STAMPA – La carica di Alvarez e Llama

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Llama, parole chiare «Non sono un terzino e ora non temo Castro» (La Gazzetta dello Sport)

“L’esterno: «Chi sta meglio di noi due andrà in campo Il Catania cresce bene, ma pensiamo prima alla salvezza»

“Il calendario ci motiva molto: avremo subito gare buone per ben figurare

“Non si volta mai indietro Cristian Llama e non teme nessuno. O meglio non ha paura della concorrenza del nuovo arrivato, Lucas Castro che ha già lanciato segnali importanti nell’amichevole di sabato a Desenzano vinta contro il Chievo: «Castro è per me un concorrente perché gioca proprio nel mio stesso ruolo, è giovane e bravo. E allora chi sta meglio andrà in campo, ma io non temo nulla perché sono cosciente delle mie possibilità». Che ci dice della sua condizione fisica dopo queste 2 amichevoli? «Cominciano le partite che contano e vorrei trovare la migliore forma per restare in campo il più possibile. Sto bene, ho lavorato a fondo in tutto il ritiro e penso di poter migliorare ancora». E il Catania come sta venendo su? «La squadra sta crescendo bene, sono ormai 3 settimane che ci alleniamo e ora serve il responso delle partita per capire comestiamo assimilando i nuovi sistemi di lavoro del tecnico».

Llama: Tranquillo Catania, non sciuperò questa occasione (Il Corriere dello Sport)

“Testa rasata e tatuaggi bene in mostra. Cristian Llama non vede lora di gettarsi nella mischia e, anche se questo inizio di stagione non è stato esattamente quello da lui voluto, si dice fiducioso in vista dellennesima stagione rossazzurra che si prepara ad affrontare: «Cominciano le partite che contano e io voglio trovare la miglior forma possibile. Sto bene, ho svolto finalmente tutto il ritiro: spero che il lavoro fatto in queste settimane dia i suoi frutti. Il Catania? Diciamo che sta crescendo bene: bisogna ancora testare in partita i dettami dell’allenatore, mostrare che siamo in grado di far quel che lui vuole, ma siamo sulla strada giusta». Si parla tanto dei rinnovi di Marchese e di Barrientos, ma anche lei è in scadenza nel 2013. «Io dico solo che spero di rinnovare il contratto, in modo da poter avere la possibilità di giocare. Sono ottimista, voglio rimanere. Però nel calcio nulla è scontato. Diciamo che se non ci sarà accordo spero in un addio indolore: sono molto legato alla società ed ai tifosi, per cui non voglio lasciare un cattivo ricordo». Due amichevoli la scorsa settimana, due risultati diversi. «Col Vicenza siamo stati un po sfortunati e alla fine abbiamo perso. Col Chievo è stata una gara più equilibrata, ma credo che la vittoria ci stia tutta. Il gol? Per me non è importante segnare, ma giocare. Gli infortuni sono alle spalle, conto di crescere lentamente, a quel punto le reti verranno da sole. Il passato? Beh, è passato. Penso al futuro, altrimenti dovrei ammazzarmi per tutto quel che mi è successo, per tutti gli infortuni che ho patito»

Grinta Alvarez in Spagna ora è una leggenda (La Sicilia)

“«Salvezza record: ho pure marcato Messi»

“«Allo stadio Massimino la spinta della gente mi galvanizza. Che duello sarà, con Miccoli, nel derby con il Palermo… »

“Cinque mesi per diventare una leggenda. Cinque mesi per una rimonta che sembrava impossibile. Pablo Alvarez, prestato dal Catania al Real Saragozza, andò controcorrente, ma la sua tenacia (se non testardaggine) è stata premiata. Lo incontriamo dopo un allenamento, in forma fisica ideale, con la concentrazione di chi deve tornare in campo e annullare gli avversari. Racconta l’argentino: «Quando i miei compagni, i miei amici, seppero che stavo per accettare, in Spagna, una squadra ultima in classifica, mi dissero: «Ma sei matto? Non andare» E più mi sconsigliavano, più mi convincevo che fosse la strada giusta. Sappiamo come andò a finire. «Eravamo a dodici punti dalla zona salvezza, abbiamo rimontato e festeggiato una permanenza storica». Punto d’orgoglio per lei che, adesso, viene richiesto da molte squadre spagnole. «Ma sono a Catania e lavoro qui, con piacere peraltro ». Perché qui i tifosi amano i suoi modi spicci nel tenere lontano gli avversari. «Lotto su ogni pallone, senza paura, ormai mi conoscete».


Be the first to comment on "STAMPA – La carica di Alvarez e Llama"

Leave a comment