CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
Focus sui siciliani (Toscana Calcio)
“Che non sarà una sfida come le altre lo dice la classifica e la settimana che stanno vivendo le due formazioni, entrambe reduci da una sconfitta e da una posizione in graduatoria non certo rassicurante. Ma se Bjelica può recriminare per l’ arbitraggio inadeguato di Vercelli e una lunga serie di indisponibili, Sannino sta certamente peggio. L’ex tecinco di Palermo, Chievo e Watford, subentrato alla terza giornata dopo l’esonero di Pellegrino, in cinque partite ha racimolato due pareggi, una vittoria e due sconfitte – queste proprio negli ultimi due turni – e la sua mano sembra ancora lontana dal poter dare un’impronta precisa alla squadra. Nelle prime otto, gli etnei hanno segnato con regolarità (dieci i gol all’attivo) subendo troppo per una squadra costruita per vincere: sono ben tredici le reti incassate, quasi due a partita. Come lo Spezia, il Carania formato trasferta sembra perdere il filo: tre sconfitte e un pareggio frutto di appena tre gol all’attivo e sei al passivo. Ecco che allora il piatto piange, e la classifica, che relega i siciliani penultimi a soli sei punti, si fa pericolasa. Per evitare circoli viziosi e tornare a sorridere dopo due settimane, Sannino e i suoi saliranno in liguria con l’intento di far bottino pieno e dare una svolta alla stagione. Le possibilità ci sono tutte: gente come Rosina, Calaiò, Leto, Almiron e tutta la schiera di argentini hanno ben poco a che spartire con la categoria. E le difficoltà maggiori stanno proprio nel sapersi adattare al duro torneo cadetto.
SANNINO, il collante tra tifo, squadra, club CATANIA si fida di lui (La Sicilia 15 Ottobre 2014)
Rischio squalifiche. Cani e Peruzzi puniti, Martinho in diffida
“Sannino. Dal tecnico non si può prescindere. Mai. Il Catania, soprattutto, non può che aggrapparsi alla preparazione, alla personalità e alla fame di vittorie di Beppe, il duro. Colui che ci mette la faccia sempre, più che mai adesso che i rossazzurri hanno perso due partite di fila e sono tornati nell’occhio del ciclone. I tifosi non sono contenti e si sfogano. Insulti, ma anche silenzio assordante che è come dissociarsi dall’amore coltivato per anni in tribuna e anche in curva. In questo alternarsi di sentimenti forti, chi deve liberare la mente da tutto è proprio l’allenatore. Sannino è concentrato, arrabbiato anche. Determinato sempre. Ieri il presidente lo ha «invitato» a vincere sabato a La Spezia. Lui, Beppe, è rimasto in silenzio pensando soltanto al lavoro. Ieri uno, oggi due allenamenti per provare a trovare un equilibrio tattico e non assistere dalla sua scomoda postazione in panca, agli errori che ti fanno cadere le braccia o a gesti inconsulti che fanno anche cadere la faccia di fronte a un’Italia intera che commenta, senza battere ciglio: «Il Catania si riprenderà perché ha un organico di primo piano». Sarà un luogo comune perché del Catania stiamo discutendo? Oppure c’è sempre la possibilità, in Serie B, di assistere a rimonte poderose come quella del Varese di Sannino, sì dello stesso Sannino, di qualche stagione addietro?
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