STAMPA – La Juventus stasera in EL

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

La Juve concentrata solo sulla Fiorentina (La sicilia 19.03.2014)

“Lo scudetto non basta. La Juventus vuole di più. Fuori dalla Champions League dopo una partita a Istanbul che più sfortunata non poteva essere, la Juve vuole far vedere all’Europa che quella è la sua dimensione naturale: l’Europa appunto. Per procedere verso la finale, la strada passa da Firenze, e gli uomini di Conte dopo l’1-1 dell’andata si dicono pronti a «dare battaglia» per procedere nel loro cammino europeo. «Pronti per Firenze» titolava la società sul suo sito web, precisando che Antonio Conte ha fatto lavorare la squadra a Vinovo in chiave tattica in vista dei viola. «Juventus e Fiorentina credo abbiano fatto vedere all’Europa quale sia il livello del calcio italiano, un livello degno del miglior calcio europeo» aveva commentato Conte dopo l’1-1 di Torino. È il segno di quanto il club bianconero ci tenga a fare bella figura a Firenze. Perché c’è l’Europa in palio. E forse è anche per questo, quasi fosse una sorta di riconoscimento, che l’Uefa ha designato per il derby italiano l’arbitro inglese Howard Webb, considerato attualmente il migliore al mondo (a lui la finale Mondiale del 2010 tra Spagna e Olanda e la finale 2010 di Champions tra Bayern e Inter). A Firenze la Juve cerca esattamente questo: offrire a se stessa, all’Italia e all’Europa una bella pagina di calcio. Consapevole che solo da lì, dal bel gioco, passa la strada verso la finale, che pure coincidenza si giocherà in questa stagione 2013-2014 proprio allo Juventus Stadium. Per prepararsi alla sfida i bianconeri lavorano per mettere a punto ogni dettaglio tattico. Consapevoli che in difesa dovranno fare a meno di Andrea Barzagli, mentre in attacco potranno contare di Carlitos Tevez. «Fiorentina-Juventus sarà una partita dalle mille emozioni – ha scritto sul suo sito Leonardo Bonucci dopo la vittoria col Genoa, definita «la più importante del campionato» -. Sulla carta i nostri avversari hanno il vantaggio di giocare in casa. Sul campo vedremo la squadra che merita di andare avanti. Sarà una battaglia: che vinca il migliore». Nell’ambiente bianconero c’è ottimismo. Secondo l’ad Giuseppe Marotta l’1-1 non condizionerà la partita. «In teoria è un risultato che favorisce leggermente la Fiorentina – aveva già detto – ma nei fatti passerà il turno chi riuscirà a segnare. E noi siamo una squadra che, a parte la partita di Istanbul, quest’anno è sempre riuscita a segnare almeno un gol a partita». Intanto ieri mattina la Juventus ha proseguito la preparazione della gara concentrandosi prettamente sul lavoro tattico. Un lavoro che proseguirà anche oggi prima della partenza per il capoluogo toscano dove, alle 18.30, Antonio Conte e Gigi Buffon terranno la conferenza stampa prepartita. A Firenze mancherà Barzagli in difesa, che sarà sostituito da Caceres. Contro la Fiorentina, inoltre, non ci sarà Marchisio e dunque a centrocampo le scelte saranno pressochè obbligate con Vidal, Pirlo e Pogba. In attacco ci sono buone speranze di rivedere Carlitos Tevez titolare: l’argentino sta smaltendo il problema al tendine rotuleo, oggi ha lavorato con i compagni, ma sarà comunque decisivo il test di domani mattina. Al suo fianco uno tra Llorente e Osvaldo, con il secondo leggermente favorito.

L’ATTO FINALE (La Gazzetta dello Sport)

“Vulcano euroderby FiorentinaJuve con GomezTevez per l’ultima scena

“Europa League, ma sembra Coppa Davis. Stasera Fiorentina e Juventus cercano il match point al quarto set. Il primo l’hanno vinto i viola in campionato (20 ottobre al Franchi, 42); il secondo i bianconeri, nel ritorno (9 marzo allo Stadium, 10); il terzo, andata di coppa, è finito in parità a Torino (11). E’ una sfida che vivrà di emozioni tutte sue, una notte da dentro o fuori, ma i depositi dei tre set precedenti peseranno. Vincenzo Montella e Antonio Conte, come Renzo Tramaglino alla fine dei Promessi Sposi, scampato a vicende travagliate, avranno recitato i loro «ho imparato» e avranno progettato di conseguenza la partitissima di stasera. Subito svegli Montella ha imparato, prima di tutto, che contro la Juve assatanata di Conte, entrare in pigiama non conviene. Meglio essere belli svegli subito. I quattro gol segnati dai bianconeri nei set precedenti sono arrivati tutti nel primo tempo, l’ultimo dopo soli 3 minuti di gioco. Concentrazione a palla e antenne ritte fin dal primo secondo, quindi. Il ruggito del Franchi aiuterà, mentre la possibilità di gestire lo 00 potrebbe anche tradire. Questa Fiorentina è nata per palleggiare e quindi anestetizzare con il possesso, ma nei tre set precedenti Montella ha imparato che campare troppo sul tikitaka è rischioso. Nel primo match la Fiorentina (3511) giocò con Aquilani alle spalle di Pepito Rossi, puntando a fare densità in mezzo per impantanare Pirlo e gli incursori. Stessa idea nel match di ritorno allo Stadium, quando il timido 4141 viola portava regolarmente nove uomini sotto la linea della palla. In entrambi i casi la Juve non si fece invischiare, dominò e chiuse il primo tempo in vantaggio, poi la Fiorentina reagì cambiando forma e atteggiamento.


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