STAMPA – Le parole dei due tecnici

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Maran, che esordio «Catania, pensa sempre in positivo» (La Sicilia)

“La «prima» in Serie A dell’ex Varese che alla vigilia ha ringraziato i tifosi accorsi alla rifinitura: «Abbiamo una identità, sfruttiamo gli spazi a nostro vantaggio»

“Questione di spazi. Il Catania cerca quelli giusti per limitare la Roma, per sfruttare le ripartenze. Spazi e motivazioni. Emozioni da cogliere al volo e lucidità mentale. Elementi che Rolando Maran ha messo in circolo durante la settimana di lavoro. Ieri, dopo l’allenamento a porte aperte, dopo il grazie sentito ai 500 tifosi, che hanno risposto all’appello della società, il tecnico rossazzurro ha parlato come si fa alla vigilia del primo giorno di scuola: «Il mio esordio? È capitato di pensarci, di immaginarlo, spero sia condito da episodi felici». La Roma sfrutterà l’entusiasmo del tifo, che applaude Zeman dopo 13 anni. «Questa vivacità dovremo sfruttarla anche noi, traendo energie in quantità. Immaginate quali motivazioni possano esserci disputando una partita in uno stadio deserto». Avversari destinati ad attaccare, questo lo sanno tutti. «Noi badiamo alle forze che potremo esprimere. Mi interessa maggiormente, non guardo in casa altrui». Formazione già fatta, anche se qualche dubbio rimane. «Grosso modo, sì. Ho individuato chi dovrà partire e chi dovrà tenersi pronto»

Maran: Catania mettiamo in campo la nostra identità (Il Corriere dello Sport)

“«La Roma merita rispetto, dovremo giocare senza timori Spolli e Salifu non sono ancora al top»

“« Come il primo giorno di scuola ». La metafora di Rolando Maran calza a pennello per descrivere una situazione che, a lui per primo, provoca grandi emozioni: dopo averla inseguita per anni, dopo averla sfiorata e, in un caso, addirittura rifiutata (« avevo dato la mia parola ad un’altra società », racconta), il tecnico di Trento è pronto a gustarsi fino in fondo la Serie A e il suo debutto sulla panchina del Catania. « Non vedevo l’ora di cominciare – sorride – finalmente ci mettiamo in movimento. Il calendario, fra l’altro, ci ha riservato subito un avversario di quelli tosti: grande squadra, stadio straordinario. Deve essere uno stimolo per me e per i giocatori che andranno in campo ».

«Spazi da sfruttare ma nessun timore» (La Gazzetta dello Sport)

“Il debuttante: «La Roma forte, il Catania sta bene»

“Identità A prescindere dalla forza e dal comportamento tattico della Roma, Maran rafforza le idee del suo Catania: «Da quando alleno questa squadra noto sempre progressi e la partita dirà quando dovremo attaccare e quando dovremo contenere gli avversari. Ma l’intenzione è quella di proporre il nostro gioco » Totti laterale Maran ha anche analizzato posizione e potenzialità del tridente avversario: «Non importa la posizione di Totti,maanche quella di Osvaldo, guardo a casa mia, al modo di affrontare mentalmente l’evento. Anche noi attaccheremogli spazi, tenteremo di chiudere la strada alla Roma. Ci accompagnerà la condizione fisica, anche se siamo all’inizio della stagione e il caldo influirà, anche se si giocherà di sera».

Zeman: «Il Catania gruppo consolidato» (La Sicilia)

“Frecciata alla Juve: «Io dormo sereno, loro no»

“Catania è una squadra rodata, lo stesso gruppo dello scorso campionato. Zdenek Zeman, poche ma sentite parole, umorismo alla sua maniera, qualche frecciata alla Juve, il rispetto per l’avversario e la voglia di stupire, chiede aiuto alla Roma, colorata di giallo e di rosso. Il tecnico boemo tiene la conferenza stampa d’esordio in una sala affollatissima, che offre mille spunti interessanti. L’avversario, intanto: «I rossazzurri hanno disputato un buon campionato, con partite anche divertenti, efficaci. Noi, invece, abbiamo cambiato molto, rispetto al Catania, che è rimasto quasi invariato». Analizzando il match e le scelte di campo, il nuovo tecnico giallorosso ha anche spiegato perché nella lista dei convocati non figurano alcuni giocatori di rango come Borriello e Perrotta: «Porto i giocatori che penso di utilizzare: questo non vuol dire che non si possa cambiare qualcosa, in futuro». Eccoci alla scelta del portiere. Zeman evita i discorsi di mercato, che vuole più vicino l’arrivo di Goicoechea in giallorosso: «Ho due buoni portieri, non ho problemi. Sono bravi, giocano in Nazionale. Goicoechea l’avevo, però, segnalato al Pescara, nella stagione scorsa. Era un’operazione a costo zero, ma avevo suggerito anche altri nomi: Messi, Cristiano Ronaldo e Iniesta… Ma non sempre quel che si suggerisce si può, alla fine, acquistare».

Assalto Zeman (La Gazzetta dello Sport)

“«Conte? Certi sfoghi eranodasqualifica… Roma da scudetto»

“Il tecnico giallorosso torna a parlare dello juventino: «Non ha mai rivelato cosa ha detto negli spogliatoi»

“Dovevano essere in 50.000, probabilmente saranno anche di più. L’entusiasmo per Zeman è dilagante ed è tornato a rielettrizzare Roma. Stasera, però, il boemo spera che sia lui a restituire la scossa alla gente. «Mi sento a casa, vorrei dare delle emozioni, piazze come questa non ce ne sono». Di nuovo in A dopo sette anni. «Sarà una gara difficile, questo caldo non ci ha permesso di lavorare a ritmi alti». Torna dopo le mille polemiche con la Juventus. «Io dormo tranquillo, loro poco. Conte? Era un processo sportivo, è diventato mediatico. Una volta se uno diceva certe cose veniva deferito e squalificato. E poi Conte non ha mai rivelato cosa ha detto o fatto negli spogliatoi. In Italia se denunci non sei credibile, se non denunci c’è l’omessa denuncia. Ma da Conte non ho mai sentito: “Io ho detto questo”».

«ROMA PRONTA PER VINCERE» (Il Corriere dello Sport)

“Zeman: Ci credo, abbiamo le qualità

“«Ce la giochiamo alla pari con le altre Contro il Catania Destro è unassenza pesante. Totti super»

“Niente emozioni, siamo cechi: «Adesso sto bene, spero di stare bene anche dopo la partita» . Tredici anni dopo un doloroso saluto alla Roma, Zdenek Zeman concede soltanto un timido sorriso al ritorno nel suo stadio, lOlimpico, che lo aspetta con centomila occhi: «Sono tornato a casa, vorrei fare tante cose, vediamo se ci riusciamo tutti insieme» . Come urla la Curva Sud, con un coro ispirato alle grida di Pappalardo: ricominciamo. «Sì, ricominciamo da capo. Si parte da zero, cercheremo di giocarci il campionato alla pari delle altre. Io ci credo, devo crederci» . La parola scudetto non si dice, si pensa, nella vigilia delle buone intenzioni che conduce alla prima giornata. Anche perché nei test estivi – nove vittorie su nove – la Roma ha incontrato quasi esclusivamente avversari morbidi: «Non so dove possiamo arrivare, visto che non ho ancora visto la squadra nelle partite vere. Mancano ancora gli automatismi del gioco che voglio io e in questa settimana non ci siamo allenati a ritmo sostenuto per via del caldo. Le qualità ci sono e sono importanti, però dobbiamo applicarle. Non ho lossessione della vittorie. Per me è giusto vincere se si dimostra di essere migliori. Di sicuro cercheremo di far divertire i tifosi, che a Roma sono unici: ecco, riportare la gente allo stadio è il mio obiettivo»

Lamela o Lopez All’Olimpico dubbio boemo (La Gazzetta dello Sport)

“Il tecnico: «Mi hanno capito poco tutti e due» C’è tanta attesa per la Roma: oltre 50mila

Chissà se il direttore sportivo Walter Sabatini da ieri starà pensando alle dimissioni. Quel passaggio della conferenza di Zemandeve avergli provocato una crisi esistenziale. «Tra Lopez e Lamela non ci sono tante differenze—ha detto il boemo —, sono allo stesso livello: hanno capito poco tutti e due». La frase, detta con la leggerezza estetica che appartiene a Zeman, in realtà è piuttosto pesante, soprattutto per l’argentino. Un anno fa Dopo due estati di grande calciomercato, Erik Lamela resta l’acquisto più caro della Roma americana: tra cartellino, commissioni e bonus, un anno fa Sabatini fece sborsare al club circa 19 milioni di euro per assicurarsi il talento del River Plate, allora nemmeno ventenne. Forse troppi, si disse. «Vedremo se saranno troppi anche tra un anno, o se saranno diventati pochi», rivendicò con orgoglio il d.s. «Lamela — proseguì all’arrivo dell’argentino — farà innamorare i tifosi della Roma, ne sono sicuro. E se non diventerà un campione — aggiunse —, vorrà dire che sono un asino e dovrò cambiare mestiere».

«Roma, crediamo nello scudetto» (Tuttosport)

“Chi è favorito per giocare contro il Catania tra Lopez e Lamela ? Risposta: «Sono più o meno allo stesso livello, nel senso che hanno capito poco entrambi quello che voglio – spiega lallenatore – Sono però due giocatori tecnicamente e fisicamente eccezionali. Del resto i ragazzini sono la mia gioia».

 


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