Alter Ego (Speciale): Giudizi Univiersali

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CATANIA – La malefatta ormai è compiuta. Stagione partita con eco europea, terminata tra le sirene retrocessione. Se non riderci su, almeno esorcizzare l’amarezza con sarcasmo è prodotto tipico locale. Se Dante – arrabbiato per ben altre faccende – mandò suoi contemporanei e non all’inferno, infliggendo loro pene niente male, Alter-Ego pensa che qualcosina sulla falsa riga la meriterebbero anche gli esecutori materiali della scesa all’inferno del Catania: i giocatori. 

Frison: Tradurre, imparare a memoria e recitare, appena svegliato e prima di andare a letto, l’inno del Catania scritto da Giuseppe Castiglia. Quello che finisce così: “L’avvessari tutti quanti, difinsuri e centravanti, s’allippunu nda funcia, do liafanti”.

Andujar: Imparare la pole-dance, tanto bene da vincere i campionati dal mondo. Giusto per imparare, una volta per tutte, a restar appiccicato al proprio palo. Poi, via a Napoli, a piedi.

Peruzzi: Trattenerlo a Catania giusto per fargli comprendere cosa significhi un ‘semaforo rosso’ nel bel mezzo del cammino.

Capuano: Legato al bus del Catania, dovrà trascinarlo, a forza di gambe, fino alle ridenti locali di Chiavari, Cittadella e giù di lì.

Alvarez: Legato al bus del Catania, dovrà spingerlo a forza di gambe, dalla parte opposta in cui spinge Capuano.

Spolli: “Cummattiri” con i colleghi di lavoro ‘polentoni’, che da otto anni aspettavano di sfottere il ‘terroncello’ per il suo Catania.

Gyomber: Firmare le giustificazioni a tutti gli studenti che, tra partite di martedì, giovedì, lunedì, chissà-dì saranno costretti a saltar la scuola l’indomani per non prendere un brutto voto.

Legrottaglie: Leggere sui muri ogni sfottò dei palermitani e..perdonarli. Perché non sanno né quello che fanno, né quello che dicono.

Bellusci: Portare i bambini dei tifosi a mare quando si giocherà il primo turno della Coppa Italia.

Rolin: Cercare, sulla cartina geografica, le ridenti località di Chiavari, Lanciano, Vercelli, Latina e tracciare, senza l’aiuto di google maps, le indicazioni stradali da dare a Capuano.

Monzon: Contare da uno a tremilioniemezzo senza pausa, e ad ogni errore ripartire da zero.

Keko: Imbottirsi la bocca di riso fino ad ottenere l’effetto ‘arancino’, e poi ripetere la storia del perché ridesse a Verona..

Leto: Trascorrere le domeniche senza campionato, a giro, insieme alle suocere dei tifosi che puntualmente piomberanno a casa per pranzo.

Izco: Scrivere una lettera di scuse ai tifosi, ma ad ognuno diversa.

Plasil: Considerato che conosce: spagnolo, ceco e francese, potrà tradurre tutte le lettere scritte da Izco.

Rinaudo: Assicutare tutti gli ex tifosi che da adesso in poi dentro una maglietta strisciata dell’Adidas o della Nike diranno all’ex compagno di spalti: “A bellu Catania hai..”, vai di tackle Fabian!

Lodi: Trasportare a spalla, dallo stadio fino a Torre del Grifo, i tabelloni con su scritto “Serie A Tim”.

Barrientos: Costretto a rivedere tutte e 38 le partite del campionato, alla moviola.

Castro: Imparare a memoria tutto il calendario del Catania 2013/14 con risultati, marcatori e classifica giornata per giornata. E ripeterlo aggiungendo ad ogni gara: “chiedo perdono”.

Maxi Lopez: Fare da comparsa all’interno delle bare preparate dai tifosi rosanero per festeggiare la retrocessione del Catania.

Tachtsidis: Alle 15 di ogni domenica, costretto a guardare il film anni 70 che danno su rete 4, lungometraggi di un ‘certo livello’.

Almiron: Calcolare i giorni passati infermeria, dividerli per i minuti giocati, moltiplicarli per i palloni toccati ed elevarli alla media aritmetica dei voti ricevuti.

Guarente: Pagare di tasca propria il surplus per il pacchetto serie B di Sky o Premium ai tifosi che ne faranno richiesta.

Boateng, Petkovic, Freire, Fedato: Pagare il biglietto delle strisce blu a tutti i tifosi che, al Sabato, dovranno posteggiare a pagamento nei pressi dello stadio.

Bergessio: Rispondere al call-center 24h su 24h al quale i tifosi del Catania potranno chiamare per lamentarsi di tutto e di più fino alla prossima nuova salvezza in serie A.

De Canio: Interrogato 24h su 24h da agenti sordi dovrà fornire ad ogni domanda un alibi diverso sul perché il suo Catania non riusciva a far punti. Ad ogni alibi ripetuto, tortura.

Maran: Tatuarsi sul braccio la faccia di Montella che sogghigna.

Pellegrino: Rigiocare la partita di Verona, contro l’Hellas, fino a quando non riuscirà a vincerla.

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