Catania, ko con la Ternana campanello d’allarme. No a giudizi affrettati

Giorgio Grasso

Catania con l'inedito 4-3-3, Ternana troppo forte

Prima di addentrarci nel nocciolo della questione, comunque, vanno fatte delle premesse. In primis, l’avversario: la Ternana è più forte del Catania. Questo senza ombra di dubbio. Una squadra che, dalla panchina, inserisce elementi come Paghera Raicevic e che dispone di Torromino, tanto per fare un esempio, quando si affida al turnover, non può che ambire alla promozione diretta. Non per nulla gli umbri sono, insieme alla corazzata Bari, i favoriti per il successo finale.

La seconda, importante, premessa sta nel modulo scelto da Raffaele. Ieri, infatti, a causa della defezione dell’ultimo minuto di Tonelli, il tecnico ha dovuto correre ai ripari adottando uno schieramento con il 4-3-3, per lui quasi inedito. Un modulo probabilmente poco usato in allenamento, su cui l’allenatore di Barcellona Pozzo di Gotto ha dovuto ripiegare per assenza di centrali di ruolo in rosa. Le perplessità su questa scelta di mercato della società non possono che essere molti.

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