CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
Nuovo stadio, la settimana prossima il progetto al sindaco (La Sicilia 30.03.2014)
“Non sarebbe il momento delle divisioni, ma non si può dire quel che deve o può essere. Perché così è fatto il tifo, estremo amore, estremo odio, esaltazione totale, ma anche rabbia, delusione, la sensazione di essere irrimediabilmente traditi, presi in giro. I tifosi del Catania inferociti, mercoledì prima, durante e dopo la partita contro il Napoli. Un caso, un trauma, si racconta, per la squadra. Ma alla squadra questi stessi tifosi hanno chiesto il sacrificio, l’impegno, il coraggio, la dimostrazione che loro per primi ci credono. Perchè se a crederci sono soltanto i tifosi, beh non ne ne cava niente. Oggi siamo alla spaccatura. Anche i tifosi stessi sembrano marciare sparsi e con idee diverse. Ognuno ha le proprie ragioni. Sopra alle quali, alla fine, c’è sempre la stessa, quella del Catania, quella di una città che vorrebbe salvare quel pezzo di calcio che conta. Senza il quale, sia chiaro, chi c’era ieri a tifare allo stadio ci sarà anche domani. Chi non c’era ieri, probabilmente, c’è stato in questi anni, ma non ci sarà domani, eventualmente. Non è bello, si dirà, ma, francamente, non è nemmeno così brutto. Perchè, si condivida o no, il tifo modaiolo è una forma di dopaggio. E ogni doping lascia sempre conseguenze letali. Anche nel calcio, anche a Catania. Si è visto in questi anni, si è visto con gli stati d’animo di una città che per una certa percentuale è sempre rimasta in uno stato di diffidenza, di eterna critica, di costante sospetto, di irreversibile retropensiero. Non è auspicabile, manco per niente, un bagno di umiltà fatto con una retrocessione. Ma la sofferenza atroce di queste settimane, quanto meno, può tornare utile a capire di nuovo, per chi avesse perduto di vista l’obiettivo, quanto vale e quanto conta essere in Serie A e quanto conti e quanto valga restare un corpo unico, compatto, coeso, un solo soggetto che prova sino alla fine a puntare verso lo stesso traguardo. Oggi Catania sta facendo i conti con una situazione cui non era più abituata. Il rischio della retrocessione, la diffidenza che dilaga, i tifosi che vogliono sapere, a questo punto, che cosa succederà domani. Ed è giusto che lo chiedano ed è giusto che ricevano risposte. Chiare. E la prima, le prime anzi, arrivate dalla società e dal presidente Nino Pulvirenti, sono inequivocabili. A dispetto della situazione in classifica e dei patemi che tutti stanno vivendo. Non si smantella nulla, tutt’altro. Il progetto del nuovo stadio, in questo senso, è la conferma, ha ribadito anche ieri Pulvirenti. Il progetto per il nuovo impianto, tra l’altro, verrà presentato la prossima settimana all’amministrazione di Catania, con la quale la società rossazzurra vuol continuare a dialogare e a cercare una sinergia per continuare a fare del calcio un motore di crescita e sviluppo del territorio.
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