STAMPA – Keko “fenomeno” calcistico e linguistico

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania, magnifico esordio di Keko Gol e intervista da far invidia al Rettore (CTzen)

“La vittoria che spinge il Catania a tre punti dal terzo posto in campionato porta la firma del giovane attaccante spagnolo alla prima in A. Il ragazzo se la cava anche davanti alle telecamere, con un italiano che il nostro blogger Claudio Spagnolo gudica «sufficientemente spigliato e fluido». Soprattutto se confrontato con l’uso della lingua fatto dai candidati in questa campagna elettorale. Anche da chi si deve supporre «colto e raffinatissimo, nientemeno che il Magnifico rettore uscente di una grande università del Sud». Riprendiamo il post da La pelota no se mancha […] Ma se un Magnifico Rettore, sia pur uscente e sia pur in una sede alquanto informale come Facebook, può anche permettersi di scrivere con cotanta sciatteria, questa è una ragione in più per guardare con benevolenza all’italiano non forbito, ma sufficientemente spigliato e fluido, con cui il giovame spagnolo Keko ha quest’oggi, ai microfoni di Sky, raccontato il suo esordio in rossazzurro. Un esordio arricchito da un gol poi risultato decisivo nel successo colto oggi dal Catania, per 2 a 1, sul campo del Parma.

Cantera rossazzurra (La Gazzetta dello Sport)

“Keko l’ultima sorpresa Catania dal futuro d’oro

“«Dopo il gol a Parma ritorno al mio abituale lavoro in trincea Davanti a me tanti campioni, ma questa città mi fa crescere»

“«Tanta gavetta in Spagna e Italia, qui salto di qualità Sogno l’Inter, pure noi per l’Europa»

“Due partite nell’Atletico Madrid, l’esordio nella Liga a meno di 17 anni, le Nazionali giovanili. La carriera di Sergio Keko sembrava essersi trasformata in una corsa contro il tempo verso la gloria, anche perché era stato il più giovane debuttante con la maglia dei colchoneros. Invece, l’Atletico decise di prestarlo per tre anni di fila (Valladolid, Cartagena, Girona) senza poi rinnovare il suo contratto nonostante abbia disputato, anche da capitano, gli Europei under 19 con la Spagna. Si presenta il Catania, tessera Keko, ma non lo fa esordire in A. «Nella scorsa stagione – ricorda il giocatore, domenica scorsa in gol a Parma proprio nel giorno del debutto nella massima serie—la squadra allenata da Montella era completa in tutti i reparti, era fortissima. E io ero appena arrivato in questa realtà. Ho giocato con la Primavera, ho segnato anche un gol alla Lazio, sono stato ceduto al Grosseto, in B, un’esperienza che è servita comunque nonostante le appena 10 presenze ». Ricambio generazionale A Parma, il Catania ha scoperto un altro talentino, un ragazzo sul quale si potrebbe investire per il futuro in linea verde. Con Rolin, Castro, Bellusci (tutti classe 1989) con Keko nato nel 1991, i rossazzurri hanno messo le basi per assicurarsi molti anni di ricambi generazionali. «Io sono sereno, torno al mio abituale lavoro in trincea, cosciente che davanti a me ci sono attaccanti di valore assoluto. Giocare contro l’Inter? Sarebbe un sogno, ma io spero solo che il Catania possa continuare il percorso verso l’Europa. È un club capace di duellare con i nerazzurri come se fosse, perché lo sarà comunque, uno scontro diretto». Il lunedì di Keko (Che una volta la settimana frequenta Missione Paradiso a fianco di Legrottaglie, ndr) è stato un giorno come altri. Il ritorno a tarda sera in sede, con un ritardo notevole perché l’Etna, aveva ricominciato a sbuffare, il relax con gli amici, una passeggiata a Catania.


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