STAMPA – “Misto” di Catania

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Il mio giorno più esaltante Per adesso…» (Tuttosport)

“E sì, prima di ieri Sgrigna aveva sempre visto la A da una finestra con le sbarre. Prigioniero di altre categorie e chissà, della miopia di chi non si è mai fidato a concedergli unopportunità[…]Il protagonista? Sgrigna con una doppietta, of course. «Ma sia chiaro che io non ho nessun rimpianto. Mi sono guadagnato la A con fatica e sudore ed è giusto che fosse così. Da solo, comunque, non sarei mai arrivato a questo punto. Questo è il coronamento di una carriera rifiorita grazie a Maran (attuale tecnico del Catania, ndr ), che mi ha voluto e rilanciato a Cittadella”.

” Catania, rimonta provvidenziale A Bari finisce 1-1 (La Sicilia)

“Un buon punto quello colto dal Catania Primavera a Bari contro l’agguerrita formazione di Federico Giampaolo. La squadra di Pulvirenti è riuscita a pareggiare in rimonta dopo essere partita ad handicap, avendo subito il vantaggio barese nelle fasi iniziali del match (9’), ad opera di Chiochia. Il Catania ha mostrato incertezze e disfunzioni organizzative in difesa nella fase d’avvio, evidentemente causata da un approccio insicuro. La reazione dei rossazzurri era comunque puntigliosa e determinata e si concludeva felicemente con il pareggio raggiunto nel finale di tempo grazie ad un’autorete di Bitetti. Nella ripresa il Catania ha gestito il risultato favorevole senza rinunciare a tentare il colpo gobbo con alcune sortite offensive pericolose e ben congegnate. Un Catania che ha convinto per la solidità dell’impianto e la buona organizzazione tattica del gioco che ha denunciato a favore dei rossazzurri bella personalità e sicuro carattere così da far ben sperare Pulvirenti sugli sviluppi del campionato anche in chiave di precise ambizioni.

Da Diakitè a Llorente chi può partire gratis la prossima stagione (Il Corriere dello Sport)

“Per quanto riguarda la Serie A, la lista dei giocatori allultimo anno di contratto è lunga e ricca di nomi eccellenti. La nuova firma di Gigi Buffon (34) con la Juve è solo una questione di settimane, mentre al Napoli stanno già lavorando per i rinnovi di Morgan De Sanctis (35) e Hugo Campagnaro (32). Però ci sono dei nomi che nelle ultima settimane hanno scaldato il mercato e continueranno a farlo. Mobido Diakitè (25) per ora non ha rinnovato con la Lazio, potrebbe andare a scadenza e muoversi a giugno: lo avevano cercato Genoa e poi Juventus. Si libererà sempre in estate Juan Pablo Carrizo (28) che in Italia ha estimatori ma che ha anche un ingaggio importante che per ora scoraggia le pretendenti. E allultimo anno anche il Nenè (29) del Cagliari, che nelle ultime ore di mercato era stato anche sondato dal Siena, tra le altre, ma che il club rossoblù proverà a blindare. Stesso discorso per Giovanni Marchese (27) del Catania, corteggiato nelle scorse settimane da Cagliari e Torino.

Lo Monaco, il nemico di se stesso (La Gazzetta dello Sport)

“Calciatore, allenatore, osservatore, direttore tecnico, amministratore delegato, direttore generale: Pietro Lo Monaco il calcio l’ha vissuto a tutte le latitudini. Catania-Genoa sarebbe stata la sua partita. In estate nei club storici della tifoseria etnea si stava già lavorando ad una coreografia speciale. Ad personam. Perché va detto che Lo Monaco ha riempito tutti gli spazi del calcio Catania. Giampaolo scappò via dalla Sicilia perché quel dirigente era capace di sostituirsi anche al medico, tamponando ferite ai giocatori. E un giorno, forse, scopriremo per quale motivo recitava da presidente, relegando Pulvirenti ad un ruolo quasi secondario. Catania ha subìto la presenza ingombrante e arrogante di Lo Monaco. Atteggiamenti da padrino per raggiungere i suoi scopi. E le stesse asprezze del suo carattere gli sono costate il divorzio dalla famiglia Preziosi, che ricorda quello di Udine col clan Pozzo.

Rimonta rossazzurra a Bari Palermo crolla con la Lazio (La Gazzetta dello Sport)

“Secondo 1-1 di fila per il Catania baby, che rischia grosso dopo il vantaggio del Bari ma che dopo il fortunoso pareggio nel recupero del primo tempo (autogol di Bitetti su punizione di Garufi) sfiora più volte l’impresa con Caruso e Aveni, nonostante l’inferiorità numerica.

IDENTITA VIOLA (Il Corriere dello Sport)

Parla Montella: «Voglio una squadra con una sua identità, vorrei avesse un suo stile ma non oso chiedere troppo, non ora. Mi auguro di potermi divertire anche io, anche con i risultati, magari anche in poco tempo». Spazio poi ai singoli. «Credo che Migliaccio possa darci una mano importante, mentre Llama è un giocatore di grande potenza che può essere impiegato anche come esterno dei cinque. Lo scorso anno a Catania avrebbe meritato di giocare di più, ma io… non gli ho dato grande spazio. Adesso è con noi». Ma allora dove potrà arrivare questa squadra? «Non lo dico perché voglio nascondermi, ma tutto è condizionato dalla velocità di crescita del gruppo». Intanto cè il Napoli.


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