STAMPA/Pescara – Il leader è Terlizzi

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Jonathas e Abbruscato vittime del «meno due» (La Gazzetta dello Sport)

“Domenica l’unico uomo del Pescara in gol è stato il difensore Terlizzi.Anchegliattaccanti segnano,manella porta sbagliata

“Il peggior attacco della serie A deve ingoiare anche il boccone amaro di questi due gol alla rovescia, aggiungendo nei 13 gol totali realizzati il secondo centro di un difensore. E per la peggior difesa (34 reti subite) piove sul bagnato se cominciano a farsi del male da soli anche gli attaccanti. Per il brasiliano Jonathas, finora mai a segno (nella porta avversaria), dev’essere stata una mazzata sbloccarsi a San Siro, ma bucando Perin. Il bilancio dei gol è da polo nord: -21. Bergodi per questo ha chiesto alla società di correre ai ripari: ai biancazzurri serve un difensore centrale di categoria, una diga a centrocampo e un attaccante che garantisca un maggior bottino di gol. Nella porta giusta. Dopo la giornata da mal di mare di Milano, con il campo sottosopra per il Pescara, il ds Delli Carri ha iniziato le grandi manovre. A centrocampo c’è un nuovo obiettivo: Gaetano D’Agostino, in uscita dal Siena, elemento che farebbe da metronomo nel centrocampo abruzzese tra Nielsen e Bjarnason. A proposito, ilMilan è rimasto favorevolmente colpito dalla mezzala islandese. Potrebbe girare Strasser subito al club di Sebastiani per avere una corsia preferenziale la prossima estate e arrivare in anticipo sul 24enne ex Standard Liegi.

Pescara verso la rivoluzione Per la regia idea D’Agostino (Il Corriere dello Sport)

“Sebastiani promette: «Daremo al tecnico gli elementi per fare il salto di qualità» Nel mirino c’è Bovo

“C’è un patrimonio da difendere e il Pescara lo farà a denti stretti, anche ringhiando se necessario. La promessa-minaccia è del presidente Daniele Sebastiani che domenica in casa del Milan ha dovuto ingoiare l’ennesimo boccone amaro. Non solo, la sconfitta è maturata in modo talmente beffardo da sembrare un avvertimento del destino. Perciò, adesso si pensa solo al Catania, ma da venerdì sera in poi tutti gli sforzi saranno proiettati per rinvigorire l’organico. «Ci concentreremo per consegnare all’allenatore elementi in grado di garantire il salto di qualità» . Non solo dalle parole, sostanzialmente di routine, la delusione del presidente si comprende soprattutto dal tono di voce. Che non si può descrivere, ma chi vuol capire intenda. Sebastiani non lo ammette, eppure sembra alquanto irritato. Una prestazione nel complesso dignitosa è stata macchiata non solo dagli autogol dei due attaccanti (non sappiamo se è un record, però ci va vicino) quanto dalla rete incassata dopo appena 35 secondi. E’ questo episodio, peraltro non isolato – anche se mai i termini erano stati così drastici – che dà la dimensione di quanto l’attuale organico necessiti di una risistemata.

Peggior difesa Su 34 gol, sette presi nei primi 15’ (Il Corriere dello Sport)

“Non solo quella del Pescara è la difesa più battuta del campionato con 34 gol incassati (media di 2 a partite), ma è anche la più arrendevole nel concederli. Infatti, altro record negativo è che ben 7 gol sono stati incassati nel primo quarto d’ora, quando in genere la fase di studio concede tregua anche alle “piccole”.

La rinascita di Terlizzi. Ora è leader della difesa (Il Centro)

“La difesa del Pescara continua a far acqua da tutte le parti. Con 3 gol subiti resta la più battuta del campionato, una situazione preoccupante che ha bisogno di essere contrastata. Nonostante la prova gagliarda, anche a Milano Mattia Perin si è dovuto arrendere quattro volte. Però negli ultimi incontri è emerso qualcosa di positivo. Ad esempio il rendimento di Christian Terlizzi. Il 32enne difensore sembra aver trovato la condizione giusta dopo aver iniziato l’avventura in Abruzzo nel peggiore dei modi. L’espulsione a Torino non presagiva nulla di ottimistico. Invece l’ex Varese tornato dopo lo stop forzato ha contribuito sensibilmente alla vittoria di Cagliari, che fino a questo momento resta l’unico exploit esterno dei biancazzurri […] e venerdì c’è il Catania, la squadra dove ha militato più a lungo in carriera. Ma non è tempo di amarcord, servono punti per continuare a sperare.


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