STAMPA – Pellissier record, carica Dainelli

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Chievo all time: Pellissier a un passo dalla vetta (L’Arena)

BANDIERE. Nei giorni del possibile rinnovo contrattuale centrato un altro primato storico. A Udine il bomber aostano ha preso «Icio» D’Angelo al secondo posto della classifica delle presenze. E D’Anna ha appena tre gettoni in più…

“A tre passi dal Paradiso. Sergio Pellissier sta per diventare l’uomo più presente di sempre in campo nella storia del Chievo. Senza distinzione di categoria. Tenendo conto del percorso fatto dalla società gialloblù nel mondo dei «prof». Pellissier è sempre di più icona sacra di questa società. Per le alte vette raggiunte meriterebbe davvero un vitalizio. Luca Campedelli sembra anche intenzionato ad offrirglielo. E presto sapremo se giocatore e club andranno ancora a convolare a nozze. Intanto, ecco la notizia. Nella top venti di sempre degli uomini più presenti in campo con la maglia del Chievo, Sergio ha raggiunto al secondo posto Icio D’Angelo, un altro mito della storia del club della Diga. Per l’attaccante aostano 374 presenze complessive. Ancora tra passi e il capitano raggiungerà in vetta Lorenzo D’Anna, attuale allenatore della Primavera gialloblù, e primatista di sempre. I 90′ di Udine, dunque, hanno assunto un grande valore per l’attaccante aostano. E già nel corso di questa stagione Pellissier avrà modo di diventare ancora di più il numero uno del Chievo. PRIMO TRA I PRIMI. In serie A Pellissier è primo da tempo. Inattaccabile e inarrivabile. Per lui 321 presenze complessive. Segue a distanza ragguardevole Luciano con 227. Il brasiliano, al sesto posto nella classifica «all time», può ancora migliorarsi per cercare di insidiare la quinta posizione di Rolly Maran, allenatore del Catania e prossimo avversario dei gialloblù al Bentegodi. Pellissier ha raccolto anche 37 presenze tra i cadetti, due nei preliminari di Champions League, uno in Coppa Uefa e tredici in Coppa Italia. Ragionevolmente quest’anno può diventare il primo di sempre e rinnovando pure il suo contratto potrebbe la prossima stagione superare la soglia dei 400. Un record tira l’altro.

«Rivali alla portata: è ora di chiudere i giochi» (L’Arena)

“È l’ora dell’allungo, l’ordine è quello di salutare una volta per tutte la concorrenza e garantirsi, nel giro di due, tre settimane, la matematica permanenza in A anche per la stagione 2013-’14. Cominciando ad affondare il colpo già domenica, quando al Bentegodi sarà di scena il Catania di Rolando Maran. La scossa arriva da Dario Dainelli, fermato da una squalifica domenica scorsa a Udine e pronto a riprendersi il campo e le responsabilità del caso: «C’è da giocare una partita importante come del resto saranno importanti tutte quelle che giocheremo da qui alla fine, soprattutto in casa», spiega il difensore. «Abbiamo dimostrato che nel nostro stadio possiamo far bene. È il momento di fare i punti che ci darebbero la tranquillità. Magari anche vincendo non potremmo dire che siamo matematicamente a posto ma sarebbero tre punti comunque pesanti». Quattro gare che il Chievo può giocarsi sempre alla pari. «Sì, adesso comincia il nostro campionato. Contro quelle squadre nell’andata avevamo messo via un po’ di punti. Speriamo di essere altrettanti bravi anche nel ritorno a partire da domenica». Rientrano quattro squalificati, va fuori Jokic. E a Udine sono saltati fuori altri sei gialli. Come vi siete spiegati questa pioggia di cartellini? «Col Milan c’era anche il campo scivoloso e l’arbitro pareva… anche propenso ad ammonirci. Domenica scorsa è andata in maniera simile. Succede ma non penso che la cosa si ripeterà nel tempo». Avete analizzato la difficoltà che ha la squadra a recuperare il risultato una volta che si ritrova sotto? Dainelli che opinione si è fatto? «Penso che dipenda un po’ dalle nostre caratteristiche di gioco, di calciatori. Noi abbiamo più caratteristiche di ripartenza per cui quando gli avversari vanno in vantaggio e iniziano a stare sotto la linea della palla, a coprirsi, per noi si fa difficile. Noi diventiamo davvero efficaci, incisivi quando c’è da attaccare la profondità, ad andare negli spazi. Sennò facciamo più fatica». La partita di Udine sarà ricordata anche per la gaffe in avvio di Puggioni: qual è la cosa più spiritosa che gli avete detto alla fine della gara? «Mah, io a Udine non c’ero e quindi non gli ho detto nulla. Quelle comunque sono cose che succedono, gli errori li fanno tutti. Ne ho fatti tanti anch’io e spero proprio di non farne altrettanti. Succede, bisogna passarci sopra».


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