STAMPA – La repubblica della polemica

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Il calcio non fa festa: santi non ce ne sono (Calcio Lab)

E’ la settimana delle polemiche. Della festività di Ognissanti non importa un fico secco a nessuno, evidentemente, allo stesso modo di come – solo in teoria – le giornate giocate in infrasettimanale dovrebbero far registrare una “propagazione” meno efficace di quelle affrontate nel weekend e distanti una settimana l’una dall’altra. Macchè, qui tutti i giorni sono buoni per gridare allo scandalo e, complici i primi bilanci deludenti, nella nostra Serie A torna la polemica a farla da padrona. La peculiarità è che questa volta ci sono scontri ovunque e su terreni diversi. Si parte con un dejavu tra Juventus e Catania: già in passato fra bianconeri ed etnei erano volate parole forti (ricordate Pulvirenti contro Agnelli?), è “bastato” un intervento di Chiellini su Bergessio (rottura del perone) per rinvigorire antichi focolai: “Chiellini ha fatto un fallo stupido e pericoloso, sul 4-0, in una posizione innocua” ha esclamato De Canio; “Chi parla di Chiellini deve sciacquarsi la bocca” ha difeso il difensore Antonio Conte; “Conte è banale tanto quanto arrogante” ha rilanciato Pulvirenti”.

Juve-Catania non è finita Per il fallo dell’azzurro su Bergessio (Il Giornale)

“Si sarebbe potuto finire qui, al termine di una settimana che ha visto lo juventino (due rossi diretti in carriera, una sessantina di gialli) anche protagonista negativo a Madrid, prima procurando un rigore e poi venendo (ingiustamente, questo sì) espulso per un intervento su Ronaldo. Invece, avanti. Con i toni pacati di De Canio e quelli accesissimi dello scatenato Pulvirenti. Così il tecnico: «Non intendo dire che Chiellini sia un giocatore cattivo, ma i fatti dicono che mercoledì ha commesso un intervento scorretto. In quella circostanza lo è stato e le conseguenze sono state le più dannose. Sia Chiellini che tutti noi dobbiamo imparare da situazioni come queste. Conte fa bene a difendere un suo giocatore, ma in questa situazione parlano i fatti: un intervento da dietro, sul 4-0, poteva essere evitato anche se non c’era l’intenzione di fare male». Pulvirenti ha invece nuovamente calcato la mano: «Invece di parlare di igiene orale, Conte vada a rivedersi le immagini della partita. Dal suo labiale si capisce chiaramente come, dopo il fallo di Chiellini, il tecnico si avvicini a Bergessio dicendo che il suo giocatore andava buttato fuori. La banalità delle dichiarazioni del tecnico della Juventus è pari alla sua arroganza».


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