L’anno scorso il Lecce, ora la Juve Stabia: un’altra stagione di tiro all’elastico

Claudio Spagnolo

Giocatori e figurine

Il guaio è che questo tiro all’elastico sembra ricalcare un copione già visto e rivisto. Mai che capiti a noi di essere la lepre, le lepri sono sempre gli altri. Questione di sfortuna? Bah. Le trattative in corso sul mercato sembrano dirci, in verità, che non avevamo affatto lo squadrone che pensavamo di avere. E che forse, nel vantarci della nostra rosa di lusso, abbiamo confuso alcuni calciatori con le loro figurine. Delle quali nessuno negherà l’indubbio valore storico e affettivo. Ma su cui non sappiamo fino a che punto possa farsi affidamento, se non riescono a reggere neanche all’assalto dei ragazzotti infuriati ma scarsi di un Siracusa.

Finora, è un fatto che, sul mercato, altri sono stati più bravi di noi. Forse per i fattori imponderabili che fanno del calcio una scienza del tutto inesatta, Ma forse anche perché – per quanto abili siano stati i nostri dirigenti in passato a scovare talenti dall’altra parte del mondo – costruire una squadra per la serie C potrebbe essere un mestiere un po’ diverso. Che altri, in giro per l’Italia, sanno appunto fare meglio di noi.

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