CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
Coppa Italia. Renan: “Vogliamo la Roma” (La Stampa)
Il giocatore brasiliano, in gol contro l’Inter, auspica il passaggio del turno in Coppa Italia, dove la Samp potrebbe incrociare i giallorossi
“I due pareggi contro la Lazio e l’Inter hanno fatto morale. Ma ora scocca l’ora dei primi veri esami. Domani sera al Ferraris, per il quarto turno di Coppa Italia, è atteso il Verona, che nel caso di qualificazione porterà i blucerchiati a sfidare la Roma. Domenica, invece, a Genova arriva il Catania, diretta concorrente per la salvezza. L’imperativo è vincere, in entrambi i casi. Ma è chiaro che l’obiettivo principale resta il campionato. Domani sera, dunque, Mihajlovic potrebbe fare ampio ricorso al turn over. Sicuro assente è Gastaldello: con ogni probabilità l’infortunio costringerà il difensore a saltare tutti e due i match. Ieri è rimasto in infermeria, mentre Berardi e Salamon hanno lavorato a parte. Seduta differenziata per i titolari della partita di domenica a San Siro. Potrebbero trovare spazio Sansone in avanti e Poulsen e Matìas Rodriguez in difesa. A centrocampo scalpita Maresca, mentre anche Renan, autore della rete del pareggio contro l’Inter, dovrebbe partire titolare. Proprio il centrocampista brasiliano, dai microfoni di Samp Tv, suona la carica in vista delle due sfide-verità: “Ci teniamo a passare il turno. Poi penseremo al campionato con la gara interna contro il Catania, tappa importante per la salvezza. Il mister durante la settimana vuole che noi giocatori lo mettiamo in difficoltà nelle scelte e io mi sento pronto per aiutare i miei compagni ad ottenere l’obiettivo”
Mihajlovic: «Mai perso una guerra» (Il Secolo XIX)
“Due punti il bottino di Mihajlovic nelle prime due partite da allenatore della Samp. Potevano essere 4 con la vittoria sulla Lazio, ma anche uno solo con l’eventuale sconfitta a Milano. Sono state due gare decise infatti all’ultimo secondo: «Soddisfatto? Sì per quanto riguarda i risultati».«Per quanto espresso sul campo – continua l’allenatore – avremmo invece meritato qualcosa in più. Sono contento per i ragazzi, dal primo giorno che sono arrivato si sono subito messi a mia completa disposizione, anche sotto il profilo della mentalità. I giocatori mi stanno seguendo e questo è il punto fondamentale, vederli convinti di quello che fanno. Ho lavorato molto sulle teste, c’era bisogno di tirarli un po’ su, di ridargli fiducia, di ritrovare la tranquillità. Senza testa, fiducia e tranquillità non si arriva da nessuna parte». Ma la Samp si salvrà? «Ci saranno altri momenti difficili nella nostra stagione ma mai, dico mai, dovremo smettere di credere o di essere convinti che ci salveremo. E dovremo mettere da parte ogni tipo di personalismo, discorsi sul mercato o contratti. La Sampdoria viene prima di tutto e tutti». Parole sue: «In carriera ho perso tante battaglie ma mai la guerra. Non darò a nessuno la soddisfazione di vedermi perdere la guerra per rimanere in serie A. E ancora: «La mia vita è un susseguirsi di battaglie e guerre, me le creo anche da solo. Ad esempio qui al Mugnaini corro da solo un’ora al giorno e mentre corro penso e mentre penso a volte una vocina mi dice “ma perché continui a correre…chi te lo fa fare, fermati…”. Non mi sono mai fermato»
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