STAMPA – Stadio Nuovo, incontro col Sindaco

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Stadio: cinquant’anni di false promesse. Adesso la nuova Giunta passi ai fatti (Il Giornale di Sicilia)

“Nino Pulvirenti: “Il calcio è una festa, ma al Cibali, tra inferriate e grate, sembra di andare in guerra”

“Il calcio deve essere una festa. Invece al Cibali, tra inferriate e grate, sembra di andare alla guerra. Occorre superare questo momento”. Le parole di Nino Pulvirenti a margine dell’incontro di maggio con il neo sindaco Enzo Bianco si possono scomporre in più parti: il presidente del Calcio Catania ha bisogno fortemente dell’aiuto della politica per realizzare il nuovo impianto sportivo di punta della città; lo stadio “Angelo Massimino” è obsoleto, malgrado le tante ristrutturazioni, e bisogna spostarsi in periferia, a Sud; se mai il “Catania Stadium” dovesse vedere la luce sarà una risorsa per la città, aperta alle famiglie e che punterà ad attirare di nuovo quel pubblico che negli ultimi anni ha abbandonato lo sport più seguito d’Europa. L’incontro si è svolto a Torre del Grifo, il centro sportivo costruito e di proprietà della società calcistica etnea, ed era finalizzato soprattutto a garantire il supporto a livello parlamentare per il progetto del nuovo stadio. “Darò sostegno – spiegava l’ex senatore – a livello politico parlamentare anche con il governo del presidente Letta perché la legge sugli stadi, condizione essenziale del progetto del nuovo impianto di Librino, venga approvato al più presto”. Ora che Bianco è sindaco, ha tenuto per sé la delega allo sport: un altro segnale della possibilità di cambiamento della politica sul maggiore impianto cittadino […]Eppure il progetto è sul tavolo del sindaco di Catania sin da febbraio 2012. “Dovevamo coniugare – ha dichiarato Pulvirenti alla trasmissione tv Corner – le esigenze delle strutture comunali con quelle calcistiche: all’esterno ci sarà il centro direzionale del Comune, all’interno lo stadio. La struttura vivrà sette giorni su sette, non sarà una cattedrale nel deserto. Sarà uno stadio da 32-33 mila posti, è la capienza giusta. Ma lo stadio è una struttura invasiva, bisogna che la città la recepisca bene”. E quindi ci vuole il pieno appoggio delle istituzioni, fermo restando l’impegno della società. Come finanziare l’opera? Una parte dei 60-70 milioni di euro (costo del solo stadio) sarà a carico della società, poi tra mutui e sponsorizzazioni si raggiungerà il totale. Sul Piano regolatore generale (ancora in alto mare), firmato dall’architetto Rosanna Pelleriti, l’area è stata già individuata. Dal momento in cui entrerà in vigore la legge sugli stadi, in due-tre anni, secondo la società, lo stadio potrebbe essere pronto.

Juventus e Udinese le «apripista» Occorrono stadi nuovi e di servizio (La Sicilia 09.07.2013)

“Gli stadi italiani, salvo poche eccezioni, non solo sono vecchi, di proprietà pubblica e producono pochi ricavi a differenza degli altri impianti calcistici in Europa, ma in molti casi sono anche scomodi e distanti dal campo per godere la partita nel migliore dei modi. Come in Inghilterra, Germania e Spagna e nei principali paesi europei dove sembra di stare in campo e i calciatori esultano tra le braccia dei tifosi. Da tempo si parla di stadi polivalenti, in grado di produrre entrate finanziare e senza barriere per riportare le famiglie sulle tribune. E per ora ci è riuscita solo la Juve e presto lo farà l’Udinese. Il nuovo stadio del club campione d’Italia, costruito sul modello all’ ”inglese”, con tribune a ridosso del campo, offre un’ottima visibilità con distanze ridotte tra spettatori e giocatori. La prima fila è a 7,5 metri. La vicinanza del pubblico al terreno di gioco influisce spesso anche sulla prestazione della squadra. Non è un caso che la Juve abbia conquistato più punti tra le mura amiche […] i distanti solo 8 metri. Non ci si lamenta anche a Catania, dove il punto più vicino all’ex Cibali, secondo la planimetria dello stadio, è a 18,5 metri, mentre gli spettatori che si trovano più distanti sono a 42,5 metri dal rettangolo di gioco. Particolare la situazione alla Scala del Calcio. Al Meazza di Milano dove nella stessa struttura si passa dai tre metri (in assoluto la minore distanza campo-tribune) agli 86 metri del terzo anello. Ci vuole il binocolo all’Olimpico di Roma. Le curve dell’impianto di proprietà del Coni si trovano a 110 metri


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