STAMPA – Vittoria inutile, tutto inutile

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania, è una vittoria inutile (Tuttosport)

“Abbraccio mortale del Catania al Bologna: con questo risultato se ne vanno entrambe in serie B, come del resto era preventivabile. Retrocede un Catania che se l’è giocata fino all’ultimo, nonostante il tam-tam dagli altri campi fosse impietoso. La squadra di Maurizio Pellgrino ha retto all’assalto emiliano nel secondo tempo, nonostante avesse perso Peruzzi dopo meno di mezz’ora […]

Inferno Bologna: squadra assalita Catania, che beffa (La Gazzetta dello Sport)

“I rossoblù retrocedono a 50 anni dall’ultimo scudetto. Per i siciliani una vittoria inutile

Lo spareggio salvezza del Dall’Ara non salva nessuno. Il Catania vince e si illude per 70 minuti di rimanere ancora in corsa ma il gol del Chievo a Cagliari toglie le ultime speranze; il Bologna perde la partita e la faccia in questa caduta in B dopo sei anni dal ritorno in Serie A. È una retrocessione bruciante per entrambe, ma soprattutto per la squadra emiliana che proprio quest’anno celebra (malamente) il cinquantenario dell’ultimo scudetto e il quarantennale dell’ultima Coppa Italia: così la passerella dedicata agli eroi del 1964, presenti allo stadio e sistemati addirittura in campo, poco prima della gara diventa perfino beffarda mentre i tifosi rossoblù contestano il presidente Guaraldi (rimasto prudentemente a casa) e inveiscono contro i giocatori, incapaci di sfruttare per oltre un’ora la superiorità numerica derivata dall’espulsione del difensore siciliano Peruzzi. Flop Per Davide Ballardini è la prima retrocessione della carriera. Un flop che, tra gli errori anche suoi, l’allenatore romagnolo giustifica con la cessione del giocatore di maggior talento, Diamanti, andato da Lippi in Cina a gennaio, e le lunghe assenze di Kone e Della Rocca, evitando però di citare l’eclissi di Perez. In effetti, dopo la partenza di Diamanti, il Bologna ha raccolto la miseria di 2 vittorie e appena 8 gol in 15 giornate. La ricaduta tra i cadetti si spiega in questi numeri. Il Catania, invece, vuole vincere e ci riesce con dignità, evitando di lasciare strada al Bologna quando tutto è già scritto. Il vantaggio siciliano nasce a metà del primo tempo da una punizione dal limite che Monzon infila con un rasoterra sotto la barriera da posizione molto decentrata. La cacciata di Peruzzi, che si becca il secondo giallo per un’entrata inutile su Christodoulopoulos, disegna un’altra partita perché il Catania deve rinculare mentre il Bologna si mette col tridente ma l’innesto di Cristaldo non aiuta a fare breccia.

Tutto inutile (La Sicilia Web)

“Il Catania fa l’impresa a Bologna imponendosi per 2-1 pur giocando per oltre un’ora in dieci per l’espulsione di Peruzzi ma non riesce a evitare la retrocessione, venendo condannato dalle vittorie di Chievo e Sassuolo. Reti di Monzon, Morleo e Bergessio. Grandi parate di Frison. I rossazzurri tornano in B dopo otto stagioni

La vittoria più inutile. Più beffarda. Più amara. Una domenica potenzialmente da leggenda si trasforma nell’ultimo atto di una corsa durata otto anni. A Bologna, nello stesso stadio in cui nel 2007 fa arrivò una salvezza memorabile contro il Chievo, il Catania giunge al capolinea del ciclo in Serie A più lungo della sua storia. Rabbia, rimpianti e occasioni sprecate nell’arco di una stagione disgraziata fanno da sfondo alla scia di rammarico consegnata dal primo successo esterno stagionale, giunto nel momento potenzialmente più delicato e rivelatosi una spietata, terribile illusione a causa delle vittorie ottenute da Chievo e Sassuolo che condannano gli etnei e gli emiliani. Cuore Fragile e tremebondo per larghi tratti del campionato, il Catania esibisce cuore, compattezza e solidità. Qualità che se fossero emerse prima avrebbero senza dubbio condotto gli etnei su altre strade. Invece la formazione di Pellegrino è costretta a presentarsi a Bologna consapevole della necessità di un miracolo per restare in vita almeno sino all’ultimo turno e di essere legata ai risultati altrui. La condizione imprescindibile, però, è battere il Bologna per agganciarlo e lasciarselo alle spalle grazie al vantaggio negli scontri diretti. Situazione complessa, ma i rossazzurri mostrano di saperla gestire meglio di quanto non facciano gli avversari, nonostante il fattore campo e uno stadio pieno grazie alle migliaia di biglietti regalati dalla società rossoblu.


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