STAMPA – L’importanza del DS in serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

La riscoperta del DS (Il Corriere dello Sport)

“Le proprietà straniere, il primato delle idee: cosa c’è alla base del rilancio dei direttori sportivi

“Il calcio italiano, anche se all’apparenza non sembra, è attraversato da forti elementi di novità. Le idee stanno prevalendo, o cercano di prevalere, sulla mancanza di liquidità. Mai come adesso, con l’arrivo di Thohir, si valuta l’incidenza dei capitali stranieri. C’è un grande fermento a Milano, anche sulla sponda rossonera, con il profilo di Barbara Berlusconi sempre più in primo piano. E in tutto questo, anche per i motivi che abbiamo detto, tornano ad affermarsi – prepotenti – le figure dei direttori sportivi. Sono loro i nuovi protagonisti del calcio italiano. La necessità, come detto, di far prevalere le idee e le conoscenze specifiche; il fatto che molti dei nuovi padroni, stranieri e italiani, siano più legati al business che al campo, li sta riportando clamorosamente di moda. Cosa avrebbero dovuto fare d’altronde gli americani, lontani per cultura e non solo, se non affidare la Roma ad un uomo prettamente di calcio come Walter Sabatini? Cosa potrà fare Thohir se non cercare il meglio dal punto di vista dell’operatività sul mercato? Cosa dovrebbe fare Barbara Berlusconi, che ha già lanciato il suo messaggio «meno I procuratori e più conoscenze dirette», nel momento di dover reggere il peso dell’eredità pesantissima di un superdirigente come Adriano Galliani, se non affidarsi a uno staff di professionisti del settore? Sono loro, i direttore sportivi, i vecchi ma nuovi padroni della scena. La questione è talmente evidente da interessare anche club già consolidati, ma con chiarissimi aspetti che confermano questa tendenza.

Da Marino a Sogliano è sfida generazionale (Il Corriere dello Sport)

“Accanto alle figure storiche, gli over 50, avanzano i quarantenni Gli uomini mercato tra paletti economici e presidenti “decisionisti”

“C’è un dato che si fa apprezzare più che in passato. Una forbice generazionale importante che si sta aprendo tra figure storiche over 50 e una nuova fascia di quarantenni in rampa di lancio. Chi più chi meno over, passando da Pierpaolo Marino a Bergamo, uno dei capostipiti della categoria assieme ad Adriano Galliani e ad Ariedo Braida, la storia del Milan. O Nicola Salerno, altro “vecchio” navigante che ha iniziato il suo terzo mandato a Cagliari prendendo il timone lasciato da uno degli esponenti della new generation, quel Francesco Marroccu che ora sta studiando per crescere ulteriormente. E così Sartori del Chievo, Capozucca, che dopo aver costruito qualche Genoa di prestigio con Preziosi, ha potenziato a Livorno il team composto da Perotti e Signorelli. Fino a Marotta (che fa gruppo misto con Paratici alla Juve), Walter Sabatini della Roma, Carlo Osti della Samp e Pietro Leonardi al Parma che è sulla linea di confine (50 anni li farà il 29 dicembre). Dall’altra parte, la new generation: quella dei Zanzi (Bologna), Bonanno (Catania), Pradè (Firenze), Branca e Ausilio (Inter), Tare (Lazio), Bigon (Napoli), Bonato e Rossi (Sassuolo), Petrachi (Torino), Giaretta (Udine) e Sogliano (Verona)


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