STAMPA/Torino – Gillet studia le punizioni di Lodi

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Santana tornerà soltanto a fine mese (Tuttosport)

“Ieri mattina a Ragusa il tecnico ha messo sotto pressione la squadra per oltre due ore, tra parte atletica e tattica. Tanto è vero che poi Ventura ha deciso di risparmiare i giocatori nel pomeriggio, annullando il secondo allenamento programmato per la giornata: un piccolo premio, in considerazione della buona intensità con cui i granata hanno lavorato ieri mattina. Oggi – antivigilia di partita – nuovo allenamento a porte chiuse. Possibile, probabile che Ventura sabato a Catania riproponga sostanzialmente la formazione che ha battuto il Chievo, dunque con Cerci e Birsa sulle fasce. E con Sansone e Bianchi in attacco. A centrocampo in mediana dovrebbe cimentarsi Gazzi con uno tra Vives, Basha o Brighi. In difesa, davanti a Gillet, Glik e Rodriguez, con Darmian a destra e ballottaggio tra D’Ambrosio e Masiello sulla sinistra.

E Gillet studia Lodi «Traiettorie difficili» (La Sicilia)

“Gli attaccanti del Catania, le punizioni di Lodi, l’effetto Massimino. Il mondo rossazzurro visto con gli occhi di un portiere, quello che sarà l’avversario di turno. E non un avversario qualsiasi, perché Francois Gillet, numero uno del Torino, è stato anche sul punto di vestire la maglia del Liotru. E’ successo un paio di stagioni fa, poi è rientrato tutto. Adesso, nel ritiro di Ragusa, Gillet prepara l’assalto alla squadra che il tecnico Gianpiero Ventura ha definito la più in forma del campionato. Partiamo, Gillet, dagli attaccanti avversari. «Sono tutti quanti veloci, chiunque vada in campo». Il dubbio di questi giorni riguarda Bergessio, che comunque si allena con i compagni. Se non dovesse scendere lui in campo toccherebbe a Castro. «Chiunque giochi assicura un cambio di passo notevole. Conosco il Catania e tutto il suo gruppo, sappiamo bene come gioca in casa e fuori». Lei ha detto, dopo il test con il Ragusa, che quello etneo è un fortino spesso inespugnabile. «Giocare al Massimino non è facile. Nessuno riesce a imporsi facilmente, dunque noi abbiamo scelto di prepararci a dovere, con un ritiro di dieci giorni in Sicilia, qui a Ragusa, giusto per non lasciare nulla al caso».

Torino a Ragusa, ma attenzione al mercato (La Sicilia)

“Giampiero Ventura fa il punto sulla preparazione del Torino in quel di Ragusa: «Siamo reduci da giorni di lavoro pesante e sono soddisfatto delle risposte che mi hanno dato i ragazzi. Anche l’amichevole con il Ragusa, al di là del risultato e dei gol, è servita a regalare buone giocate e fiducia per la partita di sabato al Massimino». Nel frattempo sono tornati a far parte del gruppo Suciu e Cinaglia, che erano rimasti ai bordi, domenica scorsa, per affaticamenti muscolari di lieve entità. PORTE CHIUSE. Intanto, ieri Ventura è tornato agli allenamenti a porte chiuse per provare, al riparo da occhi indiscreti, l’assetto tattico con cui affronterà il Catania. Il tecnico granata non trascura niente per dare alla sua squadra schemi in grado di opporsi, con determinata possibilità di racimolare punti, alla sperimentata e temutissima organizzazione rosso-azzurra. «Non ci nascondiamo – ha puntualizzato – che a Catania siamo attesi da un impegno molto difficile contro una squadra ben organizzata e di qualità che, oltretutto, ha il dente avvelenato per la sconfitta di Pescara».


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