STAMPA – Nessun dubbio su Calaiò

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Ecco Calaiò, oggi l’accordo per segnare un sacco di gol (La Sicilia 09 Luglio 2014)

Personalità. E’ l’uomo giusto per dare forza al reparto offensivo di una squadra che deve giocare per vincere

“Calaiò ieri in serata ha incontrato i vertici del Catania per la firma dell’accordo ed è già pronto a mettersi al lavoro. Tante volte alaiò ha incrociato il Catania, spesso lo ha messo in difficoltà, con i suoi numeri, con i suoi gol, con il suo gioco. Ora è pronto a fare la sua parte, senza promettere nulla, ma garantendo tutto quello che un professionista serio può e deve garantire. Impegno, passione, capacità e voglia di sposare una causa e condivere un progetto, che è progetto pesante, difficile, serio e concreto. Perché il Catania sino ad oggi, smentendo chi pensava ad una deriva rinunciataria dopo la retrocessione, sta mettendo su una squadra che non potrà non essere protagonista nella prossima Serie B. E’ una squadra che nasce sull’assetto dello scorso anno, che ha tenuto giocatori come Spolli, Peruzzi, Lodi, Castro, Leto, Izco per citarne alcuni. E con la società che sul mercato è andata a cercare giovani forti e già più che promettenti, come gli argentini Esacalante e Piermateri, o come il polacco Chrapec. E che, aggiungiamo, sul mercato adesso insiste per prendere anche un uomo di esperienza e di grande personalità come Alessandro Rosina, per riprendere Fabian Rinaudo e lavora per definire senza esitazioni e senza incertezze la conferma di qualche giocatore, oppure la sua cessione. Non può esserci alcun tentennamento dal momento in cui partirà il campionato, nessun dubbio sull’affidabilità emotiva e psicologica di chi deve caricarsi la stagione del riscatto. Per questo la scelta del Catania e quella di Calaiò, che si sono subito trovati d’accordo sull’incontrarsi, capirsi e scegliersi, è fondamentale. Così come lo sono le scelte di quei giocatori che hanno deciso di non andare via, di non accettare il richiamo di club di Serie A ma di intestarsi il campionato di Serie B, di essere parte integrante di questa stagione che sta cominciando per cancellare le residue ombre lunghe che conosciamo. Il Catania, dunque, ricomincia. Ieri, mentre Calaiò sbarcava a Fontanarossa, altre visite mediche per Frison Terraciano, Garufi, Aveni, Lovric, Baresic e Marcelinho. Oggi sarà il turno di un altro gruppo di giocatori, tra cui, appunto, i due nuovi argentini, Escalante e Piermateri. E’ un gruppo che si va formando già in queste ore, con giocatori che si stanno conoscendo e riconoscendo a Torre del Grifo, dove cominceranno a faticare da dopodomani, dove dovranno sudare, sputar sangue, lavorare davvero tanto e sul serio perché i tifosi sono pronti a dare il loro sostegno, il loro appoggio, a sottoscrivere gli abbonamenti, a credere quasi ad occhi chiusi a questa squadra. Calaiò è atteso ad essere e a fare il leader, lui accanto agli altri, lui prima degli altri, magari anche più degli altri. E in fondo a lui che cosa si chiede di strardinario? Nulla, solo gol. E che sarà mai per Calaiò…

Tutte le “frecce” dell’arciere pronto a far sognare Catania (La Sicilia 9 Luglio 2014)

“QUEI DUE GOL NEL DERBY. Nel secondo anno, in granata, colleziona nove presenze e due reti messe a segno al Crotone e al Ravenna. Arriverà a fine anno la prima gioia dalla B alla A. Dopo una prima parte della stagione a nella Città delle Mole, va a fare esperienza a Terni, a collezionare minuti. L’anno dopo torna in Sicilia, nella sua Sicilia, sponda Messina. Il 21 settembre 2002 è il giorno del derby contro il Catania. Calaiò, 20enne, realizza una doppietta capolavoro: i rossazzurri, allenati proprio da Pellegrino, sotto 3-1, riuscirono a pareggiare sul 3-3 con la tripletta di Oliveira. PESCARA. Nel gennaio del 2003 il passaggio al Pescara in C. La formazione abruzzese approda nella Serie Cadetta. Calaiò segnerà alla corte di Jaconi 21 reti in 43 partite nella sua prima stagione, seguita da sei reti nella prima parte della seconda stagione. Quando si materializzerà il passaggio al Napoli. L’ARCIERE. Calaiò al Napoli diventa realtà nel gennaio del 2005: 15 partite in maglia azzurra, desiderosa di riprendere a sognare, e 6 gol. L’anno successivo il Napoli prende il volo, direzione Serie B. Calaiò diventa l’arciere per il suo modo di esultare. L’attaccante si guadagna l’affetto del pubblico e la stima della dirigenza. I numeri lo premiano con 18 realizzazioni nell’anno della prima promozione, e 14 sigilli nella seconda stagione. In Serie A gioca 26 partite e sigla due gol. SIENA. Cinque campionati a Siena, dopo Napoli rappresentano la sua consacrazione. Quattro in Serie A, intervallati dalla promozione in B raggiunta realizzando 18 reti in 39 partite nel campionato 2010-2011. Un anno capolavoro disegnato dalle sue prodezze agli ordini di Antonio Conte che, poi, passerà alla Juve. le successive due stagioni alla corte della formazione toscana prima di ritornare a Napoli per rafforzare l’attacco nel 2013, operazione che non va in porto. L’anno passato a Genoa tre squilli in 21 presenze. Ora Catania… Calaiò atto primo. Ciak si gira.

Un sorriso, un saluto, ma niente dichiarazioni ufficiali (La Sicilia 9 Luglio 2014)

“La società Calcio Catania lo ha seguito, lo ha contattato, lo ha avvicinato, e ha verificato la sua volontà di venire a Catania, adesso bisognerà concordare i dettagli dell’operazione e definire le clausole di un accordo che, almeno di clamorose novità dell’ultima ora, dovrebbe essere raggiunto senza problemi nelle prossime ore. Il Catania, dunque, a breve potrà ufficializzare il suo bomber per la serie B. Emanuele Calaiò è un attaccante d’aria, bomber vero, che ama molto svariare sul fronte d’attacco, uno che ha sempre segnato. E’ vero, ha 32 anni e ultimamente non ha giocato tantissimo, ma è integro fisicamente e avrà voglia di riscattarsi, dopo un periodo in cui si è visto pochino. Sin da subito ha espresso la volontà di venire a Catania, nonostante dovesse scendere di categoria. Questo basta già per capire la voglia che ha questo calciatore di ricominciare a fare gol, tanti gol, così come è abituato a fare.


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