STAMPA – “Non concedere punizioni a Lodi”

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Sarà una partita a scacchi» (La Nuova Sardegna)

Ivo Pulga mette in guardia i suoi: «Guai a concedere spazi»

“La storia siamo noi, canta De Gregori. Ivo Pulga ci passa vicino: «Questo gruppo ha la sintonia giusta, si conoscono da anni, giocano con lo stesso modulo. Il Catania? Mi ricorda il Cagliari: giocatori esperti che si conoscono a memoria, solito sistema di gioco con i vari allenatori ». Il tecnico rossoblù approfondisce: «Abbiamo visto in tv la partita che hanno perso col Bologna: hanno avuto varie occasioni da gol. Così a Udine e a Roma. Mi aspetto una partita difficile che può essere decisa da un episodio. Nondobbiamo concedere nulla ai loro attaccanti». Il Cagliari delle quattro vittorie e una sconfitta nelle ultime cinque gare, riparte daqui. Dal chiedersi cosa fare per limitare i gol su calcio piazzato: 2 reti in due corner con la Fiorentina. «Senza scordare che per un’ora abbiamo tenuto testa ai viola, serve più attenzione e concentrazione. A questi livelli mezzo metro o un blocco costano cari. Tutti preparano schemi d’attacco e il Catania, con Lodi, ha uno specialista micidiale sulle punizioni. La contromisura? Vanno evitati i falli al limite dell’area».

AVANTI TUTTA (Il Corriere dello Sport)

“Dunque, ci siamo. Il Cagliari non ricorrerà ad alcun tatticismo ma cercherà da subito di mettere in scacco il Catania per evitare che i siciliani possano prendere il sopravvento. «Loro hanno una buona circolazione della palla grazie ai giocatori piccoli e svelti in avanti. Non dobbiamo mai concedergli di giocare sulla seconda palla perché sono bravi a riversarsi in avanti e ripartire». Un occhio di riguardo alla formazione avversaria ci sarà di sicuro perché Pulga e i suoi collaboratori hanno studiato a fondo il Catania, ma non per questo il Cagliari perderà la sua identità e modificherà il suo modo di affrontare l’incontro. «Noi faremo la stessa partita che abbiamo fatto nelle ultime giornate di campionato. Cercheremo di imporre il nostro gioco con una condotta aggressiva e votata all’attacco, perché dobbiamo andare a prenderli alti e cercare di non farli ragionare».

Svolta Cagliari: Conti cè, Is Arenas esaurita (Tuttosport)

“Il tecnico è felice per la massiccia presenza dei tifosi ad Is Arenas, finalmente al completo e aperto in tutti settori. Lufficialità è arrivata ieri dopo lautorizzazione del sindaco Mario Contini in seguito al via libera dellOsservatorio per le manifestazioni sportive. «Ci daranno una mano importante. Noi – continua Pulga – promettiamo impegno. Il Catania? E un grande collettivo, che gioca un buon calcio e sa ripartire alla grande. Maran è un allenatore molto preparato e si vede da come giocano. Sì, temo Lodi per labilità balistica sui calci piazzati. Dovremo evitare falli al limite dellarea».

l giorno più atteso Cagliari avanti tutta (L’Unione Sarda)

Alle 18 a Quartu stadio aperto in ogni settore per l’anticipo col Catania

Tornano Conti e Nainggolan, in attacco ballottaggio tra Pinilla e Nenè

“Nemmeno convocati Larrivey, Eriksson e Camilleri. Scelte tecniche. «Siamo in ventiquattro, quindi qualcuno deve per forza stare fuori», spiega Pulga che in questi giorni ha passato parecchie ore davanti alla tv, assieme a Lopez, per studiare il Catania. «Gran collettivo, gioca un bel calcio ed è diretto da un allenatore bravo». E non a caso occupa il settimo posto in classifica. «Ha un ottimo possesso palla, poi davanti ci sono giocatori piccoli e svelti. Dobbiamo stare attenti a non concedergli troppe ripartenze, perché loro sono bravissimi nel rubare il pallone e scattare in contropiede. Pertanto dobbiamo aggredirli molto alti e, per quanto possibile, impedirgli di impostare l’azione». Il solito copione, insomma, recitato alla lettera quattro volte su cinque. Lo spettacolo può (ri)cominciare


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