STAMPA – Serie B, tra ricorsi ed ‘assalti’

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Assalto al Bologna: Guaraldi respinge i nuovi investitori (La Gazzetta dello Sport)

“Al primo approccio Guaraldi ha chiesto 10 milioni, così non trattiamo. Il presidente ci ha dato appuntamento al 25 agosto per approfondire. Noi ci siamo, ora tocca a lui. Se c’è la volontà, in 36 ore potremo fare la due diligence avendo ancora tempo per intervenire sul mercato». Bruni è affiancato per la parte tecnica da Paolo Di Stanislao, ex presidente del Lanciano (condannato in primo grado a 7 anni per il crack del club abruzzese), e da Cristina Russo, talent scout di giovani. La replica di Guaraldi sul sito Bfc non asseconda l’apertura richiesta dal gruppo Bruni: «Le verifiche effettuate hanno evidenziato che i documenti prodotti sono risultati incompleti. Dovranno essere fornite garanzie finanziarie che possano attestare serietà, concretezza e volontà dell’investitore. Non occorre alcun incontro, ma solo una documentazione adeguata e un versamento in denaro liquido nel conto dedicato».

B a 22: Novara e Reggina fanno ricorso all’Alta Corte (La Gazzetta dello Sport)

“Scade oggi il termine per presentare i ricorsi al Consiglio di garanzia (Alta Corte) del Coni dopo la decisione di affidarsi ai criteri del 171/A per determinare la 22a squadra di B. Secondo le indiscrezioni la Reggina ha provveduto ieri, mentre oggi lo farà il Novara. I piemontesi continueranno nella loro battaglia chiedendo di essere «ripresi» in quanto miglior squadra tra le retrocesse dell’ultimo campionato. Il Coni, se dovesse dar ragione al Novara, si dovrebbe poi prendere la responsabilità di un possibile slittamento dei campionati dal momento che si aprirebbe una serie di ricorsi. Il Lecce invece ha scelto di presentare la domanda di reintegro puntando sul fatto che il Tnas ha stabilito che l’illecito sportivo nel derby con il Bari non è andato a buon fine, quindi cadrebbero le pregiudiziali presenti nei criteri di ripescaggio (ma per la giustizia sportiva non c’è differenza tra illecito tentato o consumato).


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