STAMPA – Si punta sul tridente

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

CATANIA, si punterà sul tridente per mettere paura agli avversari (La Sicilia 14 Luglio 2014)

“Il punto fermo è il modulo di riferimento: il 4-3-3. Ma è più importante, per il Catania e per il suo allenatore, la mentalità con cui si dovrà affrontare il lungo, difficile campionato di Serie B. I primi giorni di ritiro, infatti, sono dedicati soprattutto a fare entrare il gruppo non in un tunnel di frenesia, attraverso cui vincere a tutti i costi. No, l’importante è recepire i capisaldi di Pellegrino e della società. La tattica, sì, certo. La tattica muove il calcio e attraverso il gioco si arriva ai risultati. Arriverà a tempo debito, quanto prima cioè […]Sì, ecco, il modulo: come ha sempre fatto il Catania con (quasi) tutti gli allenatori il tridente offensivo si potrà trasformare anche durante la partita. I numeri contano poco, conta l’adattabilità dei calciatori e, dopo aver assistito allibiti alla stagione passata, conterà la testa dei protagonisti. Il Catania, anche così com’è, ha un organico capace di lottare al vertice se solo lo volesse. Applicazione, umiltà, coscienza che la Serie A non è la B prossima ventura, il lavoro in un campionato in cui si dovrà prima sgomitare, poi giocare fino… I concetti di Pellegrino devono essere non digeriti, ma assimilati, recepiti subito. Comprendiamo come al pubblico interessi il modulo: 4-2-3-1 con Calaiò avanzato, Martinho sulla linea di trequartisti e Leto (o Rosina) dietro il centravanti. A spezzare il gioco Izco e uno tra Rinaudo e Lodi. Il 3-5-2 non è un modulo che Pellegrino ama particolarmente, ma in quel caso, i terzini avanzeranno sulla linea del centrocampo e, dovesse arrivare Rosina, farebbe coppia in avanti con l’arciere Calaiò. METODO VENTRONE. Avevamo accennato, giorni fa, ai metodi del nuovo preparatore, prof. Ventrone. Lavoro di gruppo una volta al giorno, durante il ritiro, lavoro personalizzato per ognuno dei calciatori per lo più nel pomeriggio. La seconda seduta, per almeno dieci giorni (ma si potrà continuare all’infinito, fino alla conclusione della stagione) coinvolgerà i rossazzurri a seconda delle esigenze fisiche, tattiche. Ogni giocatore ha bisogno di lavorare per conto proprio. Chi deve perdere chili, chi deve fare sparire i dolorini dell’estate, chi altri malanni più seri. Così il «marine» è al lavoro per consegnare allo staff tecnico un organico quanto più sano possibile. Tutti dovranno arrivare all’esordio in Coppa Italia in forma.


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