Non capita a tutti di trovarsi faccia a faccia con il proprio futuro. C’è chi non lo conosce,né può prevederlo. C’è chi ha le idee chiare,ma sa che tutto può cambiare. E poi c’è chi il proprio futuro lo sa già a memoria. Un futuro a breve termine,ma già noto. È il caso di Mariano Andujar, attuale primo portiere del Catania,che si ritroverà a militare nel Napoli a partire dal prossimo campionato. In effetti i partenopei l’hanno lasciato in prestito agli etnei fino alla fine della stagione attuale. Proprio il Napoli affronterà la compagine catanese al Massimino nel turno infrasettimanale di mercoledì. L’argentino si ritroverà  tra 2 fuochi:Etna e Vesuvio,un Catania che intende lottare ancora per la salvezza e un Napoli che,dopo la sconfitta casalinga con la Fiorentina,intende riprendersi alla grande. Quando si parla del numero 21 rossazzurro, a Napoli lo si associa già al futuro. Era il 2009 quando il portiere argentino si trasferì dall’Estudiantes al Catania.

Gran parte dei tifosi si ricorderà  sicuramente delle papere e degli errori che furono al centro delle critiche verso Andujar e di alcuni insuccessi rossazzurri. Eppure con il tempo è cresciuto molto. Sicurezza,responsabilità, fiducia, attaccamento alla maglia sono termini che ad oggi rientrano appieno nella definizione a vocabolario dell’estremo difensore. Non sempre è necessario addossare le colpe delle sconfitte al portiere. E nel caso del Catania quest’anno la colpa è un po’ di tutti, anche della sorte. La confusione che fece da padrona alle pendici dell’Etna durante la permanenza di De Canio ha visto tra i vari capri espiatori proprio lo stesso Andujar, rimpiazzato per qualche giornata da Frison.

La nostalgia regna già sovrana. Il numero 21 è stato protagonista indiscusso della stagione dei record 2012/2013. Ha dato il massimo, ottenendo il massimo. Con quale spirito affronterà dunque il match contro il suo futuro? Di certo,comunque vada e nonostante tutto, Mariano rimarrà nel cuore (e nella storia) di Catania.