PLM presenta Pozzebon: «Che sia pozzo con dentro tante cose buone»

Redazione

Demiro Pozzebon è, da qualche giorno ormai, un nuovo calciatore del Catania. La dirigenza del club etneo lo ha prelevato dal Messina dando seguito allo scambio con Valerio Anastasi e Gladestony Silva. Con inizio alle ore 11.30 circa, MondoCatania propone ai lettori la trascrizione scritta, in diretta, la conferenza convocata a Torre del Grifo per presentare il centravanti.

«Che sia un pozzo con tante cose buone dentro»: è la battuta con cui l’Ad del Catania Pietro Lo Monaco ha aperto la conferenza stampa di presentazione di Pozzebon – iniziata in ritardo per il protrarsi dell’allenamento del Catania – augurando al nuovo attaccante di «gonfiare la rete» e di dare «un contributo di lotta alla squadra».

«Sono felice di trovarmi qui a Catania, dove si lavora nel professionismo più assoluto», ha detto il giocatore presentandosi alla stampa. «Sono un giocatore che lotta dal primo all’ultimo minuto, i gol vengono di conseguenza, ma la mia prima caratteristica è lottare su ogni pallone. Sono una prima punta e devo battagliare, gli avversari devono temermi».

«Il mio nome di battesimo, Demiro, è un nome italiano viene dal latino: ammirare», ha spiegato Pozzebon. «Forse suo padre era rimassto ammirato dalle grazie di sua mamma», ha commentato scherzosamente Lo Monaco.

«Tavares ha caratteristiche diverse dalle mie, gli piace stare in area, è una prima punta da area di rigore. A me piace attaccare gli spazi, muovermi e andare a prendere la palla. Sono un attaccante con caratteristiche moderne».

«Con il Matera – ha aggiunto Pozzebon ricostruendo le ultime fasi del calciomercato – c’erano stati contatti, gestiti dal mio procuratore, ma andavano per le lunghe. Nel frattempo mi ha contattato il Catania e, vedendone la struttura e le ambizioni, non ho esitato a sceglierlo».

«Sono un attaccante e vivo per il gol, ma per scaramanzia non dico mai quanti miro a farne in stagione. I problemi societari del Messina hanno influito sulla mia scelta di trasferirmi, ma qualunque squadra mi avesse contattato avrei scelto il Catania che, quando l’ho incontrato da avversario, si è dimostrato una squadra solida e quadrata».

«Già quando abbiamo giocato contro il Messina – ha detto poi Lo Monaco  – ho capito che Pozzebon era il giocatore che serviva al Catania. Lo avevo visto giocare prima ad Avellino, ma da esterno destro. La sua prestazione qui a Catania mi ha convinto. Nel mercato abbiamo lavorato su di lui. A volte si danno degli specchietti per le allodole, ma lui era il nostro primo obiettivo fin dal primo momento. Avrà la maglia numero 9, quella che i centravanti devono avere».

Su Lodi Lo Monaco ha poi aggiunto: «Voleva a tutti i costi il Catania, e per questo non c’è rammarico per come è finita. Il contratto era già firmato da un mase. Se avesse risolto il contratto sarebbe venuto da noi, ma ci sono state poi difficoltà e alla fine non è andata per il verso giusto».

«Quando si parla del calciomercato di gennaio, sembra quasi che si sia obbligati a fare una squadra nuova, ma così non è. Quello di gennaio è un mercato di riparazione. In estate non avevamo completato l’opera, ora l’abbiamo quasi fatto e miriamo ai play off da una posizione di privilegio. Può anche darsi che un altro giocatore arrivi per consolidare la difesa a tre voluta da Rigoli. Al momento abbiamo solo un’alternativa ai difensori centrali, Mbodj, che non abbiamo voluto dare alle squadre che ce l’hanno chiesto. L’attacco va bene così, possiamo sparare alle mosche con i cannoni: Pozzebon, Tavares, Di Grazia, Mazzarani, Russotto, Barisic… Altri attaccanti non sapremmo dove metterli».

«Il nostro prossimo avversario, il Matera, ha un ottimo organico, un allenatore navigato, e gioca bene a calcio – ha concluso Pozzebon parlando delle squadre che mirano alla promozione –. Noi siamo una squadra forte, più competitiva di prima e lo affronteremo a viso aperto. Matera, Lecce e Foggia hanno gli organici più importanti; anche la Juve Stabia ha fatto un buon mercato Le trasferte? Anche se sono arrivato da poco, credo che sia soprattutto un problema mentale, ci serve consapevolezza ed autostima perché la squadra è forte».

«Il 22 febbraio, in notturna, giocheremo al Massimino un’amichevole contro il Tianjin. Sarà una bella occasione di festa confrontarsi con una squadra di rango internazionale», ha detto Lo Monaco a conclusione della conferenza. La squadra cinese, allenata da Fabio Cannavaro, come è noto si trova in ritiro a Torre del Grifo.