STAMPA – Sarà il derby.. di cosa o chi?

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Palermo-Catania, 3 duelli per lo show e la vittoria (La Gazzetta dello Sport)

“Miccoli contro Spolli, Morimoto contro Donati: la doppia sfida del gol Morganella e Marchese infiammano centrocampo e fasce laterali

“Stop al silenzio, finalmente si gioca. La pretattica lascia spazio al derby. Per coloro che hanno tenuto le bocche cucite durante settimana, a parte l’amministratore delegato Lo Monaco per il Palermo e il presidente Pulvirenti per il Catania, ci sarà la possibilità di parlare in campo. Il Catania dovrà fare vedere che è il favorito, il Palermo che, invece, può sovvertire il pronostico con una prova perfetta. Perché per conquistare punti pesanti in chiave salvezza sarà questo il canovaccio che i rosanero dovranno mettere in scena. C’è da colmare il gap di otto punti in classifica e il divario tecnico che esiste tra le due squadre. Saranno decisivi alcuni duelli chiave in diverse zone del campo. Cominciamo dalle sfide in area di rigore. Incognita L’assenza di Bergessio potrebbe agevolare Donati nel contenere il giapponesino Morimoto. L’ex nazionale nipponico, però, è un’incognita perché ha giocato poco in questo campionato. Ma a Maran piace perché il suo gioco si avvicina a quello dell’attaccante argentino: fa la boa, alza il baricentro e lo abbassa a seconda delle esigenze. In più verrà supportato da due furetti terribili come Gomez e Barrientos che fanno della velocità e del cambio di passo la loro arma migliore.

Che sia il derby della maturità (La Sicilia)

“Morimoto al posto di Bergessio ecco la mossa segreta di Maran

“Per la prima volta, da quando il Catania è tornato in Serie A, il derby avrà un favorito differente. I rossazzurri erano arrivati quasi sempre al Barbera con il fiatone, salvo poi sovvertire i pronostici o affondare. Stasera no. Questa sera la banda di Maran si porta in valigia tutti i complimenti arrivati persino dagli avversari. E troverà, ecco un’altra novità, uno stadio con vistosi vuoti in tribuna. Dicono che la città si sia disamorata del Palermo, che aspetta il mercato di gennaio, i rinforzi promessi dal nuovo amministratore delegato, Pietro Lo Monaco. Ecco, il derby nel derby: Lo Monaco da una parte, Pulvirenti dall’altra. Ieri erano stati i protagonisti della netta, inesorabile ascesa rossazzurra. Adesso, idealmente, giocano una partita tutta loro, dietro le scrivanie che, con un pizzico di fantasia, immaginiamo una di fronte all’altra, sul cerchio del centrocampo. In campo andranno i giocatori e, soprattutto, il Palermo, ieri si è svegliato con rinnovata fiducia, dopo aver appreso che il capitano e capo carismatico del gruppo, Fabrizio Miccoli, sarà in campo dal primo minuto. Miccoli torna dopo aver lasciato campo e occasioni (bene sfruttate) al giovane Dybala. Ma il Romario del Salento, da solo, riesce a muovere le folle di fede rosanero, riesce a risvegliare una fiducia che sembrava sopita, se non addirittura abbandonata dopo i recenti risultati negativi, l’ultimo dei quali a Bologna.

Derby al top (La Gazzetta dello Sport)

“Palermo e Catania, il bello di sfidarsi in A

“Stasera di fronte per la 13a volta di fila: è record in campionato Gasperini aggrappato alla panchina, se perde rischia l’addio

“Un romanzo popolare e avvincente, lungo 76 anni. Almeno se riferito alle sole sfide di campionato dove per la prima volta Catania e Palermo incrociarono i tacchetti il primo novembre 1936, le 2 siciliane stavano in serie B e la gara finì 1 a 1. In Coppa Italia invece avevano giocato quasi un anno prima, il 26 dicembre 1935, successo rossazzurro per 1 a 0. Da allora Catania e Palermo si sono fronteggiate a tutti i livelli, dalla massima serie alla C. Mai però era accaduto come in questi ultimi 7 anni di affrontarsi per 12 volte consecutivamente in serie A e con quello di stasera fanno 13. Un record assoluto ben al di sopra di quelle lontanissime 4 sfide di fila inanellate in A mezzo secolo fa, dal 1961 al ’63. Con Zamparini (sbarcato nell’Isola nel 2002) e Pulvirenti che prese il Catania un paio d’anni dopo, i 2 club dell’Isola hanno conosciuto un’epoca d’oro.

Le rivoluzioni di Zamparini e la continuità di Pulvirenti (Il Corriere dello Sport)

“I rosanero vogliono lasciare le zone calde, gli etnei puntano l’alta classifica

“E’ una realtà che richiama inevitabilmente due modi diversi di fare calcio. Pulvirenti ha puntato sulla continuità e i risultati gli hanno dato ragione visto che, anno dopo anno, il Catania è cresciuto. Zamparini, più irrequieto, ha preferito la strada degli elettrochoc, ha portato a Palermo grandi giocatori come Cavani e Pastore ma i continui avvicendamenti di allenatori, direttori sportivi e generali hanno finito per disperdere intuizioni geniali e scelte comunque validissime sul piano strettamente tecnico. Lo Monaco alla continuità catanese ha dato un contributo decisivo, adesso proverà a riproporre quella ricetta a Palermo. Il derby è una cartina di tornasole. E’ evidente che il Catania vi si avvicina in una condizione psicologica decisamente più rilassata. Maran sta proseguendo brillantemente il lavoro di Montella così come Montella aveva proseguito quello di Simeone.


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