STAMPA – Martinez verso il Genoa, Lodi invece..

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Oggi il secondo test Spezzone per Maicon Pazzini in castigo? (La Gazzetta dello Sport)

“Oggi, seconda amichevole del ritiro: l’avversario è il Trentino Team allenato da Florio Maran, fratello di Rolando, il tecnico del Catania. «Sarò in missione per conto di mio fratello — scherza l’allenatore — studierò bene l’Inter così potrà batterla in campionato».

Genoa: Martinez e poi Velazquez (La Gazzetta dello Sport)

“Tris Pescara: vicini Floccari, Carrizo e Foggia

“Il Catania pensa al centrale Padella (Grosseto).

Toro, Capitolo centrali: per Ferronetti cè da battere la concorrenza di Lazio e Catania (Tuttosport)

“Terlizzi rimane una soluzione praticabile ma che non rappresenta ancora una priorità, mentre oggi potrebbe essere il giorno per lassalto deciso a Damiano Ferronetti , svincolato dallUdinese e corteggiato anche da Lazio e Catania. A ore si attende lincontro tra i suoi agenti e la dirigenza del Toro, tocca a Cairo e Petrachi saper trovare i giusti argomenti (biennale a circa 500.000 euro a stagione) per concludere in breve tempo la trattativa.

LODI: «felice di restare» (Tuttosport)

«Catania, avrai una punta»

“Nello splendido scenario dellaula magna dellUniversità si è svolta anche questanno la presentazione ufficiale del Catania. «Stavolta non fisso alcun traguardo – ha affermato il presidente Nino Pulvirenti – Nella scorsa stagione lobiettivo era quello di raggiungere i 50 punti, ma abbiamo mollato quando stavamo per centrarlo. Il traguardo principale resta, comunque, la salvezza». Pulvirenti si è detto «dispiaciuto, ma solo in parte per la cessione alla Sampdoria di Maxi Lopez . Al Catania resta solo chi ha interesse a restare, e lui voleva unaltra squadra. Il mercato? Faremo ancora qualcosa, soprattutto in uscita. Poi, una volta sfoltito lorganico, lo puntelleremo con nuovi arrivi».Quindi è intervenuto lamministratore delegato, Sergio Gasparin : «Stiamo lavorando affinché i nostri tifosi possano essere orgogliosi di questa società. Abbiamo un gruppo eterogeneo, con giocatori che provengono da continenti diversi, ma tutti indossano la stessa maglia. Sono certo che vi innamorerete di questa squadra».

Genoa: cè il sorpasso per Martinez (Tuttosport)

“Lo Monaco strappa il difensore centrale del Racing al Catania. E adesso Canini

“IL CATANIA l’ha coccolato a lungo, ma i tentacoli?? di Pietro Lo Monaco hanno fatto la differenza. Già, Matias Martinez , individuato dalla dirigenza rossazzurra quale sostituto naturale di Spolli , è vicinissimo alla firma col Genoa. Ieri il dg rossoblù e il ds Capozucca hanno accelerato per il difensore centrale del Racing Avellaneda, che dalla cessione del giocatore incasserà intorno ai 2 milioni e mezzo.

Ritiro: Maran che memoria Chiama i suoi già per nome (La Sicilia)

“Trenta minuti a porte aperte, ma solo per i cronisti. Il terzo, intensissimo giorno, di lavoro e di pubbliche relazioni per il Catania di Maran diventa un po’ passerella, ma soprattutto fatica. Quella accumulata in palestra, e in campo, dai rossazzurri è routine. Ma rivedere, in ritiro a porte aperte, la squadra faticare, muoversi, rende un minimo d’idea. Che cosa salta subito all’occhio di chi s’accomoda in tribuna per carpire particolari, per segnalare la novità tattica del momento? Colpisce la personalità di Maran. Che, dopo tre giorni, chiama tutti quanti per nome di battesimo (una delle poche eccezioni Barrientos: vada per “Pitu”, che è poco più che monosillabico) senza sbagliare un colpo. Cappellino blu, incedere sicuro, Maran ci ricorda il modo di stare in campo di Walter Zenga, che si piazzava non ai bordi, ma in mezzo ai suoi ragazzi per rimproveri, applausi, battutine da urlo, consigli tattici e cambi di passo. Insomma, il Maran emozionato, che avevamo scrutato qualche ora prima, diventa un leone quando si respira l’aria dell’erba appena rasata.


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