CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
È caccia al dieci A Catania contro tutti i tabù E Garcia insegue altri record (La Gazzetta dello Sport)
Al Massimino la Roma non vince dal 197071, dovesse farlo domenica eguaglierebbe la striscia di inizio stagione. E l’occhio vola a Spalletti
Anche la Roma cerca la sua «decima». Non sarà la Champions che vogliono Cristiano Ronaldo e Ancelotti, ma è la decima vittoria di fila in campionato che eguaglierebbe – a due giornate dal termine – lo straordinario avvio. Allora, dopo i 30 punti, arrivò in regalo un braccialetto da parte di Balzaretti a tutta la squadra, domenica, al massimo, potrebbe arrivare un successo buono per non far festeggiare in anticipo la Juventus e per regalare, a Totti e compagni, un successo che in Sicilia manca da quarant’anni. L’ultima volta che la Roma portò via i tre punti dal Massimino era, infatti, la stagione 197071: 21 il risultato per i giallorossi, ottenuto grazie a una doppietta di Del Sol. Da quel momento, se si esclude un successo nel 20062007 sul neutro di Lecce, la Roma non è mai riuscita a portare via l’intera posta da Catania. Un’altra (piccola) medaglia che Garcia si vuole appuntare.
Catania per l’orgoglio E la Roma al Massimino non ha mai vita facile (La Gazzetta dello Sport)
“La Roma a Catania soffre sempre. Qualcosa di insolito accade quasi ogni anno. Il club giallorosso soffre l’effetto Massimino, ma sarà così anche domenica con i rossazzurri praticamente retrocessi e i giallorossi al 2° posto? Il confronto che i tifosi ricordano nitidamente, almeno quelli siciliani, risale al campionato 200708. In panchina s’era accomodato, da qualche settimana, nientemeno che Walter Zenga. CataniaRoma era l’ultima di ritorno, decisiva perché ai padroni di casa bastava un pari per la salvezza. L’Inter veleggiava verso uno scudetto meritato, ma la squadra capitolina era lì, a un passo. Se i nerazzurri avessero toppato il confronto di Parma e l’Inter si fosse imposta in Sicilia avrebbe vinto lo scudetto. Invece Ibrahimovic dopo un’ora di tentativi, ruppe gli indugi, raddoppiando a sette minuti dalla fine. Un boato avvolse il Massino; il Catania era sotto di un gol (Vucinic aveva fatto centro all’8’) e pareggiò a 5’ dal termine con Martinez. Addio Champions Ancora Zenga fu il giustiziere della Roma la stagione successiva. Era la 17a di andata, il 21 dicembre 2008, e il Catania, battendo i giallorossi per 32, cominciò una rimonta salvezza inarrestabile, chiudendo la stagione con un record di punti (43). Mattatore del match il giapponese Morimoto, autore di 2 gol tra il 40’ e il 56’. Protagonista assoluto Baiocco, autore di grandi accelerazioni. Eccoci al match clou degli ultimi anni, datato 15 maggio 2011, penultima di ritorno. La Roma è in corsa per la Champions. In panchina siede Montella, destinato da lì a qualche settimana, a traghettare destinazione Catania per assumerne il timone. Nel Catania guida il Cholo Simeone che ha già salvato la squadra. Sotto di un gol, il Catania nel finale vince: al 78’ Bergessio, e all’ultimo istante Gomez, su fuga dell’attuale centravanti etneo capovolgono il match. L’ultimo successo lo scorso anno, a firma ancora di Gomez. Stavolta la musica è diversa, la Roma insegue la Juve e vuole violare per la prima volta il Massimino. E gli etnei devono tirare fuori gli ultimi scampoli di orgoglio per dare un senso a un finale che non cambierà verdetti.
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