STAMPA/CT – Il “balletto” dei direttori sportivi

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Lodi ci crede «Rialziamoci e camminiamo» (La Gazzetta dello Sport)

“«Il Catania non deve buttar via quanto di buono ha fatto finora»

“Il centrocampista napoletano non intende abbassare l’asticella: ≪Non cambia il nostro obiettivo, la conquista del sesto posto non e accantonata. Cerchiamo di fare l’en plein nelle ultime 6 partite, sperando che basti. Ci sono 18 punti in palio e noi ce la metteremo tutta. Raggiungere l’Europa col Catania equivale ad entrare nella storia e tutti noi ci teniamo a lasciare una traccia indelebile. Il primo ostacolo da superare e un’altra squadra rivelazione: ≪L’Atalanta merita i punti guadagnati, senza la penalizzazione sarebbe davanti a noi. Il Catania pero ha intenzione di riprendere il discorso avviato 10 partite fa e interrotto negli ultimi 180 minuti≫. Lodi rischia di diventare il pezzo pregiato del prossimo calciomercato e ieri a Torre del Grifo c’e stato in visita Prandelli: ≪Spero che Montella gli abbia parlato di me. Sto bene e conto di migliorare ancora da qui alla fine. Mi fa piacere essere preso in considerazione dagli altri club, il merito e del Catania che mi ha portato in A e della squadra che gioca sempre allo steso modo, sia dentro che fuori casa, permettendomi di esprimere il meglio. Io qui sto bene e del mio futuro dovreste chiedere alla societa≫. Con 8 gol segnati ha vinto la scommessa fatta col presidente Pulvirenti: ≪Ma ancora non ho riscosso il frutto della vincita. Non diro mai di che si tratta, se vuole lo fara lui. Io comunque continuo a scommettere ogni giorno conmestesso: ora vorrei arrivare a quota 10 gol. E mi auguro di poter segnare anche su azione≫.

IL MERCATO DEI DIRETTORI SPORTIVI MAI COSI ACCESO: PERINETTI A PALERMO E… (Il Corriere dello Sport)

“Sogliano al Genoa, Capozzucca o Berta a Siena, Lo Monaco verso laddio, Corvino aspetta

“Un mercato dei direttori sportivi come, probabilmente, non si vedeva da un po. Molte società cambieranno volto anche nella dirigenza. Il Palermo ha già cominciato con Panucci, aspettando il Giorgio Perinetti ter??: uno dei decani della figura del ds, lascerà Siena per una scelta damore, la terza avventura in rosanero nella città dove cè un pezzo di cuore e di famiglia. E sarà il braccio operativo di Zamparini. Corvino ha chiuso il ciclo viola (che si sta riaprendo con Oriali) e non è escluso che possa fermarsi a guardare, almeno per ora. A meno che non si crei loccasione ghiotta. Pietro Lo Monaco e il presidente Pulvirenti devono chiarire se sarà ancora futuro insieme a Catania (ma soffia un vento contrario in tal senso). Un altro Pietro, Leonardi, si è legato al Parma fino al 2017 mettendo a tacere le voci che lo volevano verso Firenze. Cambierà il Genoa e si spezzerà linterminabile legame tra Stefano Capozzucca ed Enrico Preziosi: arriverà Sean Sogliano.

Fiorentina, una poltrona per Oriali (Il Corriere dello Sport)

“L’ex direttore sportivo dellInter è in pole per gestire il rilancio della società viola

“Mentre Oriali è rimasto in stand by (anche se lui cha messo pochi minuti per dare il proprio assenso), i vari candidati hanno potuto godere del vento portato da questo o quello sponsor. Se Leonardi ha firmato con il Parma (ma mai dire mai), se Sartori è con il Chievo ancora in attesa di far evaporare le voci relative ai club che paiono sfiorati dalla voci inerenti le vicenda di scommessopoli, se Lo Monaco è impegnato pure lui nelle vicende relative ai problemi del Catania, Oriali resta in attesa.

Kosicky: Catania, ho voglia di riscatto (Il Corriere dello Sport)

“Con Carrizo fuori per squalifica, toccherà al portiere slovacco difendere la porta rossazzurra e dimostrare tutto il suo valore

“Nella vita c’è sempre una seconda possibilità. Quante volte l’ha ripetuto Juan Pablo Carrizo, godendosi i momenti belli che gli stava offrendo il Catania di Montella? Bene, questa volta la seconda possibilità spetta a Tomas Kosicky, il portiere slovacco della formazione rossazzurra che, complice la squalifica del collega argentino, ha almeno un paio di possibilità di togliersi qualche sassolino dalla scarpa: «Tutti ricordano la mia partita contro la Juventus di qualche mese fa – smoccola Kosicky – ma è fin troppo facile. Io sono consapevole che quella gara non andò bene, ma ci sta che un portiere sbagli una prestazione. E poi, lasciatemelo dire, prima della partita con la Juventus ce ne furono altre due: con la Roma giocai bene, neutralizzando una grande occasione dei giallorossi nel finale; col Genoa non ci furono parate clamorose, ma feci il mio e vincemmo. Ecco, se qualcosa mi ha dato fastidio è stato proprio il continuo citare la gara con i bianconeri, come se Kosicky fosse solo quello. No, non è solo quello»

Sabato sera ritornerà Spolli Almiron no, gioca Seymour (La Sicilia)

“Si riparte. Raggiunta la salvezza (difficile non sentirsi al sicuro a quota quarantatré, soltanto una concatenazione eccezionale di eventi potrebbe mettere in discussione la posizione del Catania, con buona pace di Emiliano Mondonico che, in una intervista rilasciata nei giorni scorsi, ha esteso un po’ troppo i confini della zona calda della classifica fino a comprendervi, appunto, l’undici rossazzurro), si tratta, insomma, di provare a recuperare motivazioni e slancio, come peraltro sollecitato dalla società e dal presidente Pulvirenti, particolarmente. L’Europa? Fosse pure irraggiungibile (la concorrenza è agguerritissima, Roma e Inter stanno provando a prendere il largo, ma pesano, eccome se pesano, i tre punti che sono sfuggiti di mano nel rocambolesco finale della partita con il Lecce), vale la pena provarci, magari per non lasciare spazio al rammarico, alla fine. Non solo. La possibilità di tornare a giocare subito in casa mette il Catania nella condizione di proporsi subito in termini di riscatto, davanti al proprio pubblico e ad una settimana dal derby di Palermo, la partita tradizionalmente più sentita della stagione e dal cui esito potrebbe dipendere la leadership calcistica isolana che, in questo momento, lo vede comunque in situazione di vantaggio. Dispiace soltanto che, nell’occasione del faccia a faccia di sabato prossimo con l’Atalanta dell’ex Stefano Colantuono, la formazione di Montella non possa proporsi nella pienezza delle risorse,

Francesco Lodi e l’azzurro «Io penso solo al Catania» (La Sicilia)

“Una partita difficile, ma che i rossazzurri non vogliono sbagliare dopo gli ultimi deludenti risultati. Dopo i ko col Chievo e col Lecce ecco che il Catania vuol riprendere a correre in campionato e magari reinserirsi nella corsa verso l’Europa League. C’è voglia di riscatto, parola di Francesco Lodi. «L’entusiasmo non deve mancare mai, nemmeno dopo una sconfitta. L’Atalanta sta bene fisicamente e gioca un buon calcio, come ha dimostrato anche a Napoli, ma noi dobbiamo riprendere il cammino – ha spiegato il centrocampista napoletano del Catania -. Il nostro primo obiettivo era quello di arrivare alla salvezza e ci siamo riusciti, adesso vogliamo puntare con decisione a quota cinquanta punti. Ci sono ancora diciotto punti a disposizione e noi vogliamo scrivere la storia rossazzurra».

Kosicky pronto a tornare «Riprendiamo lo slancio» (La Sicilia)

“«Dare e ottenere il massimo a prescindere dall’obiettivo»

“La prima domanda è quella che un po’ tutti si aspettano, e che in qualche modo pure l’estremo difensore slovacco, di turno in sala stampa, si aspetta: dove eravamo rimasti, Kosicky? Un sorriso, ma pure un gesto che sa di difesa. Tomas para i brutti i ricordi, allontana gli incubi della serataccia di Torino, nella quale bastarono due leggerezze a fare dimenticare quanto di buono aveva fatto contro la Roma, quando aveva ribattuto con bravura una conclusione a botta sicura di Borini, e il Genoa, quando gli era persino riuscito di inventarsi un assist incredibile per il gol di Bergessio che aveva suggellato il robusto successo rossazzurro sul malcapitato undici di Pasquale Marino. «Che devo rispondere? Poteva starci di tornare in panchina, in fondo contro la Roma avevo avuto l’opportunità di andare in campo perché si era fatto male Andrea (Campagnolo, ndr) e perché Carrizo in quell’occasione non poteva essere schierato. Nessun problema, insomma, anche se mi dispiace che, delle tre partite che ho giocato, si continui a parlare solo di quella con la Juventus». Guarda oltre, Kosicky, e preferisce considerare la seconda opportunità che gli si presenta, per la squalifica di Carrizo, stavolta, e dopo dieci turni trascorsi in panchina, disciplinatamente, come sempre. «E’ un’occasione che non voglio mancare, ci tengo a fare bene, a dimostrare che posso giocare con continuità. L’errore di Carrizo nella gara contro il Lecce? Sa di avere sbagliato, e posso assicurarvi che ci è rimasto male, non parliamone più».

Kosicky torna in piedi «Non penso alla Juve ma a far bene adesso» (La Gazzetta dello Sport)

“Il domani ha il volto grintoso dell’Atalanta. Thomasammette: «Se sommiamo i 40 punti in classifica e i 6 di penalizzazione, i bergamaschi sono teoricamente più avanti, rispetto al Catania. Una vittoria ci consentirebbe di andare avanti noi. Abbiamo perso due partite di fila dopo aver condotto da protagonisti un periodo lungo otto gare, facciamo bene sabato per tornare a sorridere». Sensibile, Kosicky non risparmia un pensiero a Morosini: «Non aveva la vita facile, sappiamo la sua storia e ho sentito dire con piacere che il calcio aiuterà la sorella che è rimasta sola e ha problemi. Quanto ai controlli, tutti noi li rinnoviamo spesso. Sono rigidi e svolti da professionisti».

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