“A tre giorni dalla vittoria nella prima sfida-scudetto, la Juventus si ritrova condannata a vincere unaltra partita. Non è possibile fermarsi proprio adesso e se il Nordsjaelland sembra fatto apposta per riconciliarsi con la vittoria in Europa (che manca dal 2009, preliminari esclusi), è pure la classica squadra che se vuoi complicarti la vita, ti dà volentieri una mano. E se la Juventus non vince questa sera, il cammino in Champions League si complica per davvero. Aggiungere un pareggio (per non parlare di una clamorosa sconfitta) a quelli ottenuti contro Chelsea e Shakhtar significherebbe mettersi nella condizione di vincere tutte e tre le rimanenti partite per avere certezze di passare il turno

Juve al test Nordsjaelland “È ora di imporci in Europa” (Repubblica)

Sfida a Copenaghen, il successo in coppa manca dal 2010

“La minaccia è una squadra venuta dal nulla che viene definita «il Barcellona di Danimarca». Anno di fondazione: 1991. Soprannome: Tigerne, tigri. È la peggiore tra le 32 formazione che partecipano alla Champions (2 sconfitte, 0 gol fatti, 6 subiti), non gioca nel suo stadio né nella sua città perché Farum ha meno abitanti (diciottomila) degli spettatori che ci saranno stasera (trentottomila) al Parken di Copenaghen, dove ha chiesto ospitalità per questo imprevedibile viaggio al di fuori di sé. Non ha un passato ma un allenatore, Kasper Hjulmand, che ha devotamente studiato Guardiola: «La Juve avrà la sua storia, però noi abbiamo la nostra filosofia».

La Juve alla ricerca del salto in Europa «Decisiva per il futuro» (Il Corriere della Sera)

“Marchisio: «Basta pari, ora vinciamo»

“Qui gli allenatori di calcio hanno gli occhi chiari e non si credono dei padreterni. Kasper Hjulmand pensa che la Juventus sia «la migliore squadra del mondo, quella più organizzata; ha una grande storia, mentre noi siamo giovani; loro hanno molte stelle a cominciare da Pirlo, giocatore straordinario, ma è tutto il collettivo a essere impressionante, noi la pensiamo allo stesso modo, l’importante è il gruppo; la Juventus ha perso solo una partita con il Napoli e per questo è da rispettare, incontrarla sarà un onore ma non partiamo battuti». Tentare di inventarsi qualcosa non avrebbe senso, pensa Hjulmand (42 anni), e quindi non «snaturerò il nostro gioco, abbiamo un progetto». Sostiene ClaudioMarchisio, che con Angelo Alessio forma la strana coppia della vigilia conferenziera, che se i danesi sono arrivati nella fase a gironi meritano rispetto.

Juve, un solo obiettivo battere il Nordsjaelland (La Sicilia)

“Un solo obiettivo, peraltro ovvio: vincere. La Juventus è sbarcata a Copenaghen con questa parola d’ordine che è sulla bocca di tutti, da Marotta a Marchisio, ad Alessio, a Caceres. Che però ammoniscono: attenti all’entusiasmo e alla mente libera dei giovani danesi. Il Nordsjaelland è a zero punti nel girone di Champions e non ha ancora segnato gol, ma non perde certo il sonno per questo: invece la Juve, già attardata rispetto a Shakhtar e Chelsea, a quattro punti contro due, deve per forza farne sei nei due incontri consecutivi con i danesi per poi affrontare gli inglesi in casa e cercare di eliminarli, oppure giocarsi la qualificazione all’ultima a Donetsk

LA SUPERIORITA’ VA DIMOSTRATA (La Gazzetta dello Sport)

“Forte del primato solitario e della lunga imbattibilità, la regina del nostro torneo deve adesso impedire a Cenerentola di ballare alla corte d’Europa: che se ne rimanga in cucina e molli i sei punti. Questo dice il divario di classe e questa è l’esigenza prodotta dai due pari ottenuti dalla Juve finora. Senza il bottino pieno in questo doppio confronto ravvicinato (ritorno il 7 novembre) la favola bianconera si avvierebbe verso un brutto finale. Il Nordsjaelland o fa risultato stasera o è virtualmente già fuori. Non che i danesi avessero progetti di gloria, però ci proveranno, questo è sicuro


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