STAMPA – La retromarcia di Pulvirenti

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Pulvirenti richiama Maran sulla panchina del Catania (Live Sicilia)

“Pulvirenti ci ripensa. Il presidente rossazzurro richiama Rolando Maran al capezzale del Catania, malato grave in fondo alla classifica del campionato di serie A ed umiliato ieri in Tim Cup da una formazione di serie B, il Siena. Al termine della gara persa 1-4 contro la squadra di Beretta e costata l’eliminazione dalla Coppa, la dirigenza etnea ha meditato a lungo sulla decisione più opportuna da prendere al culmine dell’ennesima disfatta che ha probabilmente messo a nudo il definitivo scollamento tra De Canio ed un gruppo incapace di reagire agli eventi di una stagione disgraziata. Eppure, più volte in passato lo stesso Nino Pulvirenti si era detto rammaricato di non aver cambiato prima la guida tecnica, dopo aver esonerato Maran all’indomani della rovinosa sconfitta a Cagliari. De Canio, però, malgrado le buone intenzioni ed i proclami, e’ riuscito ( se possibile ) a fare peggio. Adesso…la marcia del gambero della società rossazzurra. Maran torna in panchina sperando che tutta questa “confusione” porti a qualcosa di buono!

Catania, marcia indietro di Pulvirenti: via De Canio, torna Maran (Calcio Blog)

“Due vittorie, contro Udinese e Bologna, due pari contro Sassuolo e Verona, e sette sconfitte, più quella di ieri che ha rappresentato la classica goccia capace di far traboccare il vaso. Pazza idea Ciro Ferrara, quindi ha cominciato a prender piede l’ipotesi Mimmo Di Carlo, alla fine ha prevalso la ragione: torna dunque Rolando Maran. Il tecnico di Rovereto, arrivato alle falde dell’Etna nel giugno 2012 e l’anno passato capace di condurre la squadra fino a uno storico ottavo posto, aveva lasciato Catania non senza rammarico, così come dispiaciuti erano i giocatori che sembra abbiano appreso il ritorno del mister con moderata gioia e ottimismo. L’ex Brescia e Varese conosce l’ambiente e soprattutto ritroverà Francesco Lodi, nello scorso campionato artefice della cavalcata in campionato e ben a conoscenza dei dettami tattici di mister Maran; nonostante non si fosse lasciato bene con Pulvirenti, ha accettato per cogliere il guanto di sfida e per amore verso città e giocatori: domenica contro la Fiorentina il primo atto di una rincorsa, quella verso la salvezza, che a oggi appare da perdifiato.

La moda dell’esonero-reintegro (Il Catenaccio)

“In passato il made in Italy era un motivo di vanto per il nostro paese. Fino a quando perlomeno l’Italia non ha cominciato ad esportare nel mondo usanze assai discutibili. Anche il calcio non fa eccezione ed ha deciso di lanciare una moda quantomeno bizzarra: quella di esonerare un allenatore e poi di reintegrarlo dopo alcune settimane perché i risultati del nuovo tecnico vengono considerati insoddisfacenti. L’ultimo caso in ordine di tempo è quello del presidente del Catania Pulvirenti che ha deciso di mandare a casa Gigi De Canio dopo aver perso per 4-1 in casa contro il Siena in Coppa Italia, per richiamare Rolando Maran che era stato accantonato lo scorso 8 ottobre. Il Catania di De Canio nel giro di tre mesi ha avuto un ruolino di marcia tutt’altro che invidiabile: 8 sconfitte, 2 pareggi e 2 vittorie. Un misero bottino di 8 punti, meglio comunque di quanto fatto dalla precedente gestione (5 punti). Al di là dei numeri però, è la logica perversa che si nasconde dietro questa marcia indietro che non può non sollevare alcune riflessioni. Il dietrofront in realtà cela una sola ragione plausibile: quella economica! E la volontà delle società di risparmiare un nuovo ingaggio richiamando un allenatore che è ancora a busta paga. I vari Preziosi e Zamparini sono diventati l’emblema di questo tipo di scelta. C’è da chiedersi se non sia arrivato il momento di “rottamare” (per usare un termine in voga in Italia) certi presidenti che con la loro miopia e cattiva gestione hanno concorso alla decadenza del calcio del Bel Paese. Agli allenatori invece andrebbe ricordata l’esistenza dell’istituto delle dimissioni, indigeste come una caponata dopo un pranzo di Natale in un mondo sempre più gretto e deprimente…

Il Catania viaggia in retromarcia: dal Paradiso all’Inferno in pochi mesi (SportCafé24)

Dopo la clamorosa sconfitta in Coppa Italia con il Siena, Pulvirenti ha deciso di cacciare via De Canio e richiamare Maran. L’ottavo posto della scorsa stagione sembra essere lontano anni luce

“L’eliminazione degli etnei dalla seconda competizione nazionale ha avuto una conseguenza importante: Antonino Pulvirenti ha deciso di cacciare via Luigi De Canio, contestatissimo dai tifosi, e richiamare Rolando Maran, esonerato dopo l’ottava giornata, soddisfacendo così la richiesta dei supporters catanesi. Una scelta sorprendente se si pensa che il presidente negli ultimi mesi aveva più volte puntato il dito contro lo stesso Maran, principale responsabile, a detta di Pulvirenti, del rendimento insufficiente della sua squadra. Una scelta che è indice di scarsa chiarezza programmatica all’interno della società. Torna Maran, e il pensiero si volge subito alla scorsa stagione: il Catania, guidato dall’ex tecnico del Varese, arrivò ottavo in campionato, ad un passo dall’Europa League, sorprendendo tutti con un gioco spettacolare e risultati impronosticabili. La città siciliana era un Eden calcistico, l’isola felice in cui vincere con il bel gioco era possibile. Ma il mercato estivo fallimentare, fatto di cessioni illustri e rimpiazzi non all’altezza, unito a continui ribaltoni societari, hanno interrotto il sogno, e i rossoazzurri sono sprofondati in poco tempo in una crisi che sembra non aver fine. L’ultima speranza si chiama Rolando Maran, il condottiero dei miracoli chiamato ora al ruolo di salvatore della patria. Non ci saranno più prove d’appello, dietro l’angolo c’è la Serie B.


Be the first to comment on "STAMPA – La retromarcia di Pulvirenti"

Leave a comment