A.A.A. Catania, portiere cercasi

Vittorio Calì

CATANIA – Abbiamo da poco passato la metà delle 38 partite del campionato e ormai ogni squadra ha una sua fisionomia ed il suo top11 standard, ovviamente capita che qualche giocatore ruoti nei ruoli di movimento per cause tecniche o d’indisponibilità, ma il ruolo del portiere è solitamente il più delineato già nelle prime 5-10 giornate. Questo è un discorso a parte per il Catania che dopo 22 giornate ha tre portieri titolari e tre riserve, gli stessi tre.

Analizziamo uno per uno i “numeri 1”, alla ricerca del guardiano ideale per i legni del Catania.

Iniziamo con un “bocciato in partenza”, per motivi interni che solo la società conosce veramente:

Mariano Andujar argentino classe ’83 arrivato a Catania dall’Estudiantes da campione della Libertadores e portiere della nazionale argentina. Solo il suo curriculum poteva e doveva far star tranquilla la società e i tifosi etnei che s’erano prefigurati un portiere dalle mani d’oro e dalle uscite impeccabili. In poche parole sarebbe stato complicato segnare al Catania da quell’estate del 2009. Invece tutto non è andato proprio come si ci aspettava, il primo anno un campionato mediocre, ma con la speranza che fosse solo causa dell’ambientamento, conferme negative il seguente, con il risultato che gli appassionati rossazzurri iniziavano a rimpiangere Albano Bizzarri passato alla Lazio.

Dopo un’estate in cui si poteva pensare ad un cambio di titolare per i pali del Catania, con molti nomi fatti e rifatti, il numero 21 argentino viene riconfermato fra sorrisi e smorfie. Ma anche nelle nuova stagione non convince, anzi, inanella brutte prestazioni culminate con la papera indimenticabile sul gol di Krasic che poteva valere il trofeo dell’imbattibilità juventina in questa stagione.

Resoconto: Andujar non è mai stato un portiere di sicuro affidamento per questa squadra, mai sicuro nelle uscite alte, spesso in ritardo sui tiri da fuori. Mediocre sia dentro che fuori dal campo (Gennaio docet..)- Voto 5

Andrea Campagnolo, esperto estremo difensore del nostro campionato  sembra essere l’eterno secondo. Prelevato nel 2009 dopo delle ottime stagioni nella Reggina, non è mai riuscito ad emerger tanto da mettere in dubbio la titolarità di Andujar. Abbiamo notato i suoi interventi in coppa Italia con prove sufficienti a volte e gravemente insufficienti altre, da dimenticare invece una delle sue rare prestazioni in campionato contro l’Inter.

Resoconto: Il portiere veneto tutto sommato sembra avere quasi più sicurezza del collega argentino nelle uscite alte malgrado qualche centimetro in meno, ma è sicuramente meno reattivo negli interventi. Finora non è stato nemmeno brillante nelle partite concesse nel post Andujar e l’infortunio inoltre gli sta facendo perdere qualche posto nelle gerarchie di Montella- Voto 5+

Tomas Kosicky ormai “ex giovane” prelevato nel 2008 nel Bratislava ed ex portiere dell’under 21 slovacca. Come per Campagnolo anche lui sembra l’eterno terzo portiere del Catania ed eterna promessa. Dopo qualche apparizione sufficiente che sottolinea qualche insicurezza, ha la grande possibilità nei 25 minuti di recupero contro la Roma, il risultato resta in parità sull’ 1 -1 del mese precedente grazie al suo miracolo su Borini che rilancia il ragazzone slovacco da titolare contro il Genoa, e anche questa partita per lui è soddisfacente anche grazie alla prestazione della squadra che asfalta l’avversario 4 a 0. Ma proprio nel momento più importante della sua carriera, arriva la grave steccata contro la Juventus, nelle reti della sconfitta c’è il suo zampino, ed il castello di sabbia costruito nelle ultime 2 partite dopo molti anni da gregario, crolla.

Resoconto: Il ragazzone è molto tempestivo e agile nel bloccare i tiri da vicino come la conclusione di Borini, ma molto insicuro nelle uscite e nei tiri da fuori. Non è semplice, buongiorno e buonasera, confrontarsi su di un palcoscenico come la Juventus Arena contro i bianconeri. Manca di esperienza, che significa spavalderia e capacità di reagire anche agli errori commessi a partita in corso. Voto 5,5

Pietro Terracciano è un portiere di 21 anni prelevato dal Milazzo e trattenuto a Catania per maturare. Il Catania crede nelle sue potenzialità di giovane ma da qui a ritenerlo pronto per confrontarsi col massimo campionato, senza incorrere in bruciature magari perenni, ce ne passa.  Non sembra ancora il momento giusto per prenderlo in considerazione, come fanno intuire le scelte di Montella, ma se è stato trattenuto non è escluso che a fine stagione..

Juan Pablo Carrizo arrivò alla Lazio con le stesse aspettative alimentate dall’arrivo di Andujar al Catania, ma come o peggio del numero 21 ormai ex Catania si comportò tra i pali biancocelesti. Prestato prima al Real Saragoza e successivamente al River Plate, Carrizo arriva al Catania che diviene crocevia della sua carriera. Dopo i pasticci di Torino forse con il Siena sarà la sua ora, e avremmo il modo di giudicarlo fra i tanti portieri catanesi. Tutto fa presagire che al Franchi sarà nuovamente lui a scendere in campo, nuovamente perché in questa stagione al Franchi ha già giocato con la maglia della Lazio, nella sua ultima apparizione prima del trasferimento, avvenuta proprio quando il Catania si trovava.. in ritiro a Siena. Quel 1° Febbraio non avrebbe certo potuto giocare, ma adesso la storia è cambiata. Speriamo in tutti i sensi anche per il numero 20 argentino.

Gerarchie Stagione 2011-12:
fino a Gennaio: Andujar-Campagnolo-Kosicky-Terracciano.
Da Gennaio post Andujar: Campagnolo-Kosicky-Terracciano.
Fine Gennaio: Kosicky-Carrizo-Campagnolo-Terracciano.
da Siena: ?-?-?-?

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