STAMPA – Salvezza, Cagliari a rischio?

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Zona salvezza – 6 squadre coinvolte, il Cagliari mantiene la distanza di sicurezza (Cagliari News 24)

“l Sassuolo, dal canto suo, sembra destinato a ripetere la deludente retrocessione del Pescara nello scorso anno: il cambio di allenatore non sembra aver portato i suoi frutti, così come il frenetico calciomercato in cui la società ha acquistato più di 10 giocatori. Ieri è maturata la terza sconfitta (2-0 in casa contro il Napoli) consecutiva della gestione Malesani, la quinta considerando le due che sono costate l’esonero a Di Francesco. Fanalino di coda con 17 punti, ci vorrebbe un miracolo per evitare l’immediato ritorno in B e la prossima gara, contro la Lazio già battuta dal Catania ieri, non è certamente una delle più semplici […] Lo scontro salvezza di domenica contro il Catania potrebbe riaprire la questione, o far crollare definitivamente il Chievo. Il Cagliari mantiene comunque la distanza di sicurezza, la classifica continua a sorridere, ma serve assolutamente un segnale per tornare ad essere tranquilli. Preoccupa anche la situazione scontri diretti: solo il Catania è stato sconfitto dalla compagine rossoblù, mentre contro Bologna e Livorno sono maturate due pesanti sconfitte interne, con le ultime due della classe, invece, sono arrivati due pareggi, 2-2 col Sassuolo e 0-0 col Chievo. Un’altra sconfitta potrebbe buttare definitivamente nel baratro la squadra di Lopez, che sta pagando la cessione di Nainggolan, la situazione stadio e quella societaria, una vittoria la rilancerebbe in zone decisamente più tranquille a quattordici giornate dalla fine.

Su e giù sulle montagne russe della salvezza ora anche il Cagliari non è più così tranquillo (La Sicilia 16.02.2014)

“Siamo salvi. Anzi no. Forse un po’. La corsa per restare in Serie A è un balletto schizofrenico cadenzato da passi in direzioni opposte, un giro sulle montagne russe compiuto con lo strabismo di chi è costretto a rivolgere sempre uno sguardo al vicino di posto. Più si va avanti, più è così. Inevitabile. Soprattutto se ti trovi a giocare prima di (quasi) tutti. La domenica del Catania comincia in beata solitudine. Il Bologna ha già perso venerdì sera contro il Milan, sugli altri campi si deve ancora cominciare. I rossazzurri hanno gli occhi del campionato posati addosso e una prima certezza: battere la Lazio significa portarsi a -2 dagli emiliani, quint’ultimi, e dare una bella smazzata alle carte in tavola. Izco e soci fanno il loro dovere e a pranzo si mangiano la Lazio. Il 3-1 porta il Catania fuori dalla zona retrocessione per la prima volta nel 2014 e lo allontana da quell’ultimo posto che da undici giornate era diventato la collocazione fissa degli etnei. Qual è il passo successivo? Controllare la classifica. Che, al triplice fischio di Mazzoleni, vede gli etnei a quota 19, quart’ultimi con una lunghezza di vantaggio sul Chievo e due su Sassuolo e Livorno. Se si potesse bloccare il torneo alle 14.30 del 16 febbraio sarebbe fatta. Invece non si può. E allora via, in cerca di buone nuove da tv, radio, web. Torino, Reggio Emilia e Cagliari sono i campi centrali. In fin dei conti, non c’è da sperare in miracoli. Bisogna solo augurarsi che i pronostici vengano rispettati: Juventus e Napoli sono di un’altra categoria rispetto a Chievo e Sassuolo e il Cagliari ha dalla sua anche il fattore campo per far valere la propria superiorità sul Livorno. Bianconeri e partenopei fanno subito il loro dovere: Asamoah e Marchisio spianano la strada alla squadra di Conte, Dzemaili fa altrettanto con quella di Benitez. In apertura di ripresa saranno poi Llorente e Insigne a chiudere i conti. In Sardegna la storia è diversa. Emerson, non nuovo a certi exploit, s’inventa un gol da distanze siderali e lancia il Livorno, che fa il bis con Paulinho su rigore. Nenè riaccende le speranze non solo cagliaritane, ma nel finale, nonostante tre espulsioni, non cambia nulla. Il Catania viene scavalcato dagli amaranto e torna tra le ultime tre. In compenso, il Cagliari viene risucchiato nella zona calda e ne amplia i confini. Meglio così. Forse.


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